Matilda De Angelis: “Quando ero piccola c’era solo James Bond, ora ci sono io”

Per l'attrice "arriverà un giorno in cui non dovremmo neanche più stupirci nel vedere una donna protagonista di una serie d’azione"

"Il concetto di rappresentazione è un concetto fondamentale, perché quando rappresentiamo qualcosa, quella cosa comincia ad esistere e quando quella cosa comincia ad esistere le persone possono immedesimarsi in quella cosa e sentire di far parte di qualcosa. Quindi in questo senso la rappresentazione femminile all'interno di un genere che storicamente è stato prettamente maschile è fondamentale. 

Gli esempi mancanti

Da bambina non ho avuto il privilegio di avere questa rappresentazione, perché c'erano i vari James Bond e 007 e mancavano le donne nel genere spy, nel genere spionistico. Credo che invece sia assolutamente importante e naturale che questa cosa cominci ad accadere, soprattutto perché è un genere che presta tantissimo il fianco a tutta una serie di tematiche che secondo me storicamente riguardano anche le donne e soprattutto le donne.

Foto Ansa

Lontane dal politicamente corretto

Non deve diventare una moda, non deve essere un trend, deve restare assolutamente lontano dal politicamente corretto, ma spero che arriverà un giorno in cui non dovremmo neanche più stupirci nel vedere una donna protagonista di una serie d’azione. E diventerà la normalità.

Calci e pugni

Anche perché non è tanto importante parlare delle donne, ma come parliamo delle donne. Cioè, quello che poi sia reale, giusto, fedele, e che ci porti giustizia, no? Questa per me è la cosa più importante, di avere una rappresentazione che ci renda giustizia.
Quindi, le gambe e le braccia non ci mancano, calci e pugni li sappiamo tirare, detto questo possiamo tranquillamente essere protagoniste di questo genere".

Testo a cura di Laura Rio