Quando è davvero tradimento? Basta averlo pensato, scritto e descritto, oppure consumato fisicamente?
Gentile redazione di Milleunadonna,
scrivo perché sono rimasta colpita dal vostro articolo su Carla Bruni e le sue dichiarazioni sull’adulterio. Lei, che ha detto di essere il frutto proprio di un adulterio, per questo non si sente di condannare chi tradisce e viene meno agli impegni coniugali. Io la capisco ma non condivido, soprattutto quando dice che un tradimento si può sopportare se non c’è innamoramento.
Forse perché sono figlia di un matrimonio normale in cui i miei genitori se si sono traditi almeno non hanno fatto figli altrove, che io sappia. In ogni caso il tema delle corna mi coinvolge perché temo di portarle io. Di recente ho scoperto che mio marito chatta con una collega in modo, diciamo piuttosto intimo. Di fronte alla mia furia, in effetti l’ho aggredito verbalmente, ha negato tutto ma io ho perso la fiducia in lui e ora mi chiedo: il tradimento c’è già stato nello scambio di frasi “intime” o no perché non hanno consumato? Almeno così dice mio marito. Secondo voi quando è davvero un tradimento? Basta averlo pensato, scritto e descritto? Oppure realizzato ma senza innamoramento come dice Carla Bruni?
Spero che mi risponderete con sincerità e vi ringrazio.
Francesca