Confusion Boutique Restaurant: Italo Bassi attracca a Porto Cervo
SI CHIAMA
Confusion boutique Restaurant il nuovo locale di Italo Bassi. Ubicato all’interno della Promenade du Port, esposizione su tre piani delle eccellenze italiane, proprio di fronte al porto vecchio, è stato rimaneggiato dall’architetto Lorenzo Ammanati di concerto con Tatyana Rozenfeld, alias Madame Confusion, carismatica padrona di casa e musa dello chef, il cui amore per le finiture di lusso, l’esuberanza e il pastiche stilistico ha trovato una nuova espressione. Ma non sarà un’avventura estiva: la coppia svernerà sotto il sole sardo per almeno dieci anni, dividendosi fra i due indirizzi.
Le aree sono quattro. C’è innanzitutto la Champagnerie, sede estiva del Club dei Degustatori Cronici di cui Tatyana è fondatrice e presidentessa, con il suo menu di ostriche e pesce crudo da abbinare al re dei vini, anche in versione miscelata, e l’alternativa di tante etichette sarde.
Al ristorante gourmet, con i suoi 40 coperti vista mare, si degusta invece la cucina “confusion”. È la stessa della casa madre, quindi ricette di impianto italiano e ispirazione contemporanea, variate attraverso l’inserto di eccellenze provenienti da tutto il mondo. E la location preme: sul piatto trovano la giusta consacrazione i migliori prodotti sardi, magari valorizzati per contrasto da feticci stranieri. Il menu degustazione costa 120 euro.
Né mancano il lounge bar La Gabbia d’oro, con i suoi fiabeschi arredi firmati Paolo Nesi, e la Chef’s table di fronte alla cucina a vista, con nove coperti in palio ogni sera da cui osservare le coreografie dei cuochi.
Sala ristorante Confusion Verona
Sala ristorante Confusion Verona
Sala ristorante Confusion Verona
“In Sardegna sono sempre venuto in vacanza, ma non avrei mai sognato di aprirvi un ristorante”, commenta Bassi. “Le tradizioni e i prodotti quindi già li conoscevo. Adoro la bottarga di muggine di Cabras e il tonno di Carloforte, che sono unici; ma anche il pane, gli anemoni di mare e i ricci, la fregola e lo zafferano”. Molti piatti sono stati studiati per lo spin-off, come gli agnolotti farciti di ricotta, menta e zafferano con scampi e pomodoro fresco o l’aragosta alla catalana con peperoni marinati al timo, spinaci novelli e cipolla, rivisitazione di un evergreen alleggerito e contaminato. Il tonno è protagonista della battuta, con i condimenti distribuiti all’esterno per la personalizzazione (la cipolla rossa per l’acidità, i capperi di Pantelleria per la sapidità, i fiori di wasabi per il piccante), più un tuorlo d’uovo marinato nella soia; la bottarga dei paccheri di Gragnano con frutti di mare e crema di zucchina alla menta.
Come promette il nome, il ristorante è anche boutique: in vendita le cristallerie, la posateria, i piccoli e grandi arredi firmati “Confusion”, ma anche l'esclusivo Caviale Pisani Dossi, l’unico italiano non pastorizzato, e il Caffè Leonardo Lelli.
Autrice: Alessandra Meldolesi