Le regole in una relazione: i motivi di tensione e di rabbia reciproca

Le regole in una relazione i motivi di tensione e di rabbia reciproca

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Nell’amore e nel sesso, a volte in modo inconsapevole, a volte in modo conscio, si tende a possedere il/la partner e a pretendere che somigli alle nostre aspettative. Esperienze molto diffuse dimostrano che si vogliono pensare simili o uguali le regole della relazione, quando si deve fare l’amore. Il bisogno di influenzare e guidare è presente anche in relazioni brevi.  La stessa frequenza sessuale, quante volte si fa all’amore in un giorno, in una settimana, in un mese possono diventare non un confronto costruttivo, ma motivi di tensione e di rabbia reciproca.

Nella consultazione il messaggio da passare è che non ci sono colpe nell’avere stili e desideri diversi. Spesso le coppie si formano per motivazioni che sono oscure, per un modo di esprimersi dell’altro/a, per un particolare: per una sintonia, per un periodo della nostra vita in cui abbiamo bisogno di metterci in gioco, per una delusione simile che abbiamo affrontato, per una forte intesa sessuale. Non è spesso l’insieme, ma il particolare che guida alla scoperta dell’altro e questo piccolo elemento, ancora tutto da decifrare, può portare a fidarci e a dare vita ad una storia, senza sapere cosa incontreremo e spesso costruendo l’altro/a a nostra immagine e somiglianza. La fase difficile è rappresentata dalla costruzione delle regole, quando si comincia a pensare che passeremo più tempo insieme, che avremo voglia di condividere il nostro modo di pensare la vita, le nostre opinioni, credenze, esperienze.

Ogni differenza che in questa fase di accrescimento del confronto può diventare motivo di rabbia e delusione: possiamo criticare il modo di vestire, i legami con la famiglia di origine, le amicizie, i gusti e le passioni. Periodo pericoloso questo perché l’intuizione che l’altro/a era giusto per noi si trasforma nel dubbio e ci rende meno presenti o al contrario ci spinge verso atteggiamenti di controllo e di aggressione. In questa fase  se litighiamo, se imponiamo comportamenti abbiamo torto e dobbiamo stare attenti a non trasformare il/la partner in un nostro clone perché stiamo esercitando un falso potere.  I gradi di libertà e il bisogno desiderio di passare tempo insieme e di costruire la crescita dell’Io e del TU e poi la consapevolezza e il piacere del vivere le esperienze possibili insieme sono elementi di una buona vita di coppia.

Da un lato al costruzione e dall’altro anche il lasciarsi andare, il vivere e condividere il qui e ora che permetta di sentire cosa ci accade e di far emergere come un rapporto affettivo importante ci faccia rinascere dentro i problemi che abbiamo avuto nelle nostre relazioni infantili e adolescenziali. L’amore è come un ripasso delle delusioni e attese che abbiamo attraversato e più siamo stati feriti più chiederemo alla relazione di appagare e risolvere le vecchie ferite. Questo è sempre un errore perché le storie spesso non ce la fanno a sopportare questo peso. Il sesso, il desiderio sono un buon modo per giudicare una storia, se proviamo desiderio, se stiamo bene, pensando che una persona a cui possiamo dare la nostra fiducia più facilmente ci permetterà al femminile in particolare di lasciarsi andare alle sensazioni sessuali. Attenti a non amare chi fugge perché ci racconta di un tema di abbandono che abbiamo attraversato, vissuto spesso con le figure genitoriali e ci porta a insistere in storie che forse sarebbe meglio chiudere.

10/10/2014
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