Labirinti verdi, la natura come rompicapo misterioso e affascinante
Gli intrecci complicati che rendono arduo l’orientamento e la marea di leggende nate attorno ai labirinti avvolgono di fascino queste costruzioni ingegnose, nate per gli scopi più disparati. Chi non è rimasto colpito dal labirinto di Cnosso fatto costruire, secondo la mitologia greca, dal Re Minosse sull'isola di Creta per rinchiudervi il mostruoso Minotauro? Un susseguirsi di strade, stanze e gallerie, realizzate da Dedalo con il figlio Icaro in cui rimasero intrappolati anche loro stessi, tanto che per uscire dovettero far ricorso a delle ali. E per Icaro non finì bene.
Il mondo è pieno di costruzioni labirintiche, ecco una selezione delle più famose:
Longleat Hedge Maze, in Inghilterra, è stato realizzato nel 1975 da Greg Bright e ha una lunghezza che arriva a 2,72 km per 1,5 ettari di estensione.
Labyrinthus in Francia, quattro ettari di intrecci di piante di mais disposte in modo da creare strane forme a semicerchio e a punta, è visitabile solo dalla primavera all’estate, prima che le piante secchino del tutto e si affloscino.
Davis mega, negli Stati Uniti, si trova nella fattoria della famiglia Davis, in Massachussets, e ha la particolarità di cambiare forma di anno in anno, ovvero quando il signor Davis semina nuove piante.
Villa Pisani, a Stra, ospita un labirinto fatto disegnare dal procuratore Alvise Pisani, doge di Venezia nel 1735, a Girolamo Frigimelica Roberti. Al centro vi è una torretta con la statua di Minerva e nel labirinto avveniva il gioco tra dama e cavaliere: la dama si poneva sulla torre con il volto mascherato e il cavaliere doveva raggiungerla, una volta arrivato, lei svelava la sua identità.
I Glendurgan Gardens, nella contea inglese della Cornovaglia, hanno un labirinto progettato imitando l’aspetto di un serpente attorcigliato sull’erba.
Parco del labirinto di Horta a Barcellona, con fitti filari di cipressi disposti in modo tale da trovare l’uscita con difficoltà.
I giardini Marqueyssac a Vézac, nel dipartimento francese della Dordogna, ospitano un labirinto con siepi di bosso, tagliate in curioso modo barocco.
Labirinto della Masone, in provincia di Parma, con un perimetro a forma di stella è costituito da canne di bambù, se ne contano oltre 20mila di circa 20 specie diverse.
York Maze in Inghilterra, è costruito su un campo con oltre un milione di piante di granturco.
Il labirinto di Kranzelhof, a Merano, è nato dall’ampliamento di una tenuta vinicola, ed è mimetizzato tra le vigne tradizionali e uno spazio per le esposizioni artistiche; nell’autunno del 2003 furono piantati i primi frutteti e durante la primavera fu costruita la struttura del labirinto progettata da Gernot Candolini. Il giardino labirinto vuole catturare l’interesse degli amanti della natura, della cultura, dell’arte e degli appassionati di vino che cercano uno svago intelligente ed emozioni.
Hever Castle, in Inghilterra, è arricchito da un labirinto vegetale di forma rettangolare progettato da Joseph Cheal nel 1904 usando le siepi di bosso. L'idea è stata del ricco diplomatico americano William Waldorf Astor, al momento dell'acquisto della tenuta e del castello.
Il labirinto di Valsanzibio in provincia di Padova, realizzato con seimila arbusti di bosso sempreverde, la maggior parte dei quali secolari (hanno quasi 400 anni). L’intero percorso del labirinto, lungo circa un chilometro e cinquecento metri, comporta ottomila metri quadrati di spalliere potate annualmente. È stato progettato dall’architetto Pontificio Luigi Bernini su indicazioni di San Gregorio Barbarigo (allora cardinale) e rappresenta una tappa nel percorso di salvificazione voluto dal Santo e iniziato dal Portale, monumentale ingresso al giardino, e simboleggia l’arduo cammino della perfettibilità umana.
Nel caso si decida di entrare in un labirinto e non si voglia perdere tutto il giorno alla ricerca dell’uscita è bene ricordare che la cosa migliore da fare è appoggiare la mano destra (o la sinistra) alla parete destra del labirinto (o alla parete sinistra) all'entrata del labirinto, e iniziare a camminare scegliendo l'unico percorso che permetta di non staccare mai la mano dalla parete.
Abbiamo parlato di:
Valsanzibio: website
Labirinto di Kranzelhof: website Facebook
Labirinto della Masone: website
Hever Castle: website Facebook Instagram