Piante, fiori e vegetali stabilizzati: la rivoluzione verde dell’arredo e del relax

È il nuovo trend, amato anche dal jet set e dal mondo del lusso e della moda: quadri, pareti, oggetti design, complementi d’arredo e altro ancora

Piante fiori e vegetali stabilizzati la rivoluzione verde dellarredo e del relax
di Stefania Elena Carnemolla

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C’erano una volta per arredare piante e fiori classici o in plastica e tessuto. Da qualche tempo si parla, invece, di piante, fiori, muschi e licheni stabilizzati e sembra che sia questo il futuro del green dell’arredo tra casa, locali di lusso o alla moda, ville, hotel, boutique, studi medici, centri fitness, uffici, red carpet, spot di cosmetici e profumi, set fotografici. Famoso è, ad esempio, l’Élan Café di Londra che ha arredato un’intera parete con rose dalle tante sfumature.

PARETI VERDI E COLORATE

Le rose ma anche le ortensie sono, infatti, i fiori prediletti per la creazione delle pareti floreali. Ci sono poi le pareti vegetali realizzate, in onore dei colori dell’autunno, con foglie di quercia, magnolia e felce alpina o, ancora, con rose in stelo, grano, muschio, edera, pitosporo, edera, licheni. Tra le pareti vegetali spiccano per originalità quelle in stile mediterraneo con edera, felci, eucalipto, scalogno di Gaulthiera o in stile tropicale con mensole in cedro e rovere con felce d’acqua a chioma, tavole in rovere e castagno, liane, tronchi naturali, muschi, felci del Madagascar, quercia, edera e pappagallini di piuma come elemento decorativo.

IDEE D’ARREDO

Grazie al processo che consente di conservare i vegetali al culmine della loro bellezza, sostituendo la linfa con una miscela dal potere stabilizzante, è possibile realizzare prati a solo o per decorare quadri, mensole, librerie; composizioni da tavolo con vaso in cocco ed eucalipto o, ancora, con erbe aromatiche come salvia, timo, pepe, lavanda, rosmarino, alloro, mirto, erba cipollina o con fiori come ortensie, rose, gerbere, dalie; originali bouquet con rosmarino, lavanda, salvia, timo; centrotavola, segnaposto, portalettere, mensole, tavoli e tavolini, calendari, librerie, orologio da terra o da parete, mappamondi, tronchetti decorativi, sedute tavolino, pensili, fioriere, lampade da parete, vassoi, separé, vetrinette, specchi, cubi luminosi, quinte divisorie. Tra le piante si ricordano felci, bonsai, cipressi, ficus, eucalipti, alberi jumbo, palme, pinacee, sfere, topiarie, totem, anche con pianta di caffè.

QUADRI DESIGN

Visivamente più famosi sono i quadri con vegetali stabilizzati chiamati anche quadri vegetali design o quadri design, che conferiscono un tocco di originalità all’ambiente, regalando la sensazione di vivere immersi senza sosta nella natura. Questi quadri non vanno, tuttavia, confusi con i quadri vegetali, dove all’interno della cornice si trovano, ad esempio, un sistema automatico di irrigazione e un indicatore di livello elettronico con indicazioni sulla riserva d’acqua.

Il modello base dei quadri con vegetali sbabilizzati è con prato. Ci sono, quindi, i modelli più ricercati e fantasiosi come quello pensato come appendiabito con ortensie e foglie aromatiche di spezie tropicali; quello ancora in legno di rovere antico con pepe ed eucalipto e foresta pendente; in marmo onyx green e muschio alpino; con edera e cespuglio della savana; con rose, gardenie e ortensie di vari colori; con lichene nordico e midollino intrecciato a mano, quest’ultimo materiale assai pregiato di grande tendenza nell’arredamento; in cemento bianco calce e ardesia con muschio e licheni; con lichene nordico in vari colori, dal bianco puro all’oltremare, e sacchi di juta per i chicchi di caffé; con vegetali mediterranei o tropicali; con vegetali boschivi; con muschio del Circolo Polare Artico o muschio del tamarindo; con edera o pitosporo, felci, eucalipto; con fantasia camouflage ispirata al mondo militare con muschio palla e lichene nordico color mandorla e verde di varie tonalità.

STABILIZZAZIONE

Il processo di stabilizzazione è una tecnica all’avanguardia per la conservazione di piante, fiori, muschi, licheni con la linfa, una volta fatta evaporare in uno speciale impianto, sostituita da una miscela a base di acqua, glicerina vegetale, colorante alimentare o anche con l’aggiunta di substrato. Dal momento che non attivano la fotosintesi clorofilliana, non assorbono anidride carbonica e non producono ossigeno le piante stabilizzate prodotti non sono indicate nel caso si pensi, ad esempio, a piante che purifichino l’aria.

PRO E CONTRO

Piante, fiori, muschi, licheni stabilizzati hanno vantaggi e svantaggi. Tanti i vantaggi: non necessitano di acqua, terra, concime, luce; resistono alle aggressioni climatiche; la crescita è nulla e quindi non hanno bisogno di potatura e rinvaso; non attirano polvere e parassiti; non emettono tossine; sono anallergici; possono aiutare a insonorizzare l’ambiente; resistono al fuoco.

CURA E DURATA

Quanto durano piante, fiori e vegetali, in genere, stabilizzati? Di solito dieci anni, anche se nel tempo è possibile osservare una differenza di tonalità. La durata dipende anche da alcuni accorgimenti. L’unico ambiente dove è possibile ospitarli è all’interno, in ambienti con umidità inferiore al 70%. Non vanno, inoltre, toccati, annaffiati, irrigati, vaporizzati, puliti con acqua; non vanno esposti ai raggi diretti del sole – in particolare dietro un vetro – per lunghi periodi; non vanno posizionati vicino a termosifoni o sistemi riscaldanti come stufe, camini, fonti di illuminazione alogena; infine, si possono spolverare, ma solo occasionalmente, con un semplice asciugacapelli. 

25/08/2020
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