Stitichezza, quando l’intestino è pigro: cause, sintomi e rimedi
Liberarsi delle feci non sempre è facile. Tante le cause della stitichezza e anche l’uso eccessivo dei lassativi tipo farmaco può rivelarsi un boomerang
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La difficoltà a espellere le feci, stipsi o stitichezza, è un disturbo molto diffuso e con impatto sulla quotidianità. Chi ne soffre, riesce, infatti, a liberarsi delle feci meno di tre volte alla settimana. C’è poi chi convive con la stitichezza cronica, questo quando la stitichezza si presenta almeno dodici settimane l’anno. Un disturbo particolamente fastidioso caratterizzato, ricorda ISSalute, da difficoltà o dolore al passaggio delle feci; eliminazione di feci dure, secche e nodose; sensazione di incompleta fuoruscita delle feci; eccessivo sforzo nella defecazione; necessità di aiutarsi manualmente per estrarre le feci; bisogno continuo di supposte, clisteri, lassativi; infine, mancanza di stimolo. Per facilitare l’evacuazione ISSalute consiglia, ad esempio, di poggiare i piedi su uno sgabello basso per portare le ginocchia al di sopra dei fianchi.
CAUSE DELLA STITICHEZZA
La stitichezza ha tante cause: una dieta povera di fibre; cambiamenti di abitudini alimentari; carenze di vitamine del gruppo B; eccessivo consumo di caffè, tè, alcool, bevande gassate; disidratazione; tendenza a ignorare lo stimolo; vita sedentaria; presenza di ragadi anali o emorroidi; viaggi; gravidanza; stati febbrili; terapie antibiotiche; interventi chirurgici; uso di antidepressivi, sedativi, narcotici, farmaci contro l’ipertensione; ansia o depressione; morbo di Parkinson, sclerosi multipla, ictus, lesioni del midollo spinale; uso cronico di lassativi tipo farmaco; malattie infiammatorie croniche dell’intestino; particolari condizioni del colon.
Capire le origini di uno stato di stitichezza è fondamentale. Una stitichezza, in particolare se prolungata, ricorda ISSalute, può, infatti, causare dolore, prurito, sanguinamento del retto, perdita di sensibilità nella zona dell’ano, rilascio involontario di feci, ragadi, emorroidi, prolasso rettale, con l’intestino che sporge dall’ano.
STITICHEZZA CRONICA
Alle persone con stitichezza cronica, in cui con la colonscopia, spiega ISSalute, sia stata esclusa la presenza di una “ostruzione meccanica” ad esempio di origine tumorale, il gastroenterologo può richiedere altri esami come lo studio del transito intestinale attraverso l’ingestione di piccole capsule radiopache; la manometria anorettale, con l’inserimento nell’ano di una piccola sonda con palloncino all’estremità; test di espulsione del palloncino, con un palloncino, riempito d’acqua, inserito nel retto; la decografia, radiografia del retto durante la defecazione con l’inserimento di una palla morbida al bario, visibile ai raggi X, da espellere tipo feci; indagine su condizioni come diabete, gravidanza, ipotiroidismo, nonché su malattie autoimmuni come sclerodermia e amiloidosi.
STITICHEZZA E STILE DI VITA
Contro la stitichezza importante è, ad esempio, lo stile di vita. I tradizionali consigli parlano di una riduzione di caffè, tè, alcool, bevande gassate, carne, prodotti caseari; dell’aumento graduale del consumo giornaliero di fibre; di attività fisica; di assecondare sempre gli stimoli naturali dell’intestino. Il consumo di fibre deve essere accompagnato da quello di acqua. Ideali contro la stitichezza è l’acqua solfato-magnesiaca e quella cloruro-sodica. A tavola consigliati i legumi, compresi piselli, soia e lupini, i cereali integrali, asparagi, cavoli, broccoli, cavolfiori, spinaci, zucchine, fagiolini, carciofi, melanzane, fichi, prugne, uva, pesca, kiwi – i kiwi, ad esempio, al mattino a digiuno –, frutti di bosco, mela – in particolare con buccia o cotta –, pere, cachi – i cachi anche in succo, polvere, decotto di foglie –, banane mature, albicocche, castagne, mele cotogne, avocado, yogurth, latte fermentato addizionato di probiotici, miele. Da consumare, invece, con moderazione patate, riso, banane poco mature, carote, limoni. Per il condimento consigliato l’olio extravergine di oliva, preferibilmente a crudo, e il pepe.
RIMEDI NATURALI
Contro la stitichezza, in particolare cronica, è indicata la crusca, che in commercio è possibile trovare in capsule o compresse, nonché in fiocchi. Indicati sono anche il baccello di fagiolo, la farina di guar, semi e polvere di psillio, senna, guaranà, liquirizia, tamarindo, malva, rabarbaro cinese. L’ Antica Farmacia Sant’Anna dei Frati Carmelitani Scalzi di Genova consiglia, ad esempio, la manna, il gel di Aloe vera, le pillole di Aloe ferox, rabarbaro e liquirizia, la rosa canina in decotto, lo sciroppo di rose con infuso di rosa pallida ed estratto di senna e Cascara sagrada, l’infuso di timo serpillo, il decotto di sambuco, l’infuso e il decotto di altea, il decotto di radici fresche di gramigna e legno essiccato di liquirizia, l’infuso di lamponi, l’infuso di malva, l’infuso di agrimonia, il decotto di cardo dei lanaioli, il decotto di tarassaco, il macerato di valeriana.
SPAGHETTI GIAPPONESI E PANE AGLI AGRUMI
Per gli amanti della cucina giapponese un’idea contro la stitichezza sono gli udon, spaghetti nutrienti e poco calorici di cui esiste anche una versione integrale con interessante contenuto di fibre.
I ricercatori del Crea, il centro per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria, hanno, invece, sviluppato un pane di grano duro arricchito con le fibre della farina di arancia rossa e limone. La farina di agrumi è, infatti, molto ricca di fibre, oltre il 70%. Questa farina si ottiene, dopo un lungo processo a base di lavaggi e cicli di essiccazione, dal pastazzo – buccia, polpa, semi – del frutto. A differenza del tradizionale pane prodotto con sfarinato 100% di grano, quello con farina di agrumi, spiega il Crea, conserva le “caratteristiche fisiche e sensoriali del pane tradizionale” ma “con un maggiore valore nutrizionale. L’uso delle fibre di agrumi nella panificazione, infine, può diventare una “alternativa ecologica” grazie al riutilizzo e alla valorizzazione degli scarti e dei sottoprodotti della lavorazione di questi frutti.
Abbiamo parlato di:
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Antica Farmacia Sant’Anna dei Frati Carmelitani Scalzi Website | Twitter | Facebook | Instagram | Pinterest | YouTube
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Crea – Centro per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria Website | Twitter | Facebook | YouTube