La risposta della Nutella alla crociata contro l’olio di palma. Interviene anche il governo
Mentre molte aziende tolgono l'ingrediente dai prodotti dolciari, la Ferrero lo difende in occasione dei 70 anni della crema di nocciola
Olio di palma sì, olio di palma no perché dannoso per la salute? Il dibattito è aperto. E le aziende che producono dolci stanno partecipando con campagne di comunicazione sempre più pressanti con le quali mettono in evidenza come molti prodotti siano orma privi dell’ingrediente della discordia.
Ma se da una parte ci sono in commercio biscotti e brioches che hanno messo al bando l’olio di palma, dall’altra uno dei prodotti più famosi d’Italia gli conferma con orgoglio la propria fiducia.
La Ferrero rassicura che l’olio contenuto nella Nutella è “sicuro e di elevata qualità perché proviene da frutti spremuti freschi, da fonti sostenibili ed è lavorato a temperature controllate”.
L’azienda piemontese è scesa in campo contro la demonizzazione dell’ingrediente in occasione dei 70 anni della crema di cacao e nocciole più famosa al mondo, uno dei “pilastri” dei dolci italiani.
Per festeggiare il successo planetario fino ad ora raggiunto, la Ferrero ha ingaggiato i propri dipendenti come testimonial per il lancio di uno spot. 'Noi di Ferrero abbiamo un messaggio da darti in anteprima; un messaggio che parla di qualità, di saper fare e di passione', recita la didascalia del video postato sulla pagina Facebook ufficiale del prodotto.
Anche il governo si schiera e difende il colosso di Alba. “Basta con il terrorismo e la disinformazione sui temi alimentari. Basta con la moda di demonizzare questo o quel componente dei prodotti”. Lo ha detto il viceministro dell'agricoltura, Andrea Olivero al convegno organizzato da Ferrero a Milano. Il viceministro ha parlato anche di 'campagne organizzate per favorire questo o quel paese' ipotizzando, quindi, l'esistenza di un vero e proprio complotto.