YES!BAT: i pipistrelli a guardia delle risaie contro i parassiti
Tra i cereali più consumati al mondo c’è il riso, la cui coltivazione, per ottenere buoni rendimenti, ha tuttavia necessitato di pesticidi, con conseguenti ricadute su ambiente e salute umana. Già nel 2004 la Fao, l’organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura, nel celebrare l’anno internazionale del riso, incoraggiava metodi di coltivazione sempre più ecologici.
Una soluzione è quella, ad esempio, proposta dalla biologa Laura Garzioli - un dottorato in Ecologia Sperimentale e Geobotanica e interessi nella conservazione delle biodiversità e nella gestione delle specie aline invasive - con il progetto YES!BAT, sviluppato in collaborazione con la Stazione Teriologica Piemontese e l’ Istituto per gli Studi degli Ecosistemi del Cnr, il consiglio nazionale delle ricerche, di Verbania Pallanza. Il progetto è tra quelli vincitori dell’ultima edizione di BCFN Yes!, contest promosso dalla Fondazione Barilla Center for Food and Nutrition, che ogni anno premia giovani dottorandi e ricercatori post doc di tutto il mondo che si siano distinti nell’ideazione di progetti innovativi per la promozione della sostenibilità agroalimentare.
Cuore di YES!BAT è una “strategia di lotta integrata” contro i parassiti nocivi per le piante di riso basata sull’incremento dei “servizi ecosistemici” assicurati dai pipistrelli nelle risaie, da qui l’idea di installare delle bat box, rifugi artificiali per pipistrelli, per incoraggiarne l’arrivo in aree prive di rifugi naturali, incrementandone le popolazioni. Di notte, cacciando sopra i campi di riso, i pipistrelli potranno, così, svolgere una “importante azione di controllo sugli insetti nocivi”.
Parte del progetto è anche un servizio di chirosorveglianza attraverso l’analisi genetica del guano, gli escrementi: grazie alle loro feci i pipistrelli possono, infatti, trasformarsi in verie e proprie sentinelle capaci di rivelare “precocemente” la presenza di parassiti, fra cui quelli emergenti, dannosi per le colture, mentre attraverso indagini bioacustiche verranno, studiate le “emissioni dei pipistrelli in caccia” per “ottenere informazioni sulle complessive specie presenti nelle aree di studio”.
Il progetto, che vuole tutelare la biodiversità e sostenere la produzione di riso promuovendo “risaie ben gestite” come “esempi virtuosi di paesaggi tradizionali con un valore ecologico”, attraverso attività di divulgazione e materiali, fra cui un manuale di buone pratiche, punta anche a sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza dei pipistrelli, molto spesso “vittime di credenze false e superstiziose“.
Abbiamo parlato di:
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Istituto per lo Studio degli Ecosistemi – Cnr Website Facebook
Consiglio Nazionale delle Ricerche – Cnr Website Twitter Facebook
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