Covid 19 e influenza, allarme Twindemic: che cosa è, come prevenirlo e curarlo
Twindemic: è lo scenario che si prospetta quest’anno a causa di una forte convivenza fra Covid-19 e influenza, per tacer dei virus parainfluenzali
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Che influenza ci aspetta? Lo scenario anche quest’anno sarà di convivenza con Sars-CoV2, il virus della pandemia da Covid-19, con qualche differenza. Gli epidemiologi prevedono, infatti, che, a differenza della passata stagione, complici la campagna vaccinale contro il Covid-19 che ha portato all’allentamento delle restrizioni, il ritorno della vita sempre più al chiuso, la ripresa dei viaggi, l’apertura delle frontiere, i virus dell’influenza torneranno a circolare più liberamente, uno scenario non lontano, quindi, dal far prevedere un aumento di casi, senza dimenticare le eventuali complicanze per le categorie a rischio come anziani, bambini, donne in gravidanza, malati cronici, cardiopatici, diabetici, chi soffre di problemi polmonari e delle vie aeree, immunodepressi.
TWINDEMIC
C’è chi per quest’anno parla di uno scenario da twindemic - neologismo coniato da Jan Hoffman in un articolo del New York Times - prospettando una stagione influenzale severa accompagnata da un aumento dei casi di Covid-19 a causa, in particolare, della variante Delta, altamente trasmissibile: “Avere entrambi i virus in co-circolazione” osserva il dottor Richard Pebody, esperto di patogeni ad alta minaccia della Organizzazione Mondiale della Sanità “potrebbe avere gravi conseguenze per le persone vulnerabili ed esercitare una maggiore pressione sui sistemi sanitari”. Epidemiologi e virologi sperano, pertanto, che misure di prevenzione, distanziamento fisico, igiene, già adottati contro il virus Sars-CoV-2, possano aiutare a frenare anche la diffusione dei virus dell’influenza stagionale oltre che di quelli parainfluenzali.
In questo contesto di convivenza fra Covid-19 e influenza stagionale la circolazione della variante Delta complica le cose anche a causa della sua sintomatologia: “La variante Delta” spiega, ad esempio, il professor Fabrizio Pregliasco, virologo “non presenta più quei sintomi peculiari del Covid, tipo la perdita di gusto e olfatto, ma ha modificato leggermente la propria sintomatologia assomigliando molto all’influenza classica”. La sintomatologia d’esordio dovuta a questa variante, spiega il dottor Claudio Cricelli, presidente della Società Italiana di Medicina Generale e delle Cure Primarie, risulta, infatti, “meno legata alla dispnea delle basse vie respiratorie”, interessando “maggiormente le alte vie aeree” tanto da rendere, in alcuni casi, “sovrapponibili” le due “malattie respiratorie virali”. In caso di sintomaologia riconducibile sia al Covid-19 che all’influenza stagionale il dottor Cricelli consiglia i tamponi Combo, test di rivelazione qualitativa e differenziale per la ricerca, in questo caso, dell’antigene Sars-CoV-2 e di quelli dell’influenza classica. I risultati negativi, spiega una casa produttrice di questi tamponi, sono, tuttavia, “presunti” e non precludono l’infezione, come nel caso di una sospetta infezione da Sars-CoV-2, che potrà essere, quindi, confermata o meno da un test molecolare (PCR).
Quali saranno i sintomi dell’influenza di quest’anno? Saranno i più “tradizionali”, spiega il professor Prigliasco, come brividi, spossatezza, dolori, articolari, innalzamento “brusco” della temperatura corporea, minimo a 38° C, sintomi respiratori come naso chiuso o che cola, starnuti, mal di gola.
VACCINI
La classica influenza, chiamata anche influenza stagionale, è causata dai virus del genere Orthomixovirus A e B, che infettano le vie aeree come naso, gola, polmoni, virus che, mutando con facilità, portano all’aggiornamento dei vaccini. Il 1° settembre sulla Gazzetta Ufficiale è stata, ad esempio, pubblicata la Determina 654/2021 dell’ Aifa che autorizza l’aggiornamento della composizione dei vaccini influenzali, a loro volta autorizzati secondo procedura registrativa nazionale. Oltre a questi vaccini ci sono anche i vaccini approvati secondo la procedura registrativa centralizzata coordinata dall’ Ema. La composizione di tutti i vaccini influenzali segue, comunque, le raccomandazioni della Organizzazione Mondiale della Sanità e del comitato dell’Ema per i medicinali per uso umano.
Una novità riguarda l’Italia, dove da quest’anno il vaccino influenzale si potrà fare anche in farmacia grazie a un protocollo d’intesa sottoscritto da governo, Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, Federfarma, Assofarm. La vaccinazione in farmacia sarà, tuttavia, consentita solo ai maggiorenni, purché idonei alla vaccinazione – previsti, infatti, anamnesi e la firma di un consenso informato. Inoltre, chi si reca in farmacia per il vaccino antinfluenzale, spiega il protocollo, “non deve avere avuto negli ultimi 14 giorni contatti stretti con persone affette da Covid-19; non deve avere febbre superiore a 37,5°C; non deve avere sintomatologia compatibile con Covid-19; non deve essere positivo a test per Sars-CoV-2”. I pazienti sono, inoltre, tenuti a indossare la mascherina, igienizzare le mani, sottoporsi al controllo della temperatura corporea, accettando il fatto che, in caso di temperatura superiore a 37,5° C, non potranno essere vaccinati.
Allo stesso modo dovranno astenersi dalla vaccinazione i farmacisti positivi al test Sars-CoV-2, con sintomatologia compatibile con Covid-19 o in quarantena. Possono vaccinare per l’influenza solo i farmacisti che abbiano frequentato i corsi dello Istituto Superiore di Sanità sulla somministrazione in sicurezza, anche in farmacia, dei vaccini contro l’antigene Sars-CoV-2 e l’influenza classica. I farmacisti vaccinatori dovranno, infatti, osservare il rispetto dei requisiti logistici, sicurezza, riservatezza, igienico-sanitari previsti dal protocollo.
Vaccinarsi contro l’influenza stagionale non protegge dal Covid-19 e viceversa, trattandosi di virus diversi che richiedono, pertanto, vaccini diversi. Il professor Prigliasco consiglia anche il vaccino contro gli pneumococchi che protegge da polmoniti e bronchite e che può essere somministrato insieme a quello antinfluenzale.
VIRUS PARAINFLUENZALI
Ci sono, quindi, virus che causano sintomi in molti casi scambiati per quelli dell’influenza. Parliamo dei virus parainfluenzali umani - indicati dall’acronimo HPIV che sta per Human ParaInfluenza Viruses - virus appartenenti ai paramixovirus, che sono virus a RNA patogeni per l’uomo. A seconda del patogeno e delle zone vengono colpite, si sviluppano sintomi diversi: febbre, raffreddore, tosse, gola irritata, raucedine se l’infezione, spiega ISSalute, colpisce le mucose del naso o della gola; febbre alta, polmoniti, bronchiti, bronchioliti se il patogeno infetta trachea, bronchi, polmoni. Tra gli altri disturbi tipici delle sindromi parainfluenzali ci sono anche dolore alle orecchie, herpes labiale, congestione nasale, rinorrea o naso che cola, tosse, mal di testa, dolori muscolari, occhi arrossati, irritabilità, scarso appetito, dispnea, difficoltà, cioè, a respirare. “Tutte queste malattie, di origine virale ma a volte associate anche infezioni batteriche e fungine” ricorda EpiCentro “non sono coperte dal vaccino influenzale preparato di anno in anno specificamente per l’influenza causata da Orthomixovirus del tipo A e B”.
PREVENZIONE
Contro tutti i citati virus - che si trasmettono per via aerea con le gocce di saliva, cariche di particelle virali, di chi tossisce o starnutisce, nonchè attraverso il contatto con mani contaminate dalle secrezioni respiratorie, ad esempio depositatesi su oggetti o superfici – è fondamentale la prevenzione per allontanare il rischio contagio. Come? Lavando, ed esempio, le mani con acqua e sapone dopo aver tossito o starnutito o, ancora, utilizzando disinfettanti a base alcolica; coprendo, quando si starnutisce o tossisce, naso e bocca con fazzolettini usa e getta; evitando il contatto con persone malate e i luoghi troppo affollati; evitando, ancora, di toccarsi occhi, naso, bocca dopo aver toccato superfici od oggetti che potrebbero essere stati contaminati dalle particelle virali; indossando, quando possibile, mascherine protettive.
CURE
Come si cura la classica influenza? Non con gli antibiotici, che si utilizzano solo per le infezioni batteriche. In caso di influenza gli antibiotici vanno assunti, previa prescrizione medica, se si sospetta, davanti a febbre, tosse, mal di gola persistenti, che sia in corso anche un’infezione batterica. Ci sono, quindi, i farmaci antivirali, utili a inibire la replicazione virale, che vanno assunti entro 48 ore dall’esordio dei sintomi influenzali. Gli antivirali, spiega una casa farmaceutica, possono aiutare anche a ridurre l’intensità dei sintomi e il rischio complicanze, nonché ad accelerare la guarigione. Contro le infezioni dovute ai virus parainfluenzali la terapia, spiega Assosalute, prevede riposo, sciroppi contro la tosse, antipiretici per abbassare la febbre, antidolorifici contro mal di testa, dolori muscolari e articolari. Utili anche gli antinfiammatori, ma non gli antibiotici, che vanno assunti solo in caso di prescrizione del medico o del pediatria qualora si sospetti la presenza di un altro agente infettivo che non sia un virus.
Per liberare le vie aeree aiuteranno i suffumigi o vapori caldi con bicarbonato, preparati ad hoc, oli decongestionanti; unguenti balsamici da spalmare sul torace; bagni tiepidi. Da non fare, invece, ad esempio contro la febbre, spugnature con aceto o impacchi sulla testa con la borsa del ghiaccio.
ALIMENTAZIONE
I sintomi dell’influenza e dei malanni di stagione si possono contrastare anche a tavola, consumando, in particolare, frutta e verdura fresca, ricche di vitamine, sali minerali come magnesio, zinco, manganese, rame, selenio, antiossidanti. Importante anche assumere liquidi per reintegrare quelli persi con la sudorazione o per un effetto ricostituente, balsamico, rilassante. Aiuteranno, ad esempio, spremute di agrumi, brodo di pollo o di gallina, tisane, centrifughe di frutta o verdura, latte caldo con miele, latticini, ma anche legumi, anche con riso o pasta, cereali, meglio se integrali, carni bianche, pesce azzurro, uova, olio extra-vergine di oliva. Per non sprecare i nutrienti consigliati consumo a crudo e cotture brevi. Importante anche la leggerezza, cucinando, quindi, con pochi grassi, saltando le pietanze in padella con poco olio e privilegiando la cottura alla griglia, al forno, al vapore.
Alcune idee di ricette, secondo i consigli di una casa farmaceutica: minestrone di verdure, zuppa di legumi e cereali, zuppa di cipolle, riso e lenticchie, crema di zucca, patate al cartoccio, pesce al vapore con verdure, tartare di pesce, pollo al curry, pinzimonio di verdure, zucca al forno, cipolle al forno, finocchi gratinati, carpaccio di finocchi con agrumi, aceto balsamico, riso e latte, pere e mele cotte, centrifuga di pera, lime, uva rossa, centrifuga di mela e frutti rossi, centrifuga kiwi, limoni, banana, yogurth con frutti di bosco, uva rossa e uva spina.
RIMEDI NATURALI
Dal mondo naturale un aiuto arriva dalla propoli e dalla pappa reale, nonché da frutti e piante medicali dalle proprietà antisettiche, immunostimolanti, espettoranti come acerola, aloe vera, altea, echinacea, eleuterococco, eucalipto, ginseng, malva, piantaggine, pino mugo, pino silvestre, rosa canino, sambuco, timo. Contro i sintomi dell’influenza e i mali di stagione il libro delle piante medicinali di Bonomelli consiglia,ad esempio, alcuni rimedi casalinghi a base di anice verde, arancia, betulla, biancospino, cannella, carvi, coriandolo, echinacea, eucalipto, finocchio, genziana, guaranà, karkadè, limone, liquirizia, malva, mandarino, mela, meliloto, menta, miele, mirtillo, pesca, pompelmo, rosa canina, sambuco, susina, tamarindo, tè, timo, verbena, zenzero.
ABBIAMO PARLATO DI
Fearing a Twindemic Articolo
Organizzazione Mondiale della Sanità Website | Twitter | Facebook | Instagram | Pinterest | YouTube | LinkedIn
Società Italiana di Medicina Generale e delle Cure Primarie Website | Facebook | YouTube
Determina 654/2021 Testo
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Vaccini influenzali approvati secondo la procedura registrativa centralizzata Elenco
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Protocollo vaccinazione antinfluenzale in farmacia Testo
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