Stress delle feste tra regali e troppo cibo: come combatterlo per non andare in tilt
Molti vivono le feste natalizie come un obbligo, accumulando stress, ansia e nervosismo. Dalla tavola ai gesti quotidiani come non cadere nel tranello
La pausa natalizia è per molti un supplizio, spia dell’approccio tossico con cui si vive questo periodo dell’anno. Ansia, stress, nervosismo sono, infatti, conseguenza di comportamenti all’insegna del devo: devo correre, devo zigzagare, devo fare regali, devo mangiare, devo divertirmi. Devo.
Il risultato? Si va in tilt. Fisicamente e mentalmente. È quello che viene chiamato il lato oscuro delle feste.
DIRE ADDIO ALLE COSTRIZIONI
Assosalute, l’associazione italiana di farmaci di automedicazione di Federchimica, ha, ad esempio, pensato ad alcuni consigli per vivere le feste con equilibrio e serenità. La soluzione è, banalmente, dietro l’angolo. “Se vivete con costrizione i rituali del Natale” spiega “limitateli il più possibile. Se l’organizzazione dei festeggiamenti, l’acquisto dei regali, la gestione familiare delle vacanze, più che farvi spezzare la routine, vi aggiungono stress alle classiche tensioni di fine anno che già vi creano irritazione, tensioni muscolari e bruciori di stomaco, scegliete di vivere solo ciò che per voi ha più senso e significa.
Se poi non si riesce a sfuggire agli obblighi delle feste, provare, almeno, a riservare per sé, così Assosalute, “spazi di relax e decompressione” come “meditare, leggere, fare yoga e, perché no, allenarsi ma anche stare più tempo con gli amici, giocare più a lungo con figli e nipotini e dimenticare l’orologio recuperando, così, il senso della festa e del riposo”.
L’INGANNO DEL DIGIUNO
Capita molto spesso di sentire: sono a digiuno perché a Natale mi tocca mangiare. Il risultato? Pranzi e cene, dopo il digiuno, pantagruelici. Si mangia perché si ha fame e anche perché, oltre alla fame, si deve mangiare, mangiando, così, oltre il dovuto: “Si tende spesso a pensare che digiunare prima di grandi pranzi o cene” spiega Assosalute “sia l’atteggiamento migliore per arrivare leggeri alla prova di forza con forchetta e coltello. Niente di più sbagliato! A causa del digiuno il corpo soffrirà maggiormente la fame e ci spingerà a mangiare ancora di più e ad abbuffarci, rischiando più facilmente di incorrere in una cattiva digestione”.
L’idea del digiuno torna a farsi sentire dopo le feste perché si è mangiato troppo e spesso controvoglia, un approccio al cibo totalmente sbagliato: “Qualche portata in meno” spiega Assosalute fa bene al girovita (e all’umore). Durante le feste mangiamo effettivamente di più rispetto al solito. Sarebbe importante dare più valore al cibo non eccedendo e non sprecandolo. Mangiare il giusto (o anche non mangiare sempre tanto in tutte le occasioni di ritrovo familiare o amicale!) e prediligere il gusto di stare in compagnia, ci farà sentire meglio, mentalmente e fisicamente. Le feste, infatti, possono essere un momento per riscoprire il tempo giusto dei pasti e la condivisione specie se siamo abituati a pause pranzo frettolose e poco equilibrate dal punto di vista nutrizionale”.
MANGIARE SANO ANCHE SOTTO LE FESTE
Il consiglio è anche quello di non esagerare con cibi e condimenti troppo elaborati ricchi di grassi, cercando di fare attenzione anche a spezie, umidi e fritti. Prediligere, piuttosto, vegetali, fibre e legumi: “Il consumo di fibre cotte e crude” spiega, infatti, Assosalute “è fondamentale nella nostra dieta quotidiana e ancora di più durante le feste, quando l’eccesso alimentare è dietro l’angolo. Per evitare di incorrere in dolori addominali, gonfiore o stitichezza, un buon rimedio può essere quello di inserire nei menù delle feste anche le fibre vegetali, così da mantenere in attività la muscolatura del canale intestinale, evitando contrazioni a vuoto che possano causare dolore”.
DOLCI AMARI
Festa fa rima con dolci.Tra quelli tipici natalizi, come panettone e pandoro e altri ancora, cioccolato, torrone e panforte, stomaco e intestino vengono messi a dura prova. Se i diabetici non devono cadere in tentazione, anche chi può mangiarne deve potersi regolare. “Se il pasto è già stato abbondante” spiega Assosalute “limitatevi a un assaggio. La digestione ne trarrà beneficio. I dolci poi possono essere meglio apprezzati e gustati, nelle giuste quantità, a colazione o a merenda. Attenzione anche al cioccolato, meglio sceglierlo di qualità. In eccesso, oltre ad affaticare la digestione e a peggiorarne sintomi, come il reflusso gastroesofageo, può scatenare, in persone predisposte, reazioni allergiche”.
NON ALZARE TROPPO IL GOMITO
Cin, cin! Brindare sì, ma con moderazione, facendo attenzione anche all’assunzione, tra pranzi e cene, di altri alcoolici, senza dimenticare, raccomanda Assosalute, di bere almeno 2 lt di acqua al giorno. Anche il fumo andrebbe limitato.
PASSEGGIARE CONTRO LA PIGRIZIA
Durante le feste la sedentarietà è sempre in agguato, questo non vuol dire improvvisarsi grandi sportivi, in particolare se non si è abituati, salvo rimediare, spiega Assosalute, slogature, cadute e strappi. Aiuteranno, invece, rilassanti passeggiate all’aria aperta, un modo intelligente per smaltire pranzi e cene, mentre è sconsigliato impigrirsi davanti a TV e videogiochi.
AVANZI DELLE FESTE
Per le feste il cibo non va sprecato, andrebbe, infatti, preparato a seconda delle esigenze e senza eccedere nella quantità. Nel caso in cui si vogliano consumare gli avanzi, ad esempio, della vigilia e del giorno di Natale, per allontanare il pericolo di intossicazioni alimentari anche lievi, vanno osservate alcune semplici regole: gli avanzi vanno riposti in frigorifero preferibilmente in contenitori ermetici, spiega Assosalute, che raccomanda: “È sempre buona regola non consumare cibi avanzati e rimasti a temperatura ambiente per 2 o più ore. Per alcuni tipi di cibi, per esempio per quelli a base di uova, anche una sola ora può essere dannosa se sono rimasti un ambiente troppo caldo”.
FARMACI CONTRO I GUASTI DELLE FESTE
Non seguendo le giuste regole il rischio è che i pasti abbondanti e poco salutari delle feste possano portare a cattiva digestione, bruciore di stomaco e irregolarità intestinale. Aiuteranno, allora, spiega Assosalute, i farmaci di automedicazione: “Contro la pesantezza di stomaco e la cattiva digestione: farmaci procinetici così denominati perché aumentano la motilità della muscolatura liscia dell’apparato digerente, accelerando i tempi di transito e normalizzando lo svuotamento gastrico; contro l’acidità e il reflusso gastrico: farmaci antiacidi, antisecretori e inibitori della pompa protonica che, attraverso diversi meccanismi, riducono la salita verso l’esofago dei succhi gastrici prodotti durante la digestione che, in genere, sono abbondanti quando il pasto è stato particolarmente ricco; contro pancia gonfia, aerofagia e meteorismo: adsorbenti intestinali che aiutano ad assorbire il gas in eccesso; contro la stitichezza: farmaci lassativi da usare solo occasionalmente; contro la diarrea: microrganismi antidiarroici in grado di ripristinare in tempi rapidi la normale popolazione batterica intestinale come quelli a base di lievito e di lactobacilli”.
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