Volete sapere qual è stato il bivio della mia vita? Un bivio importante c’è stato ed è stato sulla mia vita lavorativa. Eravamo agli inizi degli anni 2000 io ero capo redattore della redazione romana di “Io Donna”, l’allegato femminile del Corriere della Sera, e tentavo un po’ la strada della tv perché Maurizio Costanzo, a mia insaputa, aveva costruito per me una trasmissione che si chiamava “Donne allo specchio” su La 7 e me lo disse un giorno in cui andai da lui pensando di intervistarlo.
Lui mi fece trovare un’agenzia Ansa che diceva ‘da lunedì Monica Setta condurrà Donne allo specchio'. Io non sapevo neanche dove fosse la telecamera, mi ricordo la regista che mi diceva “tu non guardare io ti seguo”.
Io allora non sapevo neanche cosa fosse fare televisione, eppure ci provai perché Maurizio è stato per me una guida importante, un uomo molto caro fino agli ultimi momenti della sua vita e un uomo di grandi intuizioni. Ci provai e avendo avuto successo, La7 mi chiese di avere un’esclusiva. Ma tutto questo in pochissimo tempo. All’epoca non era facile fare carta stampata, la radio e la tv insieme e chi faceva tv si dedicava solo a quello. Anche i giornali imponevano l’esclusiva, così ho dovuto scegliere o restare a “Io donna” o la tv. E l’ho dovuto scegliere in poche ore. Ho scelto il programma. E devo dire che non me ne sono pentita”.
Testo raccolto da Laura Rio