Angelina Jolie è Maria Callas, cosa hanno in comune le due "divine"? La somiglianza che non ti aspetti
“Prendo molto seriamente la responsabilità di ricoprire questo ruolo complesso che mi è stato affidato e metterò tutto il mio impegno per rendere giustizia all'intensa storia di Maria Callas e per raccontare l'eredità che ci ha lasciato. Darò tutto quello che posso per affrontare la sfida. Pablo Larraín è un regista che ammiro da tanto tempo e lavorare con una sceneggiatura scritta da Steven Knight è per me un sogno”.
Due donne esili e potenti
Siamo tutte in attesa di vedere Maria, il nuovo film di Pablo Larrain dedicato alla vita della grande soprano Maria Callas. Il biopic si soffermerà sul racconto degli ultimi anni di vita nella Parigi degli anni Settanta fino alla morte, avvenuta a soli 53 anni nel settembre del 1977. Angelina Jolie avrà questo grande onore e responsabilità. Esili e potenti, in grado entrambe di sprigionare un'enorme forza da un corpo apparentemente fragile, la grande attrice e la Divina hanno molto più in comune di quello che sembra a un primo sguardo. Occhi profondi e intensi a parte. Jolie è stata ingrigita, ha occhiali dalla montatura pesante o una spessa linea di eye-liner nero per definire l’occhio magnetico di Callas.
Maria Callas
Nata il 2 dicembre del 1923 a New York è ricordata come la più straordinaria soprano mai esistita. E' effettivamente cantante d’opera più famosa del secolo scorso. Possedeva un’incredibile estensione vocale e una capacità di interpretazione fuori dal comune che le valsero l’appellativo di Divina. Indimenticabili le sue esecuzioni della Tosca, della Traviata e della Norma. La sua vita sentimentale è stata tumultuosa e ha contribuito a creare la sua leggenda.
Angelina Jolie
Nata il 4 giugno del 1975 a Los Angeles, si è affermata come attrice, regista, sceneggiatrice e produttrice. Nel 2000 vince un Oscar per la sua interpretazione in Ragazze Interrotte. Seguono altri ruoli iconici, come quello di Lara Croft, di Maleficent e in Changeling, per cui riceve la sua seconda candidatura all’Oscar. Da sempre impegnata sul fronte dei diritti umani, è Ambasciatrice di buona volontà per l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati.
Il regista è specializzato in ritratti biografici, come dimostra il successo dei suoi “Jackie” (su Jacqueline Kennedy) e “Spencer” (su Lady Diana). Quindi non ci deluderà.