Quando il tuo partner è anaffettivo
Vivere le emozioni per tanti di noi può sembrare scontato, ma non sempre è così, esistono anche quelle persone che per svariati motivi non riescono nemmeno a sentirle. Solitamente chi è anaffettivo ha subito una forte carenza di cure emotive da parte delle proprie figure di riferimento. Come se questa caratteristica venisse trasmessa di generazione in generazione. Un vero e proprio ciclo intergenerazionale parecchio difficile da spezzare, ma non impossibile. E’ necessario infatti, un importante lavoro su di sé, pesante e doloroso, soprattutto all’inizio, ma ne vale sicuramente la pena.
Le persone che si illudono di poter instaurare una relazione con l’anaffettivo spesso fanno della sua conquista una missione di vita e si attribuiscono le colpe ogni qualvolta ne vedono fallire i tentativi, non rendendosi conto che la loro è una sfida praticamente impossibile da vincere e con dei costi emotivi e psicologici davvero troppo alti.
L’anaffettivo è colui o colei che in pochi secondi ti porta “dalle stelle alle stalle” e viceversa. Ma in realtà non si accorge di nulla, tanto fanno le aspettative del partner, nel suo vissuto, nella sua resistenza al dolore e alla frustrazione. Paradossalmente l’anaffettivo è coerente con se stesso nel suo modo di non riuscire ad instaurare relazioni emotive profonde.
Quindi, tornando al detto “dalle stelle alle stalle”, le prime possono essere una piccola concessione a cenare insieme, che dal partner è vissuta come una grossa conquista, non rendendosi conto che alla cena l’altro ha solo mangiato senza nemmeno fare un apprezzamento su ciò che è stato amorevolmente cucinato ed ha passato il tempo con gli occhi incollati alla tv.
Alle stalle invece ci si arriva quando da un lato ci può essere l’ennesimo distacco (in coerenza con la personalità dell’anaffettivo) e dall’altro la frustrazione del partner che esplode e vive la stanchezza e il dramma inconsolabile della relazione.
Un anaffettivo, raramente è cosciente della sua situazione e quando il suo partner glielo rinfaccia in preda ad una crisi emotiva rischia di cadere dalle nuvole. E’ ancora più raro che arrivi nello studio di un terapeuta chiedendo esplicitamente di essere aiutato a vivere le proprie emozioni.
Solitamente, se varca lo studio di tale professionista lo fa per motivi ben diversi. A volte trascinato direttamente dal partner che non sa più che fare per cambiare la situazione.
Il nodo da risolvere non sta tanto nella relazione, ma nel risolvere l’emotività della persona e l’insistenza del partner nel volerla cambiare a tutti i costi. Perché si sa, le relazioni sono sempre il frutto di un incastro a due, sane o patologiche che siano.