Petaloso, ecco i fiori che potrebbero essere definiti con il nuovo aggettivo
“Le margherite sono fiori petalosi, mentre i papaveri non sono molto petalosi”. Ha ragione il piccolo Matteo, il bambino di Ferrara inventore dell’aggettivo petaloso, in natura ci sono fiori più o meno profumati e colorati, così come esistono quelli dotati di pochi o tanti petali.
Il neo vocabolo sembra aver conquistato tutti, almeno stando al mondo del web, e c’è da scommettere che presto comparirà sul dizionario della lingua italiana.
Tra i fiori che potrebbero essere definiti petalosi spiccano: la rosa, della famiglia delle Rosaceae, è un genere che comprende circa 150 specie che possono essere cespugliose, sarmentose, rampicanti, striscianti, arbusti e alberelli a fiore grande o piccolo; la dalia, originaria del Messico, il cui nome è un omaggio al botanico svedese Anders Dahl, allievo di Linneo; il crisantemo, coltivato come pianta ornamentale in floricoltura e nel giardinaggio; il garofano, utilizzato come pianta ornamentale perenne, infatti, se le condizioni sono ottimali, può fiorire per molti anni; il tagete (detto anche garofano d’India) è molto utilizzato nei giardini e nei vasi, grazie soprattutto alla grande facilità di coltivazione; il ranuncolo, che si declina in un’infinità di colori, forme e dimensioni è diventato popolare come fiore da taglio; il delosperma, pianta originaria del Sudafrica, dalla fioritura abbondante che produce fiori di colore bianco, giallo, fucsia e rosso; la zinnia, diventata famosa per essere stata la prima pianta a fiorire sulla Stazione Spaziale internazionale il 15 gennaio 2016; la peonia, utilizzata come pianta ornamentale per formare aiuole e macchie fiorite su tappeti erbosi, o in vaso sui terrazzi; la calendula il cui nome deriva dal latino Calendae, parola con la quale i Romani indicavano il primo giorno del mese, visto che fiorisce una volta al mese durante tutta l'estate.