Smalto semipermanente, le lampade Uv usate per farlo asciugare non sono sicure. i rischi
Lo smalto semipermanente applicato sulle unghie dura per varie settimane e senza dubbio è pratico. Ma usare regolarmente le lampade Uv per farlo asciugare non è sicuro e c'è la probabilità che aumenti il rischio di cancro
Le lampade utilizzate per far asciugare lo smalto semipermanente sono sicure? Pare di no. Al momento non ci sono certezze scientifiche, ma il rischio che non siano benefiche c’è.
Tutto nasce da recente articolo pubblicato sulla rivista Nature Communication, che mette sotto indagine queste apparecchiature, sempre più diffuse e sempre più utilizzate da donne di tutte le età. Le lampade Uv a cui si ricorre per asciugare lo smalto semipermanente e il gel manicure emettono raggi Uv, la cui radiazione interagisce con gli oligomeri presenti nello smalto indurendolo in circa 10 minuti. Durante l’irraggiamento ci si espone ai raggi per lo più UvA e UvB, responsabili dei danni da invecchiamento cutaneo e dei tumori cutanei. Gli studiosi in alcuni esperimenti in vitro hanno osservato i risultati dell’irraggiamento di alcune linee cellulari con la radiazione Uv emessa da una lampada per lo smalto: l’esposizione alla luce UvA per una sessione di 20 minuti ha causato la morte dal 20% al 30% delle cellule esposte, mentre tre sessioni da 20 minuti hanno causato la morte cellulare dal 65% al 70%. Inoltre, anche le cellule rimanenti non erano al sicuro dai danni.
Tumori cutanei e apparecchiature Uv
È presto per poter affermare che le lampade Uv siano cancerogene, appunto perché finora c’è solo uno studio che va in questa direzione. Di certo però è confermato che i lettini abbronzanti e le lampade a raggi UvA che permettono di essere abbronzati tutte le volte che si vuole sono potenziali carcinogeni per l’uomo: non a caso la normativa italiana vieta l’uso di apparecchiature abbronzanti nei centri di estetica a minori di 18 anni, donne in gravidanza e persone con storia di tumori cutanei. Le lampade per l’asciugatura dello smalto più o meno funzionano allo stesso modo, tuttavia il tempo di esposizione agli Uv per le unghie dura pochi minuti. Che fare dunque? Prevenire è la scelta più saggia quindi è bene applicare la crema solare 50+ prima di mettere le mani sotto la lampada oppure coprire fisicamente il dorso delle mani con un telo spesso.
Smalto tradizionale, pro e contro
Le unghie ben curate e ricoperte di smalto piacciono. Questo prodotto non esiste in natura, deriva da un mix di sostanze chimiche, per cui non bisogna abusarne. L’uso frequente e costante può provocare un ingiallimento della lamina dell’unghia causata dalla penetrazione dei pigmenti colorati del prodotto. Il consiglio è di lasciar passare dei giorni di pausa tra un’applicazione e l’altra. Per togliere lo smalto, tra i vari tipi di solventi esistenti l’acetone è il migliore, considerato che non crea problemi di tossicità e allergie. L’unico inconveniente è che disidrata molto la pelle, quindi dopo averlo usato è bene idratare la cute delle dita con una crema.
Smalto semipermanente e gel manicure: il rischio di indebolire le unghie
Lo smalto semipermanente applicato sulle unghie dura per varie settimane, senza dubbio è pratico. A lunga durata è anche il gel manicure, ossia il trattamento estetico che permette di modellare e allungare le unghie naturali. Per entrambi è necessario ricorrere alla lampada Uv per solidificare i prodotti così come per rimuoverli è necessario ricorrere al centro estetico dove si seguiranno una serie di passaggi, a partire dalla limatura per eliminare un primo strato di prodotto per poi applicare un solvente specifico e piuttosto aggressivo da tenere per vari minuti e infine si solleva delicatamente lo smalto con una spatola specifica per eliminarlo del tutto. Il rischio è di indebolire troppo le unghie, manicure dopo manicure. Anche in questo caso ogni due mesi è meglio far riposare le unghie senza applicare nessun tipo di smalto, neanche il cosiddetto rinforzante, e curare le mani con applicazioni di prodotti idratanti, come creme o oli.