Vicinanza, somiglianza e avvenenza: così ci si sceglie in amore e in amicizia

Vicinanza somiglianza e avvenenza così ci si sceglie in amore e in amicizia

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Nessuno ne è immune. A tutti è capitato di essere attratto e di innamorarsi di qualcuno. C’è poi chi è più propenso ad instaurare relazioni affettive e chi è più schivo e selettivo. Ma quali sono gli elementi comuni a tutti che giocano un ruolo cruciale nel dare origine ad una storia d’amore? La ricerca scientifica identifica tre fattori: la vicinanza, la somiglianza e l’avvenenza.  Questi tre aspetti giocano un ruolo di primo piano sia nell’amicizia che nell’amore.

Per quanto riguarda la vicinanza, possiamo amare o stare bene solo con persone con cui abbiamo contatti. Ciò significa che malgrado i circa 7 miliardi di abitanti del nostro pianeta il nostro bacino di potenziali amici e amanti è in realtà molto limitato. Si entra in contatto solo con un ristretto numero di persone che vivono nella nostra città e persino nel posto in cui si studia o si lavora. Gli psicologi sociali hanno dimostrato che le nostre amicizie e i nostri amori sono fortemente associati alla vicinanza, ossia alla distanza fisica tra le persone. Studi condotti su studenti che vivono in alloggi universitari dislocati in maniera casuale, hanno dimostrato che la vicinanza è molto importante nella formazione delle amicizie. Studenti che dividono la stanza o vivono sullo stesso piano della casa dello studente hanno maggiori probabilità di avere interazioni frequenti e presentano una tendenza più elevata di quella casuale a diventare amici (Moghaddam, 2002).

Riguardo invece al concetto di somiglianza, proviamo a pensare all’usanza dei matrimoni combinati o alle unioni nate grazie ad agenzie matrimoniali. Solitamente (tolte motivazioni politiche e strategiche per i matrimoni combinati) questi accoppiamenti avvengono sulla base delle somiglianze tra un uomo e una donna. Nel caso dei matrimoni combinati sono i familiari che cercano di formare una coppia; nel caso delle agenzie matrimoniali che forniscono servizi telematici, le informazioni relative a ciascuna persona sono immesse in un computer che compila una lista delle combinazioni migliori. Queste combinazioni sono calcolate in base alle risposte date a domande di questo tipo: qual è la tua età? Qual è il tuo livello di istruzione? Qual è il tuo reddito attuale? Quali sono gli obiettivi che ti poni in un rapporto? Che tipo di persona ti piacerebbe incontrare? Quali aree di interesse vorresti condividere con qualcuno?

L’assunto di fondo è che somiglianza e attrazione sono associate. Tale affermazione è suffragata da molti studi riguardo alla somiglianza negli atteggiamenti, nella propensione a fumare, a bere, ad avere rapporti prematrimoniali, nella gestione dei beni economici, nell’essere una persona mattiniera o che ama fare tardi, ecc. L’ipotesi della somiglianza-attrazione pare avere un rivale naturale nell’ipotesi che gli opposti si attraggono, ossia l’ipotesi che siamo attratti dalle persone diverse da noi. Nella vita quotidiana diamo per scontato che i rapporti d’amore e d’amicizia si basino sulla complementarietà. Tuttavia le ricerche hanno prodotto risultati disomogenei. Dai dati emerge che le persone sposano coloro la cui personalità è simile anziché diversa dalla loro.

Il terzo fattore è l’avvenenza. Quanto è importante la bellezza nelle relazioni sociali? Indubbiamente le persone attraenti ricevono trattamenti più favorevoli in quasi tutti gli ambiti, indipendentemente dalla fascia d’età, dal sesso e dal gruppo culturale d’appartenenza. Le persone attraenti in genere ricevono maggiore aiuto dagli altri, sono valutate in maniera più favorevole sul lavoro e sono più popolari e ricercate dall’altro sesso. Presumibilmente le persone meno attraenti hanno maggiori probabilità di rimanere sole. Dalle ricerche emerge anche l’esistenza di un effetto alone, cioè la tendenza per cui alcune caratteristiche influenzano la valutazione complessiva di una persona. A riprova di ciò spesso si dà per scontato che le persone attraenti abbiano varie altre qualità positive. Oltre a considerare le persone attraenti più eccitanti e sensuali, si pensa anche che abbiano una vita più appagante. Questa preferenza per la bellezza di estende anche ai piccolissimi, così in genere tendiamo a favorire i bambini più attraenti. I neonati più belli ricevono più attenzioni persino dalle loro mamme mentre sono ancora in ospedale. Sembra proprio che nascere belli porti ogni tipo di vantaggio. C’è da dire che le persone avvenenti, proprio perché molti cercano la loro compagnia, tendono a diventare più sicure di sé e ad avere migliori abilità sociali (Moghaddam, 2002).

In sostanza, i tre fattori citati, vicinanza, somiglianza e avvenenza fisica, probabilmente giocano un ruolo simile in tutte le culture, ma il modo in cui questi tre elementi vengono definiti varia considerevolmente da una cultura all’altra. Ma non dimentichiamo altri fattori che ci rendono unici e irripetibili: le nostre esperienze, i nostri ricordi, i nostri dolori, le nostre gioie e le nostre speranze. Forse è il giusto mix di tutti questi elementi che crea quella magica miscela che dà vita ad un rapporto sentimentale, magari duraturo nel tempo, sia esso amicizia o amore. 

25/05/2012
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