Con la scuola torna l'incubo pidocchi per le famiglie: i dati record e i consigli del pediatra
Il mercato antipediculosi in decisa crescita in linea con chi segnala l'intensificarsi del problema
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Con la riapertura delle scuole, torna l'incubo pidocchi per una moltitudine di famiglie in Italia, come nel resto del mondo. Questi esserini che amano annidarsi nelle nostre teste sono in grado di scatenare parecchi problemi, persino 'dirottare' aerei, come il volo American Airlines da Los Angeles a New York che si è concluso con un atterraggio di emergenza a Phoenix perché alcuni viaggiatori avrebbero notato pidocchi nei capelli di una donna.
Impennata di trattamenti per prevenirli
Ma un altro potere di questi parassiti è quello di far impennare grafici di vendita, quelli dei trattamenti per prevenirli o combatterli. Sono diversi gli esperti che danno il problema della pediculosi in aumento. C'è chi parla di nuove generazioni di 'super pidocchi' più resistenti, chi di effetto 'rimbalzo' post pandemia. Fatto sta che l'epilogo obbligato per risolvere il problema dell'infestazione in famiglia è la corsa in farmacia a comprare il trattamento che elimina insetti e lendini (le uova), e poi un prodotto da usare regolarmente per impedire il ritorno del 'nemico'. Risultato: negli ultimi due anni il mercato dei prodotti dedicati risulta essere in "decisa crescita", a conferma dell'intensificarsi del problema. E' quanto emerge dai dati forniti all'Adnkronos Salute da Federfarma, elaborati da New Line Ricerche di mercato. In tutti i territori del Paese si osservano trend superiori a +40% nella crescita del fatturato degli antipediculosi tra il 2022 e il 2023 e intorno a +20% tra 2023 e 2024. Il fatturato totale è salito in Italia del 42,3%, passando da 12,8 milioni di euro realizzati tra luglio 2021 e giugno 2022 a 18,3 mln nei 12 mesi successivi (luglio 2022-giugno 2023). Il dato è poi cresciuto ancora del 21,8% fino a raggiungere quota 22,3 mln tra luglio 2023 e giugno 2024. A incrementare di più è il fatturato dei prodotti preventivi: +51,6% tra il 2022 e il 2023 e +23,3% tra il 2023 e il 2024. Ma, al di là del ritmo di crescita, il valore maggiore resta quello dei trattamenti per eliminare i pidocchi, capace di generare un fatturato che negli ultimi 12 mesi è stato pari a 18,3 mln. Questa crescita va ovviamente di pari passo all'aumentare delle confezioni vendute, sia di prodotti per il trattamento che preventivi, che sono salite in totale da più di 778mila a oltre 1 mln (+39,3%) tra il 2022 e il 2023 e si sono avvicinate a 1,3 mln (+17,4%) negli ultimi 12 mesi analizzati (luglio 2023-giugno 2024).
Cosa dice il pediatra
"I genitori devono controllare una volta a settimana le teste dei propri figli, scegliendo il giorno per loro più comodo, così da poter intervenire se fra i capelli riconoscono le lendini prima che si schiudano. Per non confonderle con la forfora, va considerato che le uova sono attaccate saldamente al capello a una distanza di circa un centimetro dalla base. Si può fare anche la 'prova del soffio': se i piccoli frammenti identificati volano via si tratta di forfora, se invece restano adesi al capello si tratta di lendini. A quel punto occorre procedere con il trattamento anti pediculosi".
"Il singolo trattamento", prodotto più uso del pettinino cruciale per eliminare le uova 'motore' di reinfestazioni, "debella i pidocchi e le lendini (uova) in testa, ma non rappresenta una forma di prevenzione. In altre parole, anche se un genitore è solerte e attento con il proprio figlio, se il compagno di classe o l'amico di giochi li ha, può fare poco contro una reinfezione. E' questa la spiegazione" di un ritorno dell'ospite sgradito, "non una maggiore suscettibilità del proprio bambino a questi parassiti". Per il pediatra Italo Farnetani, trattandosi di un problema significativo ed esteso, "il sistema sanitario nazionale dovrebbe dispensare gratuitamente i prodotti contro la pediculosi", spiega all'Adnkronos. Il pidocchio adulto ha le dimensioni di un seme di sesamo, ha 6 zampe e assume la tonalità del capello che infesta. La femmina depone uova gialle, lucide e ovali (lendini) che si ancorano al fusto del capello vicino al cuoio capelluto. Entro una settimana le lendini si schiudono, il parassita matura e diventa adulto nei giorni successivi e può vivere fino a un mese sulla testa di una persona. Nel corso di un mese, come viene spiegato anche su 'Epicentro', il sito dell'Istituto superiore di sanità (Iss) dedicato all'epidemiologia, le varie specie possono deporre sull'ospite dalle 80 alle 300 uova.