La nuova frontiera degli imballaggi, tra riciclo e design
L’abito non fa il monaco, sostiene un proverbio. È vero, ma conta. L’aspetto ha un certo peso, soprattutto quando si tratta di confezioni per prodotti. E non solo perché in grado di far leva sul consumatore per incentivare o meno l’acquisto, ma anche a livello ambientale.
Il packaging è diventato oggetto di studio: contenitori, involucri, etichette, scatole, buste e così via ormai sono sempre più progettati per conservare e trasportare il prodotto, per richiamare l’attenzione nel punto vendita, per essere riciclati o comunque per impattare poco sull’ambiente.
“Nudi o vestiti” è il progetto che analizza il packaging come prodotto comunicativo e funzionale attraverso la lente della sostenibilità ambientale. Nato nel 2013 dalla collaborazione tra il Dipartimento di Architettura e Design del Politecnico di Torino e il Club della Comunicazione d’Impresa, raggruppa le realizzazioni provenienti da tutto il mondo, mostrando le molteplici possibilità con cui il packaging può essere progettato, tra cui il riuso e la sostenibilità ambientale.
Packaging amico dell’ambiente
La borsa “get the hang of it” è realizzata in carta e una volta che ha trasportato i vestiti a casa del cliente, con un semplice taglio si trasforma in gruccia per gli stessi acquisti fatti, in questo modo si evita l’uso di borse e grucce in plastica.
Cavò è il packaging per il vino che può essere utilizzato sia per trasportare le bottiglie sia come espositore. La sua estrema flessibilità è data dal fatto che è disponibile in versioni per 1, 2, 3, e 6 bottiglie, inoltre si adatta anche a forme diverse di bottiglie (tipo renana, bordolese, bordolese tronco-conica, borgognona, albeisa, champagnotta e forme simili).
Tube toys è l’ingegnoso kit per trasformare la stessa confezione cilindrica in una macchinina o in un trenino giocattolo. Il cilindro ha tagli precisi dove inserire i componenti principali come assi, ruote, cabina e tutti gli elementi che compongono il gioco.
Bwood sunglasses è il packaging in cartone che non usa collanti grazie all’utilizzo di tagli e incastri. Contiene occhiali in legno di qualità artigianale, che possono essere conservati nell’imballaggio stesso perché pensato per diventare custodia e confezione al tempo stesso.
Bella e Brava è il cartone della pizza ottagonale, che riprende il numero di spicchi di pizza, realizzata in carta di pura fibra vergine proveniente da piantagioni sostenibili. Il packaging è biodegradabile, compostabile e riciclabile nella filiera di carta e cartone o in quella dei rifiuti organici. Ogni cartone viene avvolto da una fascia colorata di carta riciclata e certificata (diversa per ogni tipologia di pizza) che riporta all’esterno il nome della pizza e il logo, mentre all’interno è possibile trovare il dettaglio degli ingredienti e una mappa con il suggerimento dei luoghi di interesse in cui è possibile andare a degustare la pizza.
Cultive Uma Ideia è il kit per la coltivazione domestica di funghi biologici e di qualità. Contiene il prodotto ed è pensato per fornire anche il vaso stesso in cui far crescere i funghi: l’imballaggio contiene il terreno di coltura e ricrea le condizioni necessarie alla crescita senza la necessità di utilizzare altri strumenti. Il packaging può essere poi riutilizzato come vaso per nuove colture sostituendo la parte interna.
Lifi è il progetto che riduce al minimo l’utilizzo di plastiche e lo spreco di cibo causato dalle eccessive quantità coltivate. Il vaso, realizzato attraverso un processo artigianale, è composto da foglie cadute nelle foreste della Lituania e contiene semi di erbe. Quando l’utente apre il packaging e immerge le piante in acqua, l’imballaggio inizia a dissolversi e facilita la successiva coltivazione: un’alternativa sostenibile ai contenitori tradizionalmente utilizzati per contenere piantine realizzate in plastica.
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