Malattie respiratorie: curarsi in Alto Adige con la speleoterapia
“Quando Anna aveva quattro anni” racconta una mamma “era stata colpita da una brutta tosse. La diagnosi del medico fu: asma. Le prescrisse del cortisone e le profetizzò una lunga vita – doveva solo prendere la medicina”. Dopo due anni i disturbi respiratori, tuttavia, tornarono. Una dottoressa consigliò allora ai suoi genitori un soggiorno in una galleria climatica dell’Alto Adige, la prima in Italia, dove la piccola Anna avrebbe trascorso due ore al giorno per quattro settimane, beneficiando della sua aria umida priva di germi e pollini e dicendo da lì a poco addio al cortisone.
“I miei problemi di salute” racconta, invece, Elena G. “erano le allergie al polline e alle polveri di casa e un’intolleranza a sostanze chimiche come, ad esempio, la biancheria profumata”. Dopo aver frequentato per dodici giorni la galleria climatica altoatesina, anche la salute di Elena sarebbe migliorata: “Non ho avuto grossi problemi respiratori e non sono più dovuta ricorrere alla maschera respiratoria e al nebulizzatore che dovevo portare costantemente con me in città”.
Molte sono le persone che in Italia soffrono ormai, complice anche la cattiva qualità dell’aria, di malattie respiratorie. Un tallone d’Achille che condiziona la vita di tutti i giorni. Quando le medicine non bastano più, c’è chi passa alla speleoterapia, la terapia in caverna, per la cura di asma, asma bronchiale, allergia da fieno o pollini, riniti e laringiti croniche, bronchite cronica, sinusite cronica ed enfisema polmonare.
I benefici della speleoterapia furono scoperti per caso durante il secondo conflitto mondiale nella regione di Ruhr, in Germania, allorquando, per sfuggire ai continui bombardamenti, molte persone trovarono rifugio nella caverna di Kluterhöle. “Un medico attento” racconta Peter Deetjen, professore emerito di Fisiologia e Balneologia dell’università di Innsbruck “osservò allora che le persone affette da malattie polmonari croniche ed i pazienti asmatici si sentivano sempre meglio e le loro malattie addirittura guarivano quanto più a lungo rimanevano in questa caverna”, poiché nelle caverne umide “l’umidità relativa dell’aria si avvicina al grado di saturazione, ossia al 100 per cento”. “Per questo motivo” continua “le particelle in sospensione e gli allergeni si legano nell’aria e si abbattono sulle pareti umide. In queste caverne si incontra così un’aria purissima. L’aria può assumere tanto più vapore acqueo, quanto più è calda. Nelle gallerie fresche la temperatura varia da 8 a 10 gradi Celsius per cui, nonostante l’aria sia quasi completamente satura di vapore acqueo, essa contiene in valore assoluto pochissima acqua. Quando l’aria, inspirando, si riscalda ai 37 gradi della temperatura corporea, essa può assumere ancora tantissima acqua. Quest’acqua, durante il passaggio attraverso le vie respiratorie, viene ora sottratta alle mucose che spesso, a causa delle infiammazioni croniche o dell’asma bronchiale, sono gonfie. In tal modo il gonfiore si riduce e la persona può respirare più liberamente”.
La speleoterapia è molto praticata oltrealpe e anche in Italia è ormai una realtà. Siamo nella Valle Aurina, in Alto Adige, dove dentro un’ex miniera di rame c’è il Centro Climatico Predoi del Museo Provinciale delle Miniere. Nelle gallerie minerarie in disuso vi è, infatti, un microclima particolarmente benefico per chi soffre di problemi respiratori, come nella galleria di Predoi dove la temperatura costante oscilla fra gli 8 e i 9 gradi, l’umidità relativa è del 97%, il ricambio d’aria è pari a 0,02 m/sec e l’aria pressoché priva di polveri ed allergeni, con gli allergeni pari a 1,0 a 4,5 microgrammi per metro cubo d’aria.
La galleria climatica di Predoi, attrezzata con sdraio, sacchi a pelo e coperte, si trova nel cuore della montagna. Vi si arriva lungo un tunnel con il tipico trenino dei minatori. Durante il tragitto, sia in entrata che in uscita, è molto importante attenersi alle indicazioni dell’accompagnatore o dell’accompagnatrice – ad esempio, è vietato alzarsi o allargare le braccia. Oltre ad accompagnare gli ospiti all’interno della miniera, il personale specializzato li aiuta durante la terapia con esercizi di respirazione e rilassamento.
La galleria climatica di Predoi è adatta anche ai bambini – responsabili del loro comportamento nella galleria sono, tuttavia, i genitori – che qui possono anche giocare, colorare, leggere, così come gli adulti che, una volta sdraiatisi, possono leggere, ascoltare musica o riposare. Il luogo non è, invece, adatto a chi soffre di febbri, malattie infettive, epilessia, sindrome d’ansia generalizzata, claustrofobia, attacchi di panico, nonché di affezioni concomitanti, acute e croniche, da scompenso dell’apparato cardiocircolatorio come insufficienza cardiaca, infarto miocardico, apoplessia e ipertensione arteriosa. Il personale del Centro Climatico Predoi non distribuisce, infatti, nessun medicinale. In caso di dubbi, il consiglio è quello di rivolgersi al proprio medico curante, chiedendogli, alla luce del proprio stato di salute, se non vi siano controindicazioni.
Il Centro Climatico Predoi è, comunque, un luogo sicuro, conforme, cioè, alle norme, con controlli, sotto il profilo geologico, annuali. L’aria interna della galleria, inoltre, è pressochè identica per composizione a quella esterna, con cui condivide, ad esempio, lo stesso contenuto di ossigeno. Si raccomanda anche di non utilizzare profumi, agenti aromatici o altre sostanze odorose.
Si rimane in galleria per circa due ore. Per beneficiare degli effetti terapeutici è consigliata una cura di due o tre settimane consecutive. Per coloro che non sono della valle, sono a disposizione diverse strutture ricettive – agriturismi, pensioni, residence, hotel, appartamenti – come i Respiration Health Hotels, pensati per chi voglia trascorrere, all’insegna del turismo salutistico, un soggiorno lontano da inquinanti, allergeni e agenti patogeni.
Per maggiori informazioni
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