Prepararsi per l’estate con la dieta CICO, la prova costume non sarà un problema

L’acronimo, che sta per “Calories In, Calories Out”, non significa altro che “assumi meno calorie di quelle di cui hai bisogno”, sostanzialmente “mangia meno e dimagrirai”

di Roberto Zonca

Si chiama CICO la (relativamente) nuova dieta che promette agli italiani e alle italiane una silhouette perfetta per l’ormai vicina estate. Come tutte le diete, inevitabilmente, anche questa prevede dei sacrifici: e ciò lo si evince chiarendo il significato dello stesso acronimo. CICO, infatti, sta per “Calories In, Calories Out”, ovvero “assumi meno calorie di quelle di cui si ha bisogno” o, per essere ancora più precisi “Mangia meno calorie di quelle che bruci”. Stando a quanto specificato sulle pagine del sito scientifico DrAxe la dieta non prevede l’eliminazione di alcun tipo di alimento. I cibi sono tutti fondamentali e in questo specifico caso non sarebbe necessario bilanciare l’assunzione di proteine, grassi o carboidrati. La cosa importante, invece, sono esclusivamente le calorie presenti nel piatto. Procediamo dunque a spiegare come funziona CICO, invitando comunque i lettori a non iniziare una dieta senza esser supportati da specialisti del settore.

CICO si basa esclusivamente sulle calorie ingerite e quelle effettivamente bruciate nel corso della giornata. Il concetto su cui si fonda la dieta è banale: per dimagrire si devono mangiare meno calorie di quelle che si bruciano, indipendentemente dalla tipologia delle stesse e dalla loro provenienza. Di fatto, una dieta di questo tipo, risulta avere un appeal decisamente superiore ad altre, perché non richiede la memorizzazione di regole complesse. Ma sono tantissimi quelli che ne contestano la validità e, ancor più, la sicurezza. CICO rimane oggetto di accese controversie. Mentre migliaia di persone riferiscono di aver ritrovato la forma da tempo persa, con sforzi in diversi casi minimi, altri sottolineano che promuove modelli alimentari malsani e insostenibili potrebbero esporre chi decide di fidarsi a tali regimi a rischi ed effetti collaterali decisamente negativi.

Si tratta di una dieta sicura?

La dieta CICO ha di certo aiutato molte persone a perdere il peso in eccesso. Riducendo l’apporto calorico, e aumentando l’attività fisica, è possibile bruciare le calorie che altrimenti si depositerebbero sotto forma di grasso. Ma i fattori da prendere in esame sono, nella realtà dei fatti, tantissimi: è per questo che l’invito è sempre quello di rivolgersi ad un professionista del settore, come un nutrizionista.

Benefici dichiarati

La dieta CICO viene definita efficace, perché il suo scopo principale è quello di promuovere la perdita di peso. E per ridurre il peso, banalmente, si devono assumere meno calorie. Il principio, di fatto, è quello delle diete ipocaloriche, che mirano a ridurre il grasso che si deposita prevalentemente su pancia e fianchi, in media l’8 per cento, in tempi comunque lunghi, compresi tra i 3 e i 12 mesi. Considerando che 1 chilogrammo di grasso è pari a circa 3.500 calorie, evidenziano gli esperti, sarà sufficiente ridurre l’apporto calorico di 500 calorie al giorno per perdere (in teoria) un chilo a settimana.

Perdere peso importante per vivere sani

Diversi studi hanno dimostrato che una “perdita di peso graduale” può ridurre molti fattori di rischio. Un soggetto in forma è per ovvi motivi meno esposto alle malattie. Abbassando il peso corporeo si possono ridurre apnea notturna, dolori articolari e rischi cardiaci. Una moderata restrizione calorica, che richiede comunque un’alimentazione adeguata, può proteggere in fine da diabete, infiammazioni, ipertensione e dall’insorgenza del cancro. Un’alimentazione adeguata, che deve essere anche ben bilanciata, consente - sul lungo periodo - di aumentare la prospettiva di vita, anche di molti anni, e di ritardare l’insorgenza di patologie legate all’invecchiamento.

Mettersi a dieta per alcuni è impossibile

Chi, per mille ragioni, si è trovato costretto a mettersi a dieta sa bene quanto sia difficile adeguarsi alle restrizioni alimentari. Sono tantissime le persone che tentano di ritrovare la forma perduta iniziando una nuova dieta, ma in percentuale sono poche quelle che riescono a portarla a termine con successo. La maggior parte abbandona perché non sa resistere alle tentazioni del cibo. La dieta CICO, invece, risulta psicologicamente più semplice: consente di mangiare tutto ciò che si desidera a condizione che non si superi l’apporto calorico giornaliero. Gli alimenti solitamente (quasi) “vietati”, come pizza, pasta, patatine fritte e gelato possono esser consumati senza problemi: purché le porzioni assunte possano esser poi bruciate con l’attività fisica quotidiana.

Ma si deve fare molta attenzione

Concentrarsi esclusivamente sul taglio delle calorie può portare a potenziali problemi, molti dei quali anche gravi. Per evitarli ci si dovrebbe assicurare di includere nella propria dieta un’ampia varietà di cibi sani, dando attenzione ai micronutrienti. Sintomi come un improvviso affaticamento, alterazioni della pelle, dei capelli o delle unghie, irritabilità o gengive sanguinanti possono essere segnali di una carenza nutrizionale. Ecco il perché, prima di iniziare una dieta ci si dovrebbe sempre rivolgere al proprio medico o a un dietologo. Tagliare eccessivamente l’apporto calorico può portare al rallentamento del metabolismo, e dunque a bloccare la perdita di peso, vanificando tutti gli sforzi fatti sino a quel momento. Un adulto sano, di media corporatura, dovrebbe assumere quotidianamente almeno 1.200 calorie, e non dovrebbe mai andare al di sotto di questa soglia.

IMPORTANTE

Le informazioni contenute nel presente articolo hanno uno scopo esclusivamente informativo. In nessun caso vanno considerate come un’alternativa all’opinione qualificata di un medico. Prima di intraprendere una dieta consultare il proprio medico curante o uno specialista.

Fonte
DrAxe