Da una pianta comune, l’arma definitiva contro l’obesità: più efficace dei farmaci in uso e senza effetti collaterali
La pianta che promette una soluzione al problema che tocca oramai milioni di persone in tutto il mondo è la rosella, un ibisco ricco di antiossidanti che prevengono la formazione di cellule adipose
Un team di ricercatori della RMIT University di Melbourne, in Australia, potrebbe aver scoperto un principio attivo naturale, presente nella Rosella (nome scientifico Hibiscus sabdariffa), capace di prevenire la formazione di cellule adipose nel corpo. La pianta, un ibisco particolarmente comune in Asia tropicale, si preannuncia come l’arma definitiva contro l’obesità, sempre più diffusa nel mondo. Stando a quanto precisato dagli scienziati, la pianta risulterebbe persino più efficace dei comuni farmaci oggi usati per contrastare i problemi di peso. La ricerca, i cui risultati sono stati pubblicati sulle pagine dell’International Journal of Food Science & Technology, ha consentito di isolare degli speciali antiossidanti e anche l’acido idrossicitrico (acido organico), abbondanti nella robusta pianta di rosella.
Un bloccante enzimatico naturale
Il portentoso estratto dell’ibisco impedisce ai grassi di depositarsi all’interno della cellula, bloccando così la formazione sregolata degli adipociti, comunque fondamentali nel regolare i livelli di energia e zucchero del corpo. La dottoressa Manisha Singh, responsabile dello studio, ha condotto la sperimentazione su cellule staminali umane, trattandole separatamente con estratti fenolici e acido idrossicitrico prima di essere trasformate in cellule adipose. Mentre le cellule trattate con acido idrossicitrico non hanno mostrato alcun cambiamento nel contenuto di grassi degli adipociti, le cellule trattate con estratti fenolici avevano il 95 per cento in meno di grassi rispetto alle cellule di controllo.
Nessun effetto collaterale
Il collega Singh, il professor Benu Adhikari, del Food Research and Innovation Center del RMIT, ritiene lo studio importantissimo, e destinato a rivoluzionare il modo in cui oggi affrontiamo la gestione del problema obesità. Attualmente, infatti, la strategia principale è quella di imporre al paziente un radicale cambiamento del proprio stile di vita, oltre all’assunzione di farmaci che possono avere anche effetti collaterali importanti, come l’ipertensione ma anche danni a reni e fegato. “Gli estratti fenolici della rosella - ha detto Adhikari - potrebbero aiutare a creare un prodotto salutare che sia efficace nell’interferire con la formazione delle cellule adipose, ma anche aggirare gli effetti collaterali negativi di alcuni farmaci”.
Il potere degli antiossidanti è noto da tempo. Questi si trovano in fonti alimentari come frutta e verdura e quando vengono assimilati aiutano il corpo a far fronte agli stati di ossidazione e infiammazione che si sviluppano naturalmente con l’avanzare dell’età. Consumare cibi ricchi di polifenoli aiutare a rallentare l’invecchiamento e prevenire le malattie. La ricerca condotta da Singh e colleghi ha permesso di isolare nella rosella anche uno speciale polifenolo capace di inibire gli enzimi digestivi, e in particolare la lipasi, che aiuta ad abbattere i grassi in piccole frazioni in modo che vengano assorbiti dal corpo attraverso l’intestino. Il team prevede di poter presto incapsulare gli estratti fenolici (capsule o perle) così da prolungare l’efficacia del principio attivo e migliorarne anche il rilascio e l’assorbimento da parte del corpo.
Fonte
International Journal of Food Science & Technology