Vivere l’estate: la prova costume preoccupa in egual misura uomini e donne
Esiste ancora una differenza nel vivere l’estate per i maschi e per le donne? Possiamo dire di no se parliamo dei maschi dai 30 ai 40 anni perché anche loro si depilano, curano l’abbronzatura, stanno a dieta, usano olio per i capelli e crema per il corpo, temono le rughe e l’invecchiamento, fanno palestra e sport per passione e per non perdere la forma. Per questi motivi l’estate è per un appuntamento difficile anche per loro e per questo le donne possono condividere con i loro partner terme e massaggi con lo scopo comune di mostrarsi al meglio.
I cinquantenni sono nella stessa situazione, condividono le ansie dei più giovani, esprimono un forte desiderio di perdere anni in modo da mostrarsi vivaci e attivi. Il comune denominatore estivo è la dieta, che inizia in primavera dopo la prova allo specchio. Il regime alimentare diventa un modo di essere, quasi una religione, a cui si aderisce con fede: il senso di colpa si è spostato al codice nutritivo: ci si sente in colpa se si prende un Kg di troppo, se non si cammina, non si va in palestra. La forma fisica garantisce la vita sessuale? In parte si perché la sessualità appartiene in parte al codice visivo, espresso dalla frase “vedo la tua bellezza”, ma risponde anche a molti altri codici sensoriali, “sento il tuo odore, il tuo modo di muoverti, la tua competenza sessuale, la tua capacità di regalare parole, la tua fantasia”.
Il codice estetico appaga la voglia di mostrarsi (il piccolo o grande esibizionismo), di sedurre (andare verso gli altri per essere accettati e per avere potere) di costruire legami, di fare sesso. Il forte desiderio, la capacità di esprimerlo, la forza del carattere, compongono una parte significativa della seduzione. Raggiungere una buona forma è un obiettivo di salute, diventare ossessivi o troppo stressati può portare a un malessere psicofisico che inibisce le nostre azioni anche quella di godere dell’estate. Il sesso può essere considerato come un possibile dono dell’estate? Sicuramente si per il sesso legato alla voglia di sedurre di fare amicizia, di mettersi in gioco, di affrontare delle sfide.
La forza del carattere può aiutare a condurre il gioco nella scelta di chi conquistare, nel fare centro, nella scelta delle persone con cui passare piccoli o lunghi periodi. Ma la vita sessuale può aumentare o scomparire in estate, l’estate può essere per alcune persone il periodo peggiore per il sesso. Sono refrattari al sesso tutti quelli che temono il caldo e non sopportano il sudore, che hanno paura degli odori, che vivono il corpo esposto e nudo come imbarazzante o inquietante. Sono invece più predisposte al sesso le persone che amano dormire, che desiderano il tempo libero, che vogliono stare alzate la notte, che vanno a ballare, che amano il nuoto, il sole, muoversi, fare amicizia, abbandonare la maschera del lavoro e permettersi di vestire in modo casuale, disinvolto, che godono le magliette e i piedi nudi. Cosa può scegliere una coppia per assaporare l’estate?
Le coppie stabili dove il rapporto funziona in genere rifioriscono. La coppia stabile, felice, guadagna tempo per stare insieme, si godono di più i figli, si cerca di frequentare gli amici, la famiglia può essere più unita. Anche chi tradisce, ma è stanco respira, via i sensi di colpa e un periodo che non richiede di mentire e di avere due mondi con i quali confrontarsi. Ma nello stesso tempo chi ha amanti stabili, vive con stress l’allontanamento, a volte la disparità tra chi è legato/a dalla famiglia e chi è libero/a di frequentare ambienti, feste, persone nuove. In estate gli amanti si lasciano o si fanno promesse che poi in autunno non saranno mantenute. Cosa pensa il nostro corpo in estate: respira, avverte con più forza il desiderio del sonno e del movimento, accetta o rifiuta di essere visibile. Sono più desiderosi di libertà le persone che vanno al mare, che nuotano, che stanno al sole, mentre la montagna regala ancora un essere vestite che protegge dalle paura di mostrarsi. Le persone più grandi, le donne che hanno 60 anni possono oscillare tra la cura dei nipoti e la ricerca di una loro vita di coppia.
Le donne sole, che sono state lasciate, possono trovare un loro stile per ricominciare a vivere: possono curare il loro look, pensare con grinta che hanno risorse di accoglienza e di competenza sessuale che altre donne, di generazioni più giovani non hanno, devono reinvestire nella voglia di vivere e di essere disposte a mettersi in gioco. Le seduzione femminile, che spesso viene dimenticata nella vita di routine, è anche usare al propria competenza per attuare un rinforzo narcisistico del maschio. I maschi sono in genere cresciuti da madri che tendono a rinforzarli e vivono in una società occidentale che solo da poco ha smesso di proteggerli sottolineando il loro potere sociale. Una donna che conosce questo riesce a metter in gioco il desiderio di approvazione che i maschi hanno nel loro DNA. Vivere con desiderio, esprimere la forza del carattere, sedurre anche con l’arma del rinforzo narcisistico, produce una capacità vincente di mettersi in gioco.
Cosa possono fare le persone che stanno male perché i loro rapporti non funzionano? Per chi si sente emarginato dal gruppo degli amici o dovrebbe accettare troppi compromessi per partecipare alle scelte estive, per chi cercava un partner che non si è presentato o ha fallito in una storia, può essere importante ricordare che l’estate va programmata con sapienza- Può essere utile partire per un luogo amato, vivere in una dimensione di vero riposo staccando la spina, scegliere e coltivare amici veri con i quali si desidera scambiare affetto. Una buona regola in psicoterapia è cercare di capire cosa vogliamo fare da grandi, senza però sprecare energie nel fare bilanci perdenti. I bilanci e l’esame critico del nostro operato sono utili solo se desideriamo cambiare le nostre prassi operative. Dire ieri ho sbagliato per continuare a sbagliare aumenta solo la nostra mancanza di autostima e costruisce la malinconia.
Approfittiamo dell’estate per uscire dall’angolo della vittima e mettiamo in moto risorse che possiamo aver visto in altri e che ci mancano. Il sesso in ogni caso deve essere sicuro, rispettare le regole della protezione della propria salute. Cosa devono fare i genitori di adolescenti? Gli adolescenti, oscillano tra tranquillità e trasgressione: aumentano un tatuaggio, pretendono il percing, scelgono comportamenti accettati dal gruppo dei pari, spesso contro le idee dei genitori. Nonostante questo i genitori sono invitati a ricordare ai figli che si può fare sesso, ma va fatto protetto, senza pensare che l’avventura, la passione, il bere, le distrazioni, portino a confondere il desiderio del piacere con la incompetenza a salvarsi la vita. Questo messaggio vale per tutte le fasce di età dato che recenti sondaggi e l’esperienza clinica, dimostrano che spesso sono i più grandi a mettere in gioco con superficialità la propria salute.
Luglio è ormai un mese in cui molti lavorano, spesso anche Agosto verifica un turismo a tratti, legato a piccoli periodi e settimane brevi per poter avere ferie senza cadere in spese importanti. Al femminile più che al maschile va elaborata una strategia per ricaricare le batterie avendo in mente con quale stile di vacanze ci vogliamo confrontare. Se vogliamo riposarci dobbiamo scegliere sicurezza e continuità di amici e luoghi protetti, se invece vogliamo divertirci, incontrare persone, fare nuove amicizie bisogna scegliere luoghi affollati, aperti alle nuove conoscenze. Senza stress, senza ansie, potenziando la nostra seduzione neutra, la capacità di incominciare ogni giornata pensando che siamo sereni o al contrario inquieti ma organizzati per resistere alla partenza degli altri.
Per alcune persone l’estate che rompe le regole del vivere quotidiano può rappresentare un periodo inquietante. Se non si può partire, se non si vuole niente vieta di godere delle città che oggi restano semipiene, con la possibilità di andare a sagre e spettacoli, pensando che saremo in grado di rubare in inverno un tempo utile per vacanze diverse. Come ogni stagione dobbiamo imparare a dare un nome allo stile di vita che vogliamo condurre, regalandoci una tregua anche di solo riposo e di cura del nostro corpo e della nostra mente.