Ambra Angiolini: “Anche noi donne sappiamo essere stronze. I miei uomini? Casi umani che non voleva nessuna”

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di Redazione

È appena passato l’otto marzo con il suo carico di retorica sulle pari opportunità, che secondo l’ultimo Global Gender Gap Report arriverà solo nel 2158, e per reagire senza vittimismo non c’è niente di meglio che una commedia in cui le donne si prendono una rivincita per niente politically correct. "Anche noi donne finalmente possiamo essere stronze come capita agli uomini nei lavori di Quentin Tarantino e non solo”, ha detto Ambra Angiolini difendendo il suo ruolo e quello di Anna Ferzetti protagoniste, molto “stronze”, nella dark comedy, Best Friends Forever, di Andrea Fazzini e Alessandro Pavanelli che sbarca in esclusiva su Paramount + il 14 marzo.

Guerra tra donne

Insomma, “è una commedia, non un documentario dunque perché scandalizzarsi tanto?", aggiunge Angiolini raccontando cosa succede in questa trama nera a tratti macchiettistica. Succede che Anna (Anna Ferzetti) e Virginia (Ambra Angiolini), due quarantenni di successo, ma soprattutto “amiche amiche”, si innamorano dello stesso uomo, Diego (Massimo Poggio), ed entrano in guerra senza esclusione di colpi.

La trama del film

Anna è una manager mentre Virginia una curatrice di mostre d'arte, entrambe single e senza matrimoni alle spalle, non sono certo troppo empatiche con il mondo esterno, l'unica cosa che le eccita è la competizione sugli uomini da conquistare. Per loro prima viene la loro amicizia femminile e poi solo dopo vincere, strappare l'uomo dalle braccia dell'altra, trionfare a scapito di tutto e tutti. Soprattutto a scapito dell'oggetto del loro iniziale desiderio come nel caso di Diego, un maschio alpha che viene smontato da entrambe un pezzo alla volta.

I vari aspetti della femminilità

"Questo film voleva essere solo una cosa per divertire - sottolinea ancora la Angiolini -. È bello fare cose pazze tanto più in un momento simile in cui in genere si racconta un altro aspetto della femminilità, come faccio appunto io in teatro con la vicenda di Franca Viola (la prima donna in Italia a rifiutare il matrimonio riparatore, ndr). Anche per questo mi sento autorizzata ad esplorare la parte più goliardica del femminile e a portare avanti dei trattamenti non proprio corretti di alcune donne verso certi uomini che sono, come nel caso di questo film, proprio quelli che non se lo meritano”. Insomma, nel mondo femminile esiste pure la meschinità, come per tutti gli esseri umani, ed è giusto parlarne anche attraverso un film che può essere liberatorio. Quindi, “si può ridere dell'aspetto femminile portato all'estremo come fanno appunto queste due che fin da piccole sembra non abbiano fatto mai nulla per amore, ma solo per il gusto di sfidarsi". 

“Mai avuto rivali in amore”

Ma Ambra ha mai avuto un'amica così competitiva? "Non c'ho mai pensato, ma devo dire che non mi è mai capitato, forse i miei uomini erano talmente casi umani che non li voleva nessuno. In questo non ho avuto rivali - continua -, almeno per quanto ne sappia". Quanto ha messo di suo nel personaggio di Virginia? "L'ho sicuramente peggiorato, mi sembrava ancora troppo buona e allora mi sono detta spingiamo ancora avanti. La motivazione della loro stronzaggine non c'è: gli stronzi sono stronzi e basta, non si devono salvare per forza".

“Cose da donne”

Sui femminicidi infine dice: "Se fossi un uomo e vedessi quello che succede sarei il primo a scendere in piazza e invece lo abbiamo fatto prima noi. Anche nello spettacolo che faccio in teatro la prevalenza del pubblico è femminile perché è una cosa da donne, ma se un operaio uomo muore io scendo in piazza perché mi riguarda comunque, perché è una persona che subisce un'ingiustizia".

Foto Ansa e Instagram @ambraofficial e @7corriere