Quale maschera hai scelto per Carnevale?
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Spesso si dice che gli adulti dovrebbero vivere la vita con più spensieratezza, nonostante i tanti problemi, e tornare ad essere un po' bambini sia per se stessi sia per i loro figli. Quale periodo migliore del Carnevale può essere l'occasione giusta per mettere in pratica questo consiglio? Il termine Carnevale deriva dal latino carnem levare, che significa letteralmente 'eliminare la carne', poiché anticamente indicava il banchetto che si teneva l'ultimo giorno di Carnevale (martedì grasso), subito prima del periodo di astinenza e digiuno della Quaresima, cioè dal giorno successivo alla fine del Carnevale sino al giovedì santo prima della Pasqua.
Il Carnevale si festeggia in tutto il mondo con manifestazioni più o meno importanti. In alcuni Paesi è una vera e propria tradizione come a Rio de Janeiro dove le persone preparano nei vari quartieri le coreografie che accompagnano la sfilata dei carri. In questo periodo Rio diventa una immensa pista di samba con persone vestite con costumi sfavillanti e coloratissimi. Anche a Venezia il Carnevale è un periodo di grande suggestione, quando nelle piazze e tra le calli si possono ammirare personaggi con costumi settecenteschi bellissimi che pare di tornare indietro nel tempo. Un'altra città dove c'è una grande tradizione del Carnevale è Viareggio dove si assiste alla spettacolare sfilata dei carri allegorici con personaggi di cartapesta alti fino a 20 metri che spesso rappresentano caricature di personaggi politici. Anche a Ivrea, Cento e Foiano vengono organizzate bellissime manifestazioni carnevalesche.
A livello psicologico cosa c'è dietro questa festa? Indubbiamente indossare una maschera prevede il concetto di cambiare la propria identità per sostituirla con un'altra. È interessante la scelta del personaggio di cui si sceglie di assumere le sembianze perché può celare desideri nascosti, può dare la possibilità di infrangere le regole e di uscire dal proprio ruolo di tutti i giorni per spezzare la routine. Con indosso una maschera ci si può sentire più liberi di esprimere un lato di se stessi tenuto nascosto anche per paura di essere giudicati dagli altri. Invece la maschera funziona come una sorta di protezione e di giustificazione per mettere in atto comportamenti che altrimenti non verrebbero mai effettuati. Ad esempio, la persona che ha sempre un atteggiamento professionale e serio, potrebbe avere la possibilità di lasciarsi andare, ballare, ridere, scherzare, andare un po' fuori dalle righe, senza per questo sentirsi in imbarazzo. La persona timida proverà ad interpretare un ruolo particolarmente ardito e sexy, così come i più seri potranno scegliere di essere un supereroe, ecc. In questo senso la scelta della maschera non è casuale, ma ha sempre delle caratteristiche che più o meno consapevolmente appartengono a chi la sceglie ma che raramente manifesta nel quotidiano. Mascherarsi è un modo diverso di cogliere alcuni aspetti nascosti della propria personalità e per riflettere sulla propria identità.
Ci sono anche molte persone che non amano il Carnevale e tanto meno vestirsi in maschera. Le motivazioni sono le più disparate, ma in linea di massima esse temono il giudizio degli altri, non riescono a lasciarsi andare, hanno il timore di apparire ridicole o inappropriate oppure di non essere accettate una volta mostrato un altro aspetto di se stesse più inusuale. Le maschere da indossare possono essere le più disparate, ma ognuna ha caratteristiche ben precise e diverse dalle altre, fornendo una connotazione unica alla persona che ne veste i panni.
Proviamo ad individuare il significato di alcune maschere per gli uomini e per le donne. Colei che sceglie di travestirsi da 'bambina' spesso ha il desiderio di tornare alla sua infanzia e comunque di fuggire da una realtà forse un po' pesante da sostenere; la donna romantica, che sogna ad occhi aperti, che crede al principe azzurro, ma che purtroppo troppo spesso deve fare i conti con la realtà potrà scegliere di essere una 'fata' o una 'principessa'; coloro che desiderano spezzare l'immagine di brava ragazza a favore di una figura che non abbia tabù potranno scegliere la maschera da 'diavolessa'; le donne che si vestono da 'gatta', 'pantera', 'leonessa' vogliono essere sensuali ma con un pizzico di indipendenza, ribellione e libertà; chi è affascinata da usanze di popoli lontani e vuole mostrare una sensualità più etnica può interpretare la 'danzatrice del ventre'; sceglierà di vestire i panni di 'Cleopatra' o di una 'regina' la donna che ha un modo più superbo e altero di mostrare la propria femminilità. Vestirsi da 'pagliaccio' indica sia negli uomini che nelle donne una personalità simpatica, estroversa, che ama mettersi in gioco e che sa dare il giusto peso ai problemi.
L'uomo che sceglie di travestirsi da 'soldato' o 'combattente' forte e senza paura mette in evidenza caratteristiche sopite come desiderio di avventura e di rivalsa; colui che opta per un 'supereroe' può suscitare simpatia perché emerge comunque un lato infantile e fantasioso per l'uso dei superpoteri; l'uomo che decide di vestirsi da 'donna' non teme il giudizio degli altri e sa mettersi in gioco; chi si traveste da 're' ha bisogno di poter dire ciò che vuole in totale libertà; chi sceglie beniamini del popolo come 'Zorro' o 'Robin Hood' vuole sentirsi apprezzato per la sua bontà, onestà e senso della giustizia.
Il Carnevale solitamente è una festa molto amata dai giovani e dai bambini. Se dovesse capitare che un adolescente o un bambino non abbiano voglia di mascherarsi è bene non insistere. D'altra parte è divertente far scegliere il personaggio da interpretare oppure proporre una maschera fai da te che possa stimolare la creatività dei più piccoli. I bambini privilegiano i protagonisti delle fiabe, dei cartoni o dei film che amano di più oppure all'opposto possono scegliere di vestire i panni di un personaggio che di solito li spaventa o di un animale feroce che li affascina. Indipendentemente da quale maschera si decida di indossare l'aspetto più interessante del Carnevale è avere la possibilità di mettere da parte i panni che si indossano tutti i giorni per vivere per qualche ora con regole e sembianze diverse, ma anche con una nuova energia che con i vestiti abituali non sarebbe possibile provare.