Topi e ratti in casa: soluzioni per liberarsene

Sono fonte di sporcizia e malattie, assaltano cantine e dispense, possono danneggiare tubi, cavi elettrici, nonché abiti e arredamenti

di Stefania Elena Carnemolla

Topi e ratti sono sempre più diffusi, anche in ambito urbano. Luoghi privilegiati sono le discariche a cielo aperto, materiale abbandonato di imprese edili, fognature, automobili in disuso, parchi, giardini, cortili, tubi di scolo delle acque piovane, legnaie, caldaie, depositi, magazzini, fabbricati, soffitte, canaline elettriche, granai, bidoni, cassonetti, intercapedini, tombini, cantine, scatoloni, copertoni, tubature, centraline.

Scavano tane, s’arrampicano, nuotano. Tre sono le specie da tenere d’occhio: il Rattus norvegicus, il Rattus rattus, il Mus musculus. Il primo è il ratto bruno, chiamato anche ratto delle chiaviche, ratto delle fogne, pantegana – questo ratto è, infatti, un abile nuotatore. Il secondo è il ratto comune o ratto dei tetti. Il terzo è il topo domestico.

MALATTIE

Ratti e topi rappresentano, in particolare, un problema igienico-sanitario. Con i loro escrementi, urina, che ha odore simile all’ammoniaca e, quindi, facilmente riconoscibile, morsi, graffi, pulci, zecche possono causare, a seconda, colera, febbre gialla, febbre da morso di ratto, febbre tifoidea, infezione da hantavirus, leptospirosi, malattia di Lyme, meningite linfocitaria, peste, rabbia, salmonellosi, sindrome di Weil, tenia del ratto, tifo murino, tularemia. L’urina e gli escrementi possono contaminare superfici, oggetti, cibo, acqua, polveri.

INGORDIGIA

Topi e ratti si nutrono di un po’ di tutto: insetti, corteccia degli alberi, fogliame, fibre vegetali, semi, pannocchie di mais, frutta, briciole, cereali, ortaggi, uova, pesci, molluschi, cibo per animali domestici, mangime per uccelli e pollame. Possono rosicchiare cavi elettrici e polistirolo, mangiare la carta, danneggiare tubi dell’acqua, abiti, arredamenti, vestiti.

Topi e ratti sono attirati anche dagli avanzi, che si trovino nel bidone dei rifiuti o nei contenitori del compost casalingo: “I bidoni della spazzatura e i compost” spiega una ditta di disinfestazione “non devono essere disposti assolutamente nelle immediate vicinanze della casa. Un consiglio è quello di proteggere i cumuli di compost attraverso una rete metallica fine, mentre i bidoni della spazzatura devono rimanere sempre chiusi e vanno lavati di frequente. Fonti di odori particolarmente forti devono essere sigillate, se possibile”.

Per tenere lontani topi e ratti, ricorda, è importante tenere sempre puliti e in buono stato cassetti, dispense, scomparti; proteggere cereali, farina, noci, pasta, frutta secca, spezie, conservandoli in contenitori ben chiusi. Anche il cibo per gli animali va protetto: da quello per cani e gatti ai cereali nella gabbia degli uccelli. Contestualmente vanno tenute pulite le cucce.

OSPITI INDESIDERATI

Se topi e ratti entrano in casa è perché hanno trovato un varco, anche il più insospettabile. Una ditta di disinfestazioni consiglia, ad esempio, di controllare porte, fori, buchi, crepe, vetri rotti, aperture a parete e nel soffitto. Per proteggere le porte una soluzione sono le strisce di setola da applicare tutt’intorno. Buchi e crepe possono, invece, essere coperti con reti metalliche, mentre aperture a parete possono essere sigillate con lamiere metalliche. Un luogo d’ingresso di topi e ratti sono anche gli ascensori, grazie alla loro capacità di arrampicarsi lungo le pareti della cabina, dove scorrono cavi e tubi.

IGIENE

Contro topi e ratti pulizia e igiene sono un importante strumento di prevenzione. Sanificare le zone della casa a rischio è un primo passo. Una società di igiene dell’ambiente consiglia, ad esempio, disinfettanti in compresse di cloro per il trattamento e la sanificazione di pavimenti, pareti, superfici, piani di lavoro, utensili, forbici, spazzolini, lavastoviglie, mentre un detergente liquido igienizzante multiuso profumato aiuterà per una pulizia profonda.

ESCHE E TRAPPOLE

Gli strumenti per liberarsi di topi e ratti sono sempre più variegati. Una ditta di disinfestazioni ricorda le postazioni derattizzanti e quelle multicattura (sono quelle per roditori e insetti), le esche tossiche con principio attivo anticoagulante, gli attrattivi alimentari non tossici, le trappole meccaniche, collanti, elettroniche a sensori e CO2.

Le trappole, ad esempio. Quelle per esterno sono le classiche trappole con esche rodenticide. Queste trappole sono sicure perché vengono raggiunte soltanto da topi e ratti e non da altri animali. Per gli interni le trappole sono, invece, di tipo meccanico, collante, elettronico a sensori e CO2. Le prime, provviste di un un meccanismo a scatto, vengono attivate con il passaggio del roditore attirato dall’esca. Le seconde intrappolano il roditore con della speciale colla, da cui cercherà di liberarsi. Le terze, che si chiudono con l’ingresso dell’animale, sono molto costose e vanno controllate di frequenza per verificare l’eventuale presenza di animali morti.

Topi e ratti morti non vanno mai toccati a mani nude. Indossare in tal caso dei guanti e lavare subito dopo le mani. La carcassa va smaltita, preferibilmente chiusa dentro una busta di plastica sigillata o per lo smaltimento dei rifiuti, scavando una fossa profonda nel terreno al riparo dagli animali selvatici.

MENTA E BURRO DI ARACHIDI

Contro topi e ratti c’è chi preferisci i rimedi casalinghi. Il gatto è una soluzione? Non quello domestico, troppo pigro per andare a caccia, diversamente dal gatto selvatico, che ha, invece, bisogno di cibo, senza, tuttavia, dimenticare che i gatti prediligono più i topi che i ratti. 

C’è chi, ricorda una ditta di disinfestazione, usa cotone imbevuto di trementina da piazzare vicino le tane; chi pianta menta e camomilla per allontanarli; chi costruisce trappole spalmandole con burro di arachidi; chi confida nella lettiera del gatto, con ratti e topi che, riconosciuto l’odore degli escrementi del nemico, non oseranno avvicinarsi.

CASA CHIUSA

Se ci si allontana dalla propria abitazione per diverso tempo e non si vogliono trovare al ritorno brutte sorprese alcuni ricercatori del Cnr consigliano di adagiare libri pesanti sulla tavoletta del WC per impedire ai roditori di entrare in bagno attraverso gli scarichi della fognatura; di controllare la chiusura di porte e finestre, verificando anche l’assenza di intercapedini o buchi vicino gli infissi, un consiglio rivolto, in particolare a chi abita vicino a un parco, in campagna o  comunque in prossimità di alberi questo perché topi e ratti, grandi arrampicatori, possono raggiungere i piani più alti delle case, nonché degli edifici, attraverso i rami.

Prima di lasciare la propria abitazione assicurarsi di disfarsi del sacchetto dell’immondizia e di non lasciare in giro avanzi di cibo, senza dimenticare che la presenza di topi e roditori nelle case o nelle loro prossimità diventa più alta durante la stagione calda allorquando in giro nei centri urbani diminuiscono le quantità di cibo e rifiuti, ciò che li spinge a trovare altre soluzioni.

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