Identità Golose 2016 Real Time | L’intervento di Antonia Klugmann
Leggi più veloce
LA LIBERTÀ ANDROGINA DI ANTONIA KLUGMANN
Giovane e donna, Antonia Klugmann ha portato un punto di vista diverso sul palco. La sua è la libertà di chi danza sul confine fra culture e cucine, esercitando un mestiere tipicamente maschile. Forse perché, come ha detto Virginia Woolf, le condizioni concrete della vita femminile mettono in pericolo la ragnatela della creatività. Ma la cucina è androgina, un misto di maschile e femminile e finalmente una cuoca non deve più dimostrare il suo sesso. Quindi libertà anche dall’identità di genere, dentro una stanza tutta per sé: quella dell’Argine a Vencò.
Sul palco un micromenu, ispirato all’utilizzo dell’ingrediente intero. Per cominciare lo spinacio alla grappa invecchiata con sciroppo al caprifoglio, ginepro e Parmigiano. Ferro, resina e spezie, con un ricordo familiare. Poi il raviolo di grano saraceno, arrostito all’orientale, ripieno di erbe amare con composta di fichi, limone marinato, clorofilla di porro ed erbe dolci. Antitecnico e neorurale. In conclusione un antipasto composto di carpaccio, midollo rosolato, cavolo nero e betulla essiccati, per riunire magro e grasso, freddo e caldo, grasso e amaro in un involtino à la minute.
Autrice: Alessandra Meldolesi