Sanità: diabete, sì Senato a mozione bipartisan su farmaci a scuola
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Roma, 26 ott. (AdnKronos Salute) - Via libera del Senato alla mozione bipartisan, a prima firma di Luigi D'Ambrosio Lettieri (Cor), sulla gestione del diabete e la somministrazione dei farmaci a scuola. Il documento, che ha trovato in aula la quasi unanimità di consensi, impegna in particolare il Governo a 'valutare, promuovere e sostenere ogni iniziativa utile a una appropriata gestione del diabete a scuola, garantendo la continuità terapeutica in orario scolastico e la somministrazione dei farmaci; procedere quanto prima all'assunzione dell'atto definitivo delle Linee guida per la somministrazione dei farmaci a scuola, stilate dal Comitato paritetico nazionale per le malattie croniche e la somministrazione dei farmaci, in modo che possano essere recepite e attuate in via definitiva da tutte le regioni'. E ancora, si impegna il Governo a 'consentire, come previsto dall'articolo 4 del decreto direttoriale n. 14 dell'11 settembre 2012, che il Comitato paritetico nazionale vigili sull'attuazione del documento di indirizzo da parte delle Regioni e sul successivo monitoraggio finalizzato alla valutazione dei risultati ottenuti e delle eventuali criticità emerse'. La questione non è di poco conto. Nell'anno scolastico 2013/14 sono state 2.911 le scuole primarie e secondarie di primo grado (15% del totale) che hanno ricevuto almeno una richiesta di somministrazione di farmaci per continuità terapeutica, per un ammontare complessivo di ben 5.816 richieste, +10% rispetto all'anno scolastico precedente. Nelle scuole primarie, la richiesta di somministrazione di farmaci è risultata pari al 71% delle richieste complessivamente pervenute: in particolare sono stati registrati valori superiori al 20% in Emilia Romagna e Lombardia, e valori inferiori al 4% in alcune regioni meridionali. 'C'è un serio problema di formazione e informazione per incidere sulla prevenzione', afferma d'Ambrosio Lettieri . Nella mozione si richiamano, sostanzialmente, tutti gli attori alla necessità di definire un piano condiviso di accoglienza che, attraverso la diffusione delle conoscenze sulla patologia, possa creare 'le premesse per avvicinare il più possibile a una condizione di normalità la permanenza dei piccoli diabetici a scuola, in tutta sicurezza. Di particolare rilievo il ruolo attribuito al personale scolastico, che diventa parte del percorso assistenziale del bambino'.