Grasso bruno: i vantaggi per la salute
Il tessuto adiposo bruno migliora la salute cardiometabolica, previene le malattie croniche e aiuta chi sta combattendo contro l’obesità.
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Non tutto il grasso viene per nuocere, è proprio il caso di dirlo. Il tessuto adiposo bruno, garantisce la produzione del calore necessario al corpo, innesca una serie di processi che portano a sentirsi sazi e sembrerebbe proteggere da malattie croniche, come diabete e malattie cardiovascolari.
Il grasso bruno, così detto per il suo colore tendente al beige scuro, è un tipo particolare di tessuto adiposo, presente in quantità più contenute rispetto a quello bianco, ed è specializzato nella produzione di calore necessario a mantenere la giusta temperatura del corpo.
Partiamo dal principio: nell'organismo l'energia viene immagazzinata nel tessuto adiposo sotto forma di 'grasso bianco' e di 'grasso bruno'. Quello bianco garantisce le riserve necessarie per soddisfare le richieste energetiche del corpo, in primis il lavoro muscolare, anche in periodi in cui il cibo scarseggia. Ma se diventa troppo si innescano una serie di patologie e malattie che minano il benessere fisico e di conseguenza psicologico.
I vantaggi del grasso bruno
Dagli studi condotti nel corso degli anni sono emersi risultati interessanti. Il tessuto adiposo bruno riesce a mantenere stabile la temperatura corporea a seguito di stress termogenici (grazie a lui riusciamo a sopravvivere alle basse temperature ambientali e a superare lo stress termico al momento della nascita). Le persone che lavoravano all'aperto ed esposte al freddo, e anche gli sportivi e coloro che fanno attività fisica con regolarità hanno un tessuto adiposo bruno più sviluppato rispetto agli altri.
Altra caratteristica degna di nota è la sua capacità di proteggere dall'accumulo eccessivo di peso corporeo, perché aumenta l'assorbimento di glucosio e lipidi nel sangue, migliorando il loro metabolismo indipendentemente dalla perdita di peso. Considerata questa sua elevata capacità metabolica, il grasso bruno è una sorta di leva magica per aumentare la spesa energetica, aiutando a curare l'obesità e le sue complicanze metaboliche secondarie, come il diabete di tipo 2.
Da una recente ricerca pubblicata sulla rivista scientifica internazionale Nature Medicine è emerso che i soggetti con tessuto adiposo bruno hanno un rischio più basso di diabete di tipo 2, dislipidemia, malattie coronariche, cerebrovascolari, insufficienza cardiaca e ipertensione. Inoltre, hanno buoni valori ematici di glicemia, trigliceridi e colesterolo. I dati sono legati a un campione vasto e rappresentativo, si è misurata la presenza di grasso bruno attraverso le immagini corporee (TC e Pet) di oltre 52mila persone.
Grasso bruno e vitamina D
Le cellule del grasso bruno hanno mitocondri (preziosi polmoncini) che scoppiano di salute, infatti respirano benissimo (a differenza di quelli delle cellule adipose bianche, che appaiono piccoli, schiacciati e asfittici), e ossigenano ogni compartimento della cellula, così che lavori al meglio. Un buon livello di vitamina D è essenziale per favorire il passaggio dal grasso bianco al bruno e per ridurre il passaggio inverso. Certo la sinergia tra grasso bruno e vitamina D aiuta, ma non fa miracoli. Bisogna comunque mangiare sano, variato e fare attività fisica con regolarità, possibilmente ogni giorno.