Sos pelle e capelli. Ecco le cure dolci per la loro bellezza

di LaPresse

(LaPresse) - Pelle e capelli dicono molto sulla personalità di ognuno di noi. Il loro benessere dipende da molti fattori, cosi come accade per tutto il nostro organismo. La stagionalità, lo stato di salute generale e alcune cattive abitudini del proprio stile di vita contribuiscono, nel bene e nel male, alla loro bellezza. I capelli possono apparire spenti, sfibrati, indeboliti e addirittura cadere, in alcuni soggetti può anche comparire la forfora. Allo stesso tempo, la cute nel cambio di stagione tenderà ad apparire impura.

Cosa fare allora in questi casi? Accanto a utili accorgimenti da seguire nelle proprie abitudini quotidiane, si può ricorrere a cure dolci offerte dalla fitoterapia e dall'omeopatia insieme ad alcuni integratori alimentari.



CAPELLI CHE CADONO. Si perdono tra i 25 e i 60 capelli al giorno, ma nel cambio di stagione ne cadono almeno un centinaio. Per rallentare la caduta e rinforzare la chioma si possono mettere in atto alcune strategie dolci. La fitoterapia corre in aiuto con integratori a base di olio di borraggine, ricco di acidi grassi polinsaturi, olio di crusca, noto per le sue proprietà nutritive, amminoacidi e vitamina B, sostanze di solito carenti se la dieta non è molto varia ed equilibrata.

L'alimentazione ha un ruolo di primo piano per la bellezza dei capelli. Spazio allora a frutta e verdura e a cereali 'amici dei capelli': farro, quinoa, amaranto e crusca.
La dottoressa Adele Casella, farmacista esperta in omeopatia, fitoterapia e nutrizione di Segrate, in provincia di Milano, consiglia di seguire questi piccoli accorgimenti. “Usando shampoo delicati e naturali – spiega - la caduta stagionale dei capelli, che è del tutto normale in primavera e in autunno, sarà vissuta in maniera meno problematica'.

Per la caduta non stagionale dei capelli, la dottoressa precisa che si tratta di un
fenomeno che si verifica 'soprattutto nelle donne e può dipendere da uno stato di demineralizzazione, di astenia o ancora da un'intossicazione per esempio da farmaci, se il soggetto ha seguito delle cure per lunghi periodi'. Per aiutare a remineralizzare l'organismo si possono usare 'integratori di ferro e di vitamina C. Anche la tintura madre di equiseto risulta molto utile, assumendone 40 gocce per tre volte al giorno', suggerisce la dottoressa Casella. A questi 'si può associare il medicinale omeopatico Silicea 9 Ch, 5 granuli da assumere mattino e sera, da sciogliere in bocca sotto la lingua', spiega l'esperta.


PELLE GRASSA E ACNEICA. Tipica del cambio di stagione è pure la tendenza ad avere la pelle più grassa e acneica. Anche in questo caso 'il problema può dipendere da un 'sovraccarico' del pancreas e dell'intestino e sarà importante depurarsi con l'aiuto dei seguenti macerati glicerici: quello di Juglans regia alla diluizione 1DH (50 gocce al mattino), Ribes nigrum 1 DH (50 gocce nel pomeriggio, preferibilmente alle ore 15) e Ulmus campestris (Olmo campestre) (50 gocce da assumere la sera) - spiega l'esperta Adele Casella -. In tutti i casi, le gocce vanno assunte diluendole in un po’ d’acqua, seguendo il trattamento per 20 giorni consecutivi, con pausa di una settimana, per un periodo totale di tre mesi'.

Molto utile per chi ha la pelle grassa e tendente all'acne è la tintura madre di calendula che 'può essere adoperata per un uso topico, diluendo qualche goccia in un po' d'acqua e applicandola con i dischetti di cotone'.



DERMATITI PER SHAMPOO O TINTURE SBAGLIATE. Per la salute dei capelli e del cuoio capelluto è molto importante ricordarsi di scegliere sempre prodotti di qualità sia per l’igiene sia per un uso più 'cosmetico', come nel caso delle tinte. 'Succede abbastanza spesso che alcuni pazienti chiedano consiglio per risolvere delle dermatiti legate alla particolare reattività della cute a certi trattamenti o dovute all’uso di prodotti sbagliati', precisa la dottoressa.

'In questi casi si può iniziare ad agire a livello locale, per esempio con Ciderma', prosegue. Si tratta di un unguento da applicare una volta detersa la pelle, '2 o 3 volte al giorno sulla fronte – precisa l'esperta - dietro le orecchie o sulla nuca, le zone che si possono tipicamente irritare dopo una tinta sbagliata'.


FORFORA: DA COSA DIPENDE REALMENTE E COME CURARLA. È forse uno fra i più sgradevoli problemi del cuoio capelluto e dei capelli, che fra l’altro interessa sia uomini che donne. 'In base alla mia esperienza, non basta limitarsi all’uso di uno shampoo antiforfora, proprio perché la forfora dipende in realtà da uno squilibrio dell’organismo, soprattutto a livello intestinale e di conseguenza è importante andare ad agire proprio in questo ambito. Può venire in aiuto il macerato glicerico di juglans regia (noce bianco ndr.), come drenante del sistema linfatico, della cute e del pancreas. Ne consiglio 50 gocce al mattino e 50 la sera, sempre da diluire in un bicchiere d’acqua', spiega la farmacista e omeopata. 'Il medicinale omeopatico che più di frequente mi capita di consigliare in farmacia al paziente con forfora, soprattutto quella fine che si vede sui vestiti, è Arsenicum album alla diluzione 9 CH, secondo la seguente posologia: 5 granuli da assumere 3 volte al giorno'.

In linea generale, anche per chi ha la forfora, sarà importante fare molta attenzione all’alimentazione, evitando cibi difficili da digerire, come per esempio fritti, insaccati e alimenti molto conditi, che possono aumentare lo squilibrio intestinale e di conseguenza rischiare in qualche modo di andare a peggiorare il disturbo. Inoltre è meglio usare uno shampoo specifico e delicato: a base di olio di jojoba (contribuisce a rigenerare e ricostruire il film idrolipidico) di fiordaliso (aiuta a idratare il capello) e con fermenti lattici (che possono svolgere un’utile funzione coadiuvante).