La sessuologa racconta l’esperienza di Giulia a 16 anni combattuta tra obbedire alle regole o trasgredirle
Le adolescenti chiedono alle madri, alle sorelle, alle operatrici dei Consultori giovani, a noi che ci occupiamo di educazione affettiva e sessuale di dare risposte che abbiano un senso per la loro fascia di età, per il desiderio di socialità e di amore, per sapere c cosa fare con la sessualità.
Giulia sta frequentando la terza del Liceo scientifico, è legata alla madre e al padre, ha una sorellina più piccola di 3 anni. A scuola va bene anche se ha sofferto questa dimensione di solitudine che la DAD le ha regalato e anche l’accanimento della scuola di avere richiesto continue verifiche. Dice giustamente che la Televisione, le Chat, Istagram, Whatsapp potevano diventare modi condivisi di creare socialità e condividere le emozioni. Oggi mi scrive per chiedermi come pensare al futuro e come collocare il suo desiderio, bisogno, di fare esperienza, di sedurre, corteggiare, ricevere attenzioni misurarsi con l’amore da vicino anche fisicamente. Dice che dopo il Covid, la guerra che fa male alle famiglie e agli adolescenti, che le fa temere per il suo futuro, si sente di fronte solo a due scelte: correre o fermarsi, obbedire alle regole o trasgredirle. Sta sognando cose paurose e ha voglia di raccontarsi e di avere aiuto. Mi dice che sta parlando con tante persone anche vecchi amici e possibili amori, ma nello stesso tempo è oppressa da problemi filosofici a cui nessuno risponde.
Mi chiede quale sia un ruolo, come può esprimere i suoi sogni, desideri e speranze. Abbiamo pensato che poteva essere importante costruire un piccolo “gruppo di parole” e darsi come obiettivo “cosa voglio fare da grande”, come non farsi sfuggire la proposta di esserci e avere importanza. Racconto che sono formata in psicoanalisi e che un famoso psicoanalista, James Hillman, sostiene che ognuno di noi è unico e irripetibile e che questo ci deve dare la forza di disegnare il mondo nella nostra fantasia anche se la realtà spesso ci delude e ci stanca. Ma nel momento in cui riconosciamo il valore della nostra impronta e possiamo pensare che cuore e emozioni testa e ragione messe insieme possono creare fantasie e progetti.
Così parliamo dell’amicizia e dell’amore, parliamo del corpo e delle paure, parliamo dell’essere riconosciute e accettate. I problemi sono divisi in grandi contenitori: i fatti, i sentimenti, le azioni, i pensieri, le conoscenze e le competenze. Nelle competenze mettiamo il rispetto e la sicurezza, sapersi organizzare nelle relazioni e nell’amore, non banalizzare il sesso e il sesso sicuro, avere o guadagnare una intelligenza emotiva e una rete dove riconoscere femmine e maschi. Giulia sorride perché costruire il futuro è un compito di tutti e lei sente che il suo pensiero si può liberare e confrontarsi con gli altri e trovare opportunità, avere risorse per le delusioni. Il gruppo di parole può con diverse ideazioni aprire alla speranza. Ci diamo dei nuovi appuntamenti e pensiamo alla presenza degli adulti che hanno voglia di parlare insieme.