Lav: 'Salvi i 16 macachi 'da laboratorio' dell'Università di Modena'/ Video

di Adnkronos

Roma, 21 nov. - (AdnKronos) - Sono salvi i 16 macachi 'da laboratorio' dell’Università di Modena. A darne notizia è la Lav che ha accolto gli animali presso il Centro di recupero animali selvatici ed esotici di Semproniano, in Maremma. Dopo una campagna di protesta durata anni, l’Ateneo e il Comune di Modena, in attuazione del loro Protocollo d’Intesa che sanciva, nel 2015, la cessazione dei test sui primati non umani, hanno affidato gli animali alla Lav, ritenuta dalla Commissione tecnica e veterinaria l’associazione presentatrice della migliore proposta per assicurare ai macachi una vita serena. La Lav, inoltre, riferisce che i dati ufficiali forniti dal ministero della Salute in materia di animali usati a fini sperimentali, evidenziano un incremento del numero di macachi nei laboratori italiani. In particolare, infatti, il numero di macachi è aumentato da 302 nel 2012 a quasi 450 nel 2014. Un incremento sperimentale, commenta la Lav, 'inaspettato, soprattutto alla luce di una legge che, sulla carta, limita fortemente il ricorso a queste specie e che continuano a essere tristemente importate da Paesi problematici e senza controllo, come Africa (246) e Asia (196)”.“L’impegno verso la riduzione e la sostituzione degli animali nella ricerca nel nostro Paese rimane per lo più solo uno slogan, come dimostrano queste statistiche, un principio che non viene ascoltato per la mancanza di formazione, gap culturale e interessi economici, lasciando il nostro Paese ancorato a un modello di ricerca basato sugli animali, scientificamente antiquato, con rischio di fallimento e/o di ritardi nell’efficacia della cura' spiega Michela Kuan, biologa, responsabile LAV Area ricerca senza animali. In questo contesto, 'la dismissione di questi 16 macachi da parte dell’Ateneo di Modena, è un segnale importante; una goccia nell’oceano, è vero; ma non dimentichiamo che anche con il nostro impegno e la nostra costanza siamo riusciti a ottenere risultati clamorosi e fino a qualche anno fa insperati: la chiusura dell’allevamento Green Hill, la sua condanna confermata anche in secondo grado e l’affidamento in famiglia di tutti i 2600 beagle, nonché il divieto per legge di allevamento di cani e scimmie a fini sperimentali'. Nel Centro di Recupero di Semproniano (Grosseto), ai 16 macachi sono dedicate due nuove strutture appositamente realizzate, un medico veterinario e due specializzati in primatologia, con tutto il necessario per riprendere confidenza nel gruppo, cibarsi con frutta, semi e verdura (che Coop Italia ha scelto di fornire gratuitamente per sostenere questo importante progetto) riscaldati dalla luce naturale del sole e liberi di giocare. Presto su imagnifici16.lav.it verranno presentati i 16 macachi e Valeria, la persona che li assiste fin dal primo giorno. Chiunque può contribuire alle necessità e alle cure di questi animali, donando on line sullo stesso sito.