Mal di schiena, quale hai tra questi tre tipi? Attenzione la fisioterapia va bene in fase acuta: gli altri rimedi
Che sia cervicale, dorsale o lombare il mal di schiena colpisce a ogni età: ma attenzione la fisioterapia va bene in fase acuta. Ecco quali sono gli altri rimedi
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Il mal di schiena è tanto fastidioso quanto diffuso. Le statistiche evidenziano che ne soffre circa il 40-60% della popolazione dei Paesi occidentali ed industrializzati e colpisce a ogni età, il che non è una buona notizia. A scatenarlo contribuiscono numerosi fattori e si va dal sollevare pesi eccessivi alla sedentarietà, da posture sbagliate e protratte nel tempo al sovrappeso corporeo, da cause psicosomatiche all’artrosi vertebrale, senza tralasciare protrusioni ed ernie del disco lungo la colonna. Il mal di schiena si distingue in cervicale, dorsale e lombare, per ognuno va diagnosticata la causa così da intraprendere quanto prima la giusta terapia per risolvere la problematica.
Mal di schiena cervicale
Il mal di schiena cervicale, definito dai medici cervicalgia, colpisce il tratto cervicale della colonna vertebrale, uno dei punti più vulnerabili della nostra struttura muscolo-scheletrica. Il disturbo si manifesta a livello di muscoli, nervi o vertebre che si trovano dietro il collo e che sostengono la testa. Le cause possono essere numerose: mettendo da parte quelle dovute alle ernie, spesso vengono sottovalutare le condizioni lavorative. Ad esempio, una postazione di lavoro da scrivania troppo bassa rispetto alla propria altezza, costringe a tenere il capo in flessione, idem una seduta non comoda o di altezza non idonea. Anche il cuscino e il materasso possono influire, in teoria non dovrebbero essere eccessivamente morbidi e si dovrebbero usare cuscini sagomati per mantenere un adeguato allineamento fisiologico dell’intera colonna vertebrale. Tra i sintomi più comuni della cervicalgia spiccano dolore al collo, frequenti emicranie, cefalee, dolore e rigidità ai muscoli del collo, dolore alle spalle e alle braccia che a volte arrivano fino alle mani, fastidi alle mani con formicolii, vertigini, nausea e vomito.
Mal di schiena dorsale
I medici la chiamano dorsalgia, per tutti noi è il dolore avvertito nel tratto dorsale della schiena, di solito nella zona interscapolare, ma può irradiarsi anche al collo o al torace. Il dolore dorsale si manifesta o si accentua in determinate posizioni, mentre tende a diminuire con il riposo o la mobilizzazione. Questo tipo di infiammazione può essere legata a: ernia di un disco intervertebrale, artrosi, herpes zoster, scoliosi e osteoporosi, contrattura, posture scorrette. Queste ultime due sono le cause più frequenti del mal di schiena dorsale, disturbo molto comune fra chi svolge un lavoro sedentario e che richiede di passare parecchie ore al computer o alla guida. La dorsalgia può essere anche causata da traumi muscolari che possono avvenire in seguito a una caduta, a uno scontro violento o a dell’attività fisica intensa eseguita senza un corretto riscaldamento.
Mal di schiena lombare
Il dolore lombare, lombalgia, è il più frequente tipo di mal di schiena e si può trovare sollievo o al contrario aggravarne l’intensità con alcune posizioni o movimenti. La lombalgia può essere dovuta a numerose ragioni, come i disturbi muscolo-scheletrici a carico della regione lombare, la sciatalgia, ossia un’infiammazione del nervo sciatico, la sedentarietà, lo stress, gli sforzi fisici, l’uso di un materasso non adeguato per il riposo notturno, l’aria condizionata o i colpi di freddo e così via. In alcuni casi, si aggiunge anche dolore irradiato alla gamba e talvolta anche al ginocchio e fino al piede e può essere causato dalla compressione di una radice nervosa, spesso troviamo l’ernia discale, l’artrosi vertebrale, la stenosi spinale e la più comune sciatalgia. Se il mal di schiena è avvertito posteriormente lungo tutta la coscia ed oltre il ginocchio, è possibile un coinvolgimento infiammatorio a carico del nervo sciatico (sciatalgia). Mentre quando il dolore si estende sul fianco destro o sinistro della schiena, potrebbe esserci una compressione sui nervi spinali a causa di una protrusione discale o un’ernia.
Rimedi al mal di schiena
La prima cosa da fare è rivolgersi al proprio medico che ci indirizzerà dallo specialista giusto. Di solito oltre alle terapie farmacologiche, si può ricorrere a delle sedute di fisioterapia per alleviare la sintomatologia, mentre appena la parte smette di dolere in modo intenso, si può intraprendere un’attività fisica che aiuti a rafforzare la muscolatura di collo, schiena e glutei. Avere dei muscoli più allenati significa diminuire il rischio che si infiammi di nuovo la parte. Mentre in passato si riteneva che il riposo a letto fosse risolutivo per guarire dal mal di schiena, attualmente le evidenze scientifiche vanno nella direzione opposta: le persone attive hanno maggiori probabilità di guarire in breve tempo. L'esercizio fisico regolare giorno dopo giorno, ma non quando si è in fase di dolore acuto, aiuta a mantenere la schiena forte e in buona salute. Superata la fase infiammatoria acuta è fondamentale il rinforzo muscolare, la mobilità e la rieducazione volte a migliorare l'atrofia muscolare, la scarsa attivazione e il precoce affaticamento dei muscoli, camminare, nuotare, fare pilates o ginnastica posturale è benefico ed evita ricadute. Basti pensare che i muscoli addominali profondi, stabilizzano la postura e consolidano l’equilibrio del bacino, scaricare circa il 40% del peso che grava sulle vertebre lombari. Il corretto esercizio fisico deve rinforzare i muscoli lombari e addominali, migliorando la flessibilità, incrementando la mobilità articolare e stabilizzando la schiena.
Rimedi alternativi: psicoterapia e agopuntura
La psicoterapia è consigliata quando le comuni cure non hanno avuto effetto. A volte in presenza di un forte mal di schiena, la terapia cognitiva comportamentale può aiutare a gestire il mal di schiena in modo da cambiare la sua percezione.
L’agopuntura è molto efficace per trattamento del mal di schiena. Secondo la teoria dei canali (meridiani di agopuntura) quando il libero fluire del Qi viene interrotto compare il dolore. Il sottile ago di metallo utilizzato in agopuntura rimuove l’ostruzione e restituisce all’organismo l’armonico fluire del Qi. Bisogna però rivolgersi a medici specializzati, che sappiano individuare i giusti punti su cui agire.