Adrian perde ascolti e "amici". Milo Manara: "L'animazione non è mia"
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Una volta consegnati i disegni, dunque, non mi sono assolutamente occupato, in nessuna fase della lunga e travagliata produzione, della realizzazione delle animazioni, essendo io un disegnatore e non un animatore.\\u0026nbsp;Mi rendo conto che il fatto che alcuni disegni dei miei storyboard siano stati inseriti anche nell\\u0027animazione finale, nonostante non fossero stati realizzati per questo scopo, abbia creato ulteriore confusione. Purtroppo la decisione di utilizzarli non \\u0026egrave; stata mia, e a suo tempo non ho potuto che far presente la mia forte perplessit\\u0026agrave; in merito\\u0022.\\u003Cbr \\\/\\u003E\\u003Cbr \\\/\\u003E\\u003Cstrong\\u003EIl chiarimento -\\u003C\\\/strong\\u003E\\u0026nbsp; \\u0026nbsp; \\u0022Sono di ritorno dal Festival di Angoul\\u0026egrave;me - conclude Manara -, dove sono stati celebrati i 50 anni della mia carriera con l\\u0027omaggio di una bella e grande mostra che mi ha impegnato molto, ed ora sono in viaggio in Francia. 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Grazie a tutti per l\\u0027attenzione\\u0022. \\u0026nbsp;\\u003C\\\/p\\u003E\\u003C\\\/div\\u003E\\u003C\\\/div\\u003E\u0022,\u0022\\u003Cdiv class=\\u0022post-item p-2 position-relative\\u0022\\u003E\\u003Cdiv class=\\u0022slide-pagination bg-dark w-100\\u0022\\u003E6 \\\/ 10\\u003C\\\/div\\u003E\\u003Cdiv style=\\u0022width: 100%; aspect-ratio: 16\\\/9\\u0022 class=\\u0022w-100 bg-dark d-flex justify-content-center align-items-center gallery-slider pb-2\\u0022\\u003E\\u003Cfigure\\u003E\\u003Cpicture class=\\u0027picture-bg\\u0027\\u003E\\u003Csource media=\\u0022(min-width: 0px)\\u0022 srcset=\\u0022https:\\\/\\\/www.milleunadonna.it\\\/media\\\/1772697_4853abe178\\\/preview.webp 754w\\u0022 sizes=\\u0022100vw\\u0022 \\\/\\u003E\\u003Cimg loading=\\u0027lazy\\u0027 src=\\u0027https:\\\/\\\/www.milleunadonna.it\\\/media\\\/1772697_4853abe178\\\/preview.webp\\u0027 alt=\\u0022Adrian perde ascolti e amici Milo Manara Lanimazione non e mia\\u0022 class=\\u0027figure-img\\u0027 style=\\u0022width: 100%;aspect-ratio: 16\\\/9;object-fit: contain\\u0022 \\\/\\u003E\\u003C\\\/picture\\u003E\\u003C\\\/figure\\u003E\\u003C\\\/div\\u003E\\u003Cdiv class=\\u0022item-didascalia bg-dark\\u0022\\u003E\\u003Cp\\u003EPrima le polemiche della vigilia, poi la \\u0022fuga\\u0022 di Michelle Hunziker e Teo Teocoli, poi il flop. Ed infine, come se contro \\u0022Adrian\\u0022 non se ne fossero gi\\u0026agrave; dette abbastanza e i numeri non lo avessero gi\\u0026agrave; abbastanza affossato, ecco che a infliggere il colpo finale al mega show voluto da Adriano Celentano ci ha pensato Milo Manara, associato al progetto dal quale adesso prende le distanze.\\u0026nbsp; \\u0022In merito alle inesattezze che, da diversi giorni, stanno circolando a seguito della messa in onda della serie Adrian - per la quale sento parlare di \\u0027Disegni di Milo Manara\\u0027 (o addirittura di \\u0027graphic novel di Milo Manara\\u0027...) - credo di dover fare alcune precisazioni\\u0022, scrive il fumettista\\u0026nbsp;sul suo profilo Facebook.\\u0026nbsp;\\u003C\\\/p\\u003E \\u003Cp\\u003E\\u003Cstrong\\u003ELa versione di Manara\\u003C\\\/strong\\u003E - \\u0022Nel lontano 2009 - prosegue Manara -, accettai di partecipare al progetto di serie animata, con lo specifico ruolo di character design, in compagnia di autori del calibro di Nicola Piovani, Vincenzo Cerami, Enzo D\\u0027Al\\u0026ograve;, oltre ovviamente ad Adriano Celentano. Per quell\\u0027incarico ho realizzato, quindi, una serie di studi di personaggi, di sfondi e di ambientazioni insieme ad alcuni storyboard delle principali scene della serie\\u0022.\\u0026nbsp;\\u003Cbr \\\/\\u003E\\u003Cbr \\\/\\u003E\\u003Cstrong\\u003ELa decisione di utilizzarli non \\u0026egrave; stata mia\\u003C\\\/strong\\u003E - \\u0022Come sanno tutti quelli che si occupano di cinema di animazione, questi disegni sarebbero dovuti essere utilizzati come riferimento per la realizzazione delle animazioni vere e proprie - sottolinea il disegnatore -. Una volta consegnati i disegni, dunque, non mi sono assolutamente occupato, in nessuna fase della lunga e travagliata produzione, della realizzazione delle animazioni, essendo io un disegnatore e non un animatore.\\u0026nbsp;Mi rendo conto che il fatto che alcuni disegni dei miei storyboard siano stati inseriti anche nell\\u0027animazione finale, nonostante non fossero stati realizzati per questo scopo, abbia creato ulteriore confusione. Purtroppo la decisione di utilizzarli non \\u0026egrave; stata mia, e a suo tempo non ho potuto che far presente la mia forte perplessit\\u0026agrave; in merito\\u0022.\\u003Cbr \\\/\\u003E\\u003Cbr \\\/\\u003E\\u003Cstrong\\u003EIl chiarimento -\\u003C\\\/strong\\u003E\\u0026nbsp; \\u0026nbsp; \\u0022Sono di ritorno dal Festival di Angoul\\u0026egrave;me - conclude Manara -, dove sono stati celebrati i 50 anni della mia carriera con l\\u0027omaggio di una bella e grande mostra che mi ha impegnato molto, ed ora sono in viaggio in Francia. Tuttavia, per la stima verso i tanti artisti italiani coinvolti e verso i miei lettori, ci tenevo a cercare di fare un po\\u0027 di chiarezza in merito a una produzione di cui, mentre ero all\\u0027estero, in Italia si \\u0026egrave; molto parlato, forse, senza la dovuta informazione sul mio coinvolgimento. 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Tuttavia, per la stima verso i tanti artisti italiani coinvolti e verso i miei lettori, ci tenevo a cercare di fare un po\\u0027 di chiarezza in merito a una produzione di cui, mentre ero all\\u0027estero, in Italia si \\u0026egrave; molto parlato, forse, senza la dovuta informazione sul mio coinvolgimento. 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Una volta consegnati i disegni, dunque, non mi sono assolutamente occupato, in nessuna fase della lunga e travagliata produzione, della realizzazione delle animazioni, essendo io un disegnatore e non un animatore.\\u0026nbsp;Mi rendo conto che il fatto che alcuni disegni dei miei storyboard siano stati inseriti anche nell\\u0027animazione finale, nonostante non fossero stati realizzati per questo scopo, abbia creato ulteriore confusione. Purtroppo la decisione di utilizzarli non \\u0026egrave; stata mia, e a suo tempo non ho potuto che far presente la mia forte perplessit\\u0026agrave; in merito\\u0022.\\u003Cbr \\\/\\u003E\\u003Cbr \\\/\\u003E\\u003Cstrong\\u003EIl chiarimento -\\u003C\\\/strong\\u003E\\u0026nbsp; \\u0026nbsp; \\u0022Sono di ritorno dal Festival di Angoul\\u0026egrave;me - conclude Manara -, dove sono stati celebrati i 50 anni della mia carriera con l\\u0027omaggio di una bella e grande mostra che mi ha impegnato molto, ed ora sono in viaggio in Francia. Tuttavia, per la stima verso i tanti artisti italiani coinvolti e verso i miei lettori, ci tenevo a cercare di fare un po\\u0027 di chiarezza in merito a una produzione di cui, mentre ero all\\u0027estero, in Italia si \\u0026egrave; molto parlato, forse, senza la dovuta informazione sul mio coinvolgimento. Grazie a tutti per l\\u0027attenzione\\u0022. \\u0026nbsp;\\u003C\\\/p\\u003E\\u003C\\\/div\\u003E\\u003C\\\/div\\u003E\u0022]')
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Prima le polemiche della vigilia, poi la "fuga" di Michelle Hunziker e Teo Teocoli, poi il flop. Ed infine, come se contro "Adrian" non se ne fossero già dette abbastanza e i numeri non lo avessero già abbastanza affossato, ecco che a infliggere il colpo finale al mega show voluto da Adriano Celentano ci ha pensato Milo Manara, associato al progetto dal quale adesso prende le distanze. "In merito alle inesattezze che, da diversi giorni, stanno circolando a seguito della messa in onda della serie Adrian - per la quale sento parlare di 'Disegni di Milo Manara' (o addirittura di 'graphic novel di Milo Manara'...) - credo di dover fare alcune precisazioni", scrive il fumettista sul suo profilo Facebook.
La versione di Manara - "Nel lontano 2009 - prosegue Manara -, accettai di partecipare al progetto di serie animata, con lo specifico ruolo di character design, in compagnia di autori del calibro di Nicola Piovani, Vincenzo Cerami, Enzo D'Alò, oltre ovviamente ad Adriano Celentano. Per quell'incarico ho realizzato, quindi, una serie di studi di personaggi, di sfondi e di ambientazioni insieme ad alcuni storyboard delle principali scene della serie".
La decisione di utilizzarli non è stata mia - "Come sanno tutti quelli che si occupano di cinema di animazione, questi disegni sarebbero dovuti essere utilizzati come riferimento per la realizzazione delle animazioni vere e proprie - sottolinea il disegnatore -. Una volta consegnati i disegni, dunque, non mi sono assolutamente occupato, in nessuna fase della lunga e travagliata produzione, della realizzazione delle animazioni, essendo io un disegnatore e non un animatore. Mi rendo conto che il fatto che alcuni disegni dei miei storyboard siano stati inseriti anche nell'animazione finale, nonostante non fossero stati realizzati per questo scopo, abbia creato ulteriore confusione. Purtroppo la decisione di utilizzarli non è stata mia, e a suo tempo non ho potuto che far presente la mia forte perplessità in merito".
Il chiarimento - "Sono di ritorno dal Festival di Angoulème - conclude Manara -, dove sono stati celebrati i 50 anni della mia carriera con l'omaggio di una bella e grande mostra che mi ha impegnato molto, ed ora sono in viaggio in Francia. Tuttavia, per la stima verso i tanti artisti italiani coinvolti e verso i miei lettori, ci tenevo a cercare di fare un po' di chiarezza in merito a una produzione di cui, mentre ero all'estero, in Italia si è molto parlato, forse, senza la dovuta informazione sul mio coinvolgimento. Grazie a tutti per l'attenzione".
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Prima le polemiche della vigilia, poi la "fuga" di Michelle Hunziker e Teo Teocoli, poi il flop. Ed infine, come se contro "Adrian" non se ne fossero già dette abbastanza e i numeri non lo avessero già abbastanza affossato, ecco che a infliggere il colpo finale al mega show voluto da Adriano Celentano ci ha pensato Milo Manara, associato al progetto dal quale adesso prende le distanze. "In merito alle inesattezze che, da diversi giorni, stanno circolando a seguito della messa in onda della serie Adrian - per la quale sento parlare di 'Disegni di Milo Manara' (o addirittura di 'graphic novel di Milo Manara'...) - credo di dover fare alcune precisazioni", scrive il fumettista sul suo profilo Facebook.
La versione di Manara - "Nel lontano 2009 - prosegue Manara -, accettai di partecipare al progetto di serie animata, con lo specifico ruolo di character design, in compagnia di autori del calibro di Nicola Piovani, Vincenzo Cerami, Enzo D'Alò, oltre ovviamente ad Adriano Celentano. Per quell'incarico ho realizzato, quindi, una serie di studi di personaggi, di sfondi e di ambientazioni insieme ad alcuni storyboard delle principali scene della serie".
La decisione di utilizzarli non è stata mia - "Come sanno tutti quelli che si occupano di cinema di animazione, questi disegni sarebbero dovuti essere utilizzati come riferimento per la realizzazione delle animazioni vere e proprie - sottolinea il disegnatore -. Una volta consegnati i disegni, dunque, non mi sono assolutamente occupato, in nessuna fase della lunga e travagliata produzione, della realizzazione delle animazioni, essendo io un disegnatore e non un animatore. Mi rendo conto che il fatto che alcuni disegni dei miei storyboard siano stati inseriti anche nell'animazione finale, nonostante non fossero stati realizzati per questo scopo, abbia creato ulteriore confusione. Purtroppo la decisione di utilizzarli non è stata mia, e a suo tempo non ho potuto che far presente la mia forte perplessità in merito".
Il chiarimento - "Sono di ritorno dal Festival di Angoulème - conclude Manara -, dove sono stati celebrati i 50 anni della mia carriera con l'omaggio di una bella e grande mostra che mi ha impegnato molto, ed ora sono in viaggio in Francia. Tuttavia, per la stima verso i tanti artisti italiani coinvolti e verso i miei lettori, ci tenevo a cercare di fare un po' di chiarezza in merito a una produzione di cui, mentre ero all'estero, in Italia si è molto parlato, forse, senza la dovuta informazione sul mio coinvolgimento. Grazie a tutti per l'attenzione".
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Prima le polemiche della vigilia, poi la "fuga" di Michelle Hunziker e Teo Teocoli, poi il flop. Ed infine, come se contro "Adrian" non se ne fossero già dette abbastanza e i numeri non lo avessero già abbastanza affossato, ecco che a infliggere il colpo finale al mega show voluto da Adriano Celentano ci ha pensato Milo Manara, associato al progetto dal quale adesso prende le distanze. "In merito alle inesattezze che, da diversi giorni, stanno circolando a seguito della messa in onda della serie Adrian - per la quale sento parlare di 'Disegni di Milo Manara' (o addirittura di 'graphic novel di Milo Manara'...) - credo di dover fare alcune precisazioni", scrive il fumettista sul suo profilo Facebook.
La versione di Manara - "Nel lontano 2009 - prosegue Manara -, accettai di partecipare al progetto di serie animata, con lo specifico ruolo di character design, in compagnia di autori del calibro di Nicola Piovani, Vincenzo Cerami, Enzo D'Alò, oltre ovviamente ad Adriano Celentano. Per quell'incarico ho realizzato, quindi, una serie di studi di personaggi, di sfondi e di ambientazioni insieme ad alcuni storyboard delle principali scene della serie".
La decisione di utilizzarli non è stata mia - "Come sanno tutti quelli che si occupano di cinema di animazione, questi disegni sarebbero dovuti essere utilizzati come riferimento per la realizzazione delle animazioni vere e proprie - sottolinea il disegnatore -. Una volta consegnati i disegni, dunque, non mi sono assolutamente occupato, in nessuna fase della lunga e travagliata produzione, della realizzazione delle animazioni, essendo io un disegnatore e non un animatore. Mi rendo conto che il fatto che alcuni disegni dei miei storyboard siano stati inseriti anche nell'animazione finale, nonostante non fossero stati realizzati per questo scopo, abbia creato ulteriore confusione. Purtroppo la decisione di utilizzarli non è stata mia, e a suo tempo non ho potuto che far presente la mia forte perplessità in merito".
Il chiarimento - "Sono di ritorno dal Festival di Angoulème - conclude Manara -, dove sono stati celebrati i 50 anni della mia carriera con l'omaggio di una bella e grande mostra che mi ha impegnato molto, ed ora sono in viaggio in Francia. Tuttavia, per la stima verso i tanti artisti italiani coinvolti e verso i miei lettori, ci tenevo a cercare di fare un po' di chiarezza in merito a una produzione di cui, mentre ero all'estero, in Italia si è molto parlato, forse, senza la dovuta informazione sul mio coinvolgimento. Grazie a tutti per l'attenzione".
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Prima le polemiche della vigilia, poi la "fuga" di Michelle Hunziker e Teo Teocoli, poi il flop. Ed infine, come se contro "Adrian" non se ne fossero già dette abbastanza e i numeri non lo avessero già abbastanza affossato, ecco che a infliggere il colpo finale al mega show voluto da Adriano Celentano ci ha pensato Milo Manara, associato al progetto dal quale adesso prende le distanze. "In merito alle inesattezze che, da diversi giorni, stanno circolando a seguito della messa in onda della serie Adrian - per la quale sento parlare di 'Disegni di Milo Manara' (o addirittura di 'graphic novel di Milo Manara'...) - credo di dover fare alcune precisazioni", scrive il fumettista sul suo profilo Facebook.
La versione di Manara - "Nel lontano 2009 - prosegue Manara -, accettai di partecipare al progetto di serie animata, con lo specifico ruolo di character design, in compagnia di autori del calibro di Nicola Piovani, Vincenzo Cerami, Enzo D'Alò, oltre ovviamente ad Adriano Celentano. Per quell'incarico ho realizzato, quindi, una serie di studi di personaggi, di sfondi e di ambientazioni insieme ad alcuni storyboard delle principali scene della serie".
La decisione di utilizzarli non è stata mia - "Come sanno tutti quelli che si occupano di cinema di animazione, questi disegni sarebbero dovuti essere utilizzati come riferimento per la realizzazione delle animazioni vere e proprie - sottolinea il disegnatore -. Una volta consegnati i disegni, dunque, non mi sono assolutamente occupato, in nessuna fase della lunga e travagliata produzione, della realizzazione delle animazioni, essendo io un disegnatore e non un animatore. Mi rendo conto che il fatto che alcuni disegni dei miei storyboard siano stati inseriti anche nell'animazione finale, nonostante non fossero stati realizzati per questo scopo, abbia creato ulteriore confusione. Purtroppo la decisione di utilizzarli non è stata mia, e a suo tempo non ho potuto che far presente la mia forte perplessità in merito".
Il chiarimento - "Sono di ritorno dal Festival di Angoulème - conclude Manara -, dove sono stati celebrati i 50 anni della mia carriera con l'omaggio di una bella e grande mostra che mi ha impegnato molto, ed ora sono in viaggio in Francia. Tuttavia, per la stima verso i tanti artisti italiani coinvolti e verso i miei lettori, ci tenevo a cercare di fare un po' di chiarezza in merito a una produzione di cui, mentre ero all'estero, in Italia si è molto parlato, forse, senza la dovuta informazione sul mio coinvolgimento. Grazie a tutti per l'attenzione".
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Prima le polemiche della vigilia, poi la "fuga" di Michelle Hunziker e Teo Teocoli, poi il flop. Ed infine, come se contro "Adrian" non se ne fossero già dette abbastanza e i numeri non lo avessero già abbastanza affossato, ecco che a infliggere il colpo finale al mega show voluto da Adriano Celentano ci ha pensato Milo Manara, associato al progetto dal quale adesso prende le distanze. "In merito alle inesattezze che, da diversi giorni, stanno circolando a seguito della messa in onda della serie Adrian - per la quale sento parlare di 'Disegni di Milo Manara' (o addirittura di 'graphic novel di Milo Manara'...) - credo di dover fare alcune precisazioni", scrive il fumettista sul suo profilo Facebook.
La versione di Manara - "Nel lontano 2009 - prosegue Manara -, accettai di partecipare al progetto di serie animata, con lo specifico ruolo di character design, in compagnia di autori del calibro di Nicola Piovani, Vincenzo Cerami, Enzo D'Alò, oltre ovviamente ad Adriano Celentano. Per quell'incarico ho realizzato, quindi, una serie di studi di personaggi, di sfondi e di ambientazioni insieme ad alcuni storyboard delle principali scene della serie".
La decisione di utilizzarli non è stata mia - "Come sanno tutti quelli che si occupano di cinema di animazione, questi disegni sarebbero dovuti essere utilizzati come riferimento per la realizzazione delle animazioni vere e proprie - sottolinea il disegnatore -. Una volta consegnati i disegni, dunque, non mi sono assolutamente occupato, in nessuna fase della lunga e travagliata produzione, della realizzazione delle animazioni, essendo io un disegnatore e non un animatore. Mi rendo conto che il fatto che alcuni disegni dei miei storyboard siano stati inseriti anche nell'animazione finale, nonostante non fossero stati realizzati per questo scopo, abbia creato ulteriore confusione. Purtroppo la decisione di utilizzarli non è stata mia, e a suo tempo non ho potuto che far presente la mia forte perplessità in merito".
Il chiarimento - "Sono di ritorno dal Festival di Angoulème - conclude Manara -, dove sono stati celebrati i 50 anni della mia carriera con l'omaggio di una bella e grande mostra che mi ha impegnato molto, ed ora sono in viaggio in Francia. Tuttavia, per la stima verso i tanti artisti italiani coinvolti e verso i miei lettori, ci tenevo a cercare di fare un po' di chiarezza in merito a una produzione di cui, mentre ero all'estero, in Italia si è molto parlato, forse, senza la dovuta informazione sul mio coinvolgimento. Grazie a tutti per l'attenzione".
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Prima le polemiche della vigilia, poi la "fuga" di Michelle Hunziker e Teo Teocoli, poi il flop. Ed infine, come se contro "Adrian" non se ne fossero già dette abbastanza e i numeri non lo avessero già abbastanza affossato, ecco che a infliggere il colpo finale al mega show voluto da Adriano Celentano ci ha pensato Milo Manara, associato al progetto dal quale adesso prende le distanze. "In merito alle inesattezze che, da diversi giorni, stanno circolando a seguito della messa in onda della serie Adrian - per la quale sento parlare di 'Disegni di Milo Manara' (o addirittura di 'graphic novel di Milo Manara'...) - credo di dover fare alcune precisazioni", scrive il fumettista sul suo profilo Facebook.
La versione di Manara - "Nel lontano 2009 - prosegue Manara -, accettai di partecipare al progetto di serie animata, con lo specifico ruolo di character design, in compagnia di autori del calibro di Nicola Piovani, Vincenzo Cerami, Enzo D'Alò, oltre ovviamente ad Adriano Celentano. Per quell'incarico ho realizzato, quindi, una serie di studi di personaggi, di sfondi e di ambientazioni insieme ad alcuni storyboard delle principali scene della serie".
La decisione di utilizzarli non è stata mia - "Come sanno tutti quelli che si occupano di cinema di animazione, questi disegni sarebbero dovuti essere utilizzati come riferimento per la realizzazione delle animazioni vere e proprie - sottolinea il disegnatore -. Una volta consegnati i disegni, dunque, non mi sono assolutamente occupato, in nessuna fase della lunga e travagliata produzione, della realizzazione delle animazioni, essendo io un disegnatore e non un animatore. Mi rendo conto che il fatto che alcuni disegni dei miei storyboard siano stati inseriti anche nell'animazione finale, nonostante non fossero stati realizzati per questo scopo, abbia creato ulteriore confusione. Purtroppo la decisione di utilizzarli non è stata mia, e a suo tempo non ho potuto che far presente la mia forte perplessità in merito".
Il chiarimento - "Sono di ritorno dal Festival di Angoulème - conclude Manara -, dove sono stati celebrati i 50 anni della mia carriera con l'omaggio di una bella e grande mostra che mi ha impegnato molto, ed ora sono in viaggio in Francia. Tuttavia, per la stima verso i tanti artisti italiani coinvolti e verso i miei lettori, ci tenevo a cercare di fare un po' di chiarezza in merito a una produzione di cui, mentre ero all'estero, in Italia si è molto parlato, forse, senza la dovuta informazione sul mio coinvolgimento. Grazie a tutti per l'attenzione".
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Prima le polemiche della vigilia, poi la "fuga" di Michelle Hunziker e Teo Teocoli, poi il flop. Ed infine, come se contro "Adrian" non se ne fossero già dette abbastanza e i numeri non lo avessero già abbastanza affossato, ecco che a infliggere il colpo finale al mega show voluto da Adriano Celentano ci ha pensato Milo Manara, associato al progetto dal quale adesso prende le distanze. "In merito alle inesattezze che, da diversi giorni, stanno circolando a seguito della messa in onda della serie Adrian - per la quale sento parlare di 'Disegni di Milo Manara' (o addirittura di 'graphic novel di Milo Manara'...) - credo di dover fare alcune precisazioni", scrive il fumettista sul suo profilo Facebook.
La versione di Manara - "Nel lontano 2009 - prosegue Manara -, accettai di partecipare al progetto di serie animata, con lo specifico ruolo di character design, in compagnia di autori del calibro di Nicola Piovani, Vincenzo Cerami, Enzo D'Alò, oltre ovviamente ad Adriano Celentano. Per quell'incarico ho realizzato, quindi, una serie di studi di personaggi, di sfondi e di ambientazioni insieme ad alcuni storyboard delle principali scene della serie".
La decisione di utilizzarli non è stata mia - "Come sanno tutti quelli che si occupano di cinema di animazione, questi disegni sarebbero dovuti essere utilizzati come riferimento per la realizzazione delle animazioni vere e proprie - sottolinea il disegnatore -. Una volta consegnati i disegni, dunque, non mi sono assolutamente occupato, in nessuna fase della lunga e travagliata produzione, della realizzazione delle animazioni, essendo io un disegnatore e non un animatore. Mi rendo conto che il fatto che alcuni disegni dei miei storyboard siano stati inseriti anche nell'animazione finale, nonostante non fossero stati realizzati per questo scopo, abbia creato ulteriore confusione. Purtroppo la decisione di utilizzarli non è stata mia, e a suo tempo non ho potuto che far presente la mia forte perplessità in merito".
Il chiarimento - "Sono di ritorno dal Festival di Angoulème - conclude Manara -, dove sono stati celebrati i 50 anni della mia carriera con l'omaggio di una bella e grande mostra che mi ha impegnato molto, ed ora sono in viaggio in Francia. Tuttavia, per la stima verso i tanti artisti italiani coinvolti e verso i miei lettori, ci tenevo a cercare di fare un po' di chiarezza in merito a una produzione di cui, mentre ero all'estero, in Italia si è molto parlato, forse, senza la dovuta informazione sul mio coinvolgimento. Grazie a tutti per l'attenzione".
Prima le polemiche della vigilia, poi la "fuga" di Michelle Hunziker e Teo Teocoli, poi il flop. Ed infine, come se contro "Adrian" non se ne fossero già dette abbastanza e i numeri non lo avessero già abbastanza affossato, ecco che a infliggere il colpo finale al mega show voluto da Adriano Celentano ci ha pensato Milo Manara, associato al progetto dal quale adesso prende le distanze. "In merito alle inesattezze che, da diversi giorni, stanno circolando a seguito della messa in onda della serie Adrian - per la quale sento parlare di 'Disegni di Milo Manara' (o addirittura di 'graphic novel di Milo Manara'...) - credo di dover fare alcune precisazioni", scrive il fumettista sul suo profilo Facebook.
La versione di Manara - "Nel lontano 2009 - prosegue Manara -, accettai di partecipare al progetto di serie animata, con lo specifico ruolo di character design, in compagnia di autori del calibro di Nicola Piovani, Vincenzo Cerami, Enzo D'Alò, oltre ovviamente ad Adriano Celentano. Per quell'incarico ho realizzato, quindi, una serie di studi di personaggi, di sfondi e di ambientazioni insieme ad alcuni storyboard delle principali scene della serie".
La decisione di utilizzarli non è stata mia - "Come sanno tutti quelli che si occupano di cinema di animazione, questi disegni sarebbero dovuti essere utilizzati come riferimento per la realizzazione delle animazioni vere e proprie - sottolinea il disegnatore -. Una volta consegnati i disegni, dunque, non mi sono assolutamente occupato, in nessuna fase della lunga e travagliata produzione, della realizzazione delle animazioni, essendo io un disegnatore e non un animatore. Mi rendo conto che il fatto che alcuni disegni dei miei storyboard siano stati inseriti anche nell'animazione finale, nonostante non fossero stati realizzati per questo scopo, abbia creato ulteriore confusione. Purtroppo la decisione di utilizzarli non è stata mia, e a suo tempo non ho potuto che far presente la mia forte perplessità in merito".
Il chiarimento - "Sono di ritorno dal Festival di Angoulème - conclude Manara -, dove sono stati celebrati i 50 anni della mia carriera con l'omaggio di una bella e grande mostra che mi ha impegnato molto, ed ora sono in viaggio in Francia. Tuttavia, per la stima verso i tanti artisti italiani coinvolti e verso i miei lettori, ci tenevo a cercare di fare un po' di chiarezza in merito a una produzione di cui, mentre ero all'estero, in Italia si è molto parlato, forse, senza la dovuta informazione sul mio coinvolgimento. Grazie a tutti per l'attenzione".
31/12/2022
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