Karen Hollingsworth: la pace di un cottage sul mare fra vento, sabbia e gabbiani

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Stanze con tende che danzano al vento, al di là, il mare e la sabbia: Karen Hollingsworth è una pittrice americana famosa per i suoi interni con tende e finestre bianche di una casa sul mare. Non tutti gli artisti amano svelare i loro segreti, non lei: “È uno dei miei luoghi preferiti. È una casa di vacanza chiamata Anna’s Veranda, a Inlet Beach, in Florida. È una costruzione vittoriana di un secolo fa, ch’è stata spostata in questa località. Sul davanti ha una meravigliosa finestra a golfo, una bella cornice attorno a tutte le porte e le finestre, l’arredamento è semplice e accogliente”. Karen Hollingsworth s’è “nutrita delle fotografie di questa casa per anni”. Quando progetta le sue gite al mare, pensa sempre a luoghi che abbiano un “potenziale pittorico”, usando per i suoi quadri anche le finestre della propria casa.
Una volta andò a Charlotte, nella Carolina del Nord, per l’inaugurazione della sua personale alla Shain Gallery. Pensando a dove trascorrere la notte, prenotò una stanza al Duke Mansion: “Era un bellissimo hotel che scelsi in realtà per le sue finestre. Erano in stile più comune in Europa che negli Stati Uniti e così volli fotografarle”. Le finestre del Duke Mansion sarebbero diventate quelle di Intertwined, dipinto con una casa sul mare e due giraffe sulla spiaggia: “Ho pensato che l’eleganza delle due giraffe, con i colli intrecciati, s’adattasse alla perfezione con quelle bellissime finestre”.
Un altro dipinto di Karen Hollingsworth con giraffe è quello con la giraffa sulla spiaggia di Rubberneck. “Il successo degli elefanti mi aveva ispirata a provare altri animali sulla spiaggia, e le giraffe erano una scelta successiva logica e divertente”. Giraffe ed elefanti ritratti al mare, come la giraffa e l’elefante di All welcome, con lui che cammina nell’acqua e lei che, curiosa, guarda un interno di un cottage con tende, frutta e poltrona di vimini. O, ancora, l’elefante sulla spiaggia di The Apple Thief – sullo sfondo due elefanti che camminano nell’acqua – che con la proboscide ruba una mela da una fruttiera su una sedia: “Amo il surrealismo, e provo soggezione per quegli artisti che con i loro dipinti riescono a creare incredibili mondi immaginari. Quando per la prima volta nei miei WindowScapes ho incorporato animali, è questo quello che stavo cercando di fare, anche se penso che la maggior parte degli spettatori vi abbia semplicemente visto del realismo. Mi è stato chiesto molte volte: dove ci sono spiagge con elefanti? Dopo aver dipinto il mio primo quadro con elefanti, scoprii che ci sono un bel po’ di posti dove gli elefanti vivono vicino alla spiaggia. Fondamentalmente adoro gli animali e volevo inserirli in luoghi inaspettati. Gli elefanti sono anche molto divertenti da dipingere. Hanno così grandi facce, meravigliosi tessuti e colori tenui. All’inizio volevo mettere nella stanza una ciotola di noccioline, ma ho sentito che la composizione aveva bisogno di più colore e così l’ho sostituita con delle mele, uno dei loro cibi preferiti”.
Dopo il successo dei primi dipinti con elefanti, Karen Hollingsworth realizza Packyderm Holiday, quindi Caleb’s dream. Dopo aver finito l’ultimo dipinto, indecisa sul titolo, dopo aver chiesto qualche parere qua e là, troverà la soluzione parlandone con suo nipote: “Mi disse che Caleb, il suo giovane figlio, sognava elefanti. Sogno di Caleb, perfetto!”.
C’era un altro segreto che volevamo che Karen Hollingsworth ci svelasse: il vento dei suoi dipinti. “Sono stata influenzata dal lavoro di altri artisti come Alice Dalton Brown e Andrew Wyeth che avevano dipinto finestre. Nel loro lavoro le tende mosse dal vento hanno aggiunto una nuova dimensione ai loro quadri. Avevo dipinto qualche interno con finestre chiuse e tende tirate, ma ho scoperto, aperte tende e finestre, con le pagine dei libri che avevano cominciato a muoversi, che i dipinti davvero prendevano vita”.
Il vento che accarezza le lenzuola di stanze sul mare, come quella di The Dream of Water: “Soffro spesso d’insonnia e ho imparato a usare l’immaginazione guidata perché mi culli fino a farmi dormire. Col tempo ho creato le mie storie. Uno dei miei temi preferiti: trovarmi in una bella campagna o in un cottage sulla spiaggia con un letto di lenzuola bianche e pulite e un piumino bianco e gonfio. Le finestre sono sempre aperte, mentre entra una brezza leggera. Di tanto in tanto piccoli uccelli si siedono sul davanzale. A volte, in sottofondo, c’è una pioggia leggera. Molto rilassante. Col tempo ho cominciato a usare queste immagini nei miei quadri, scoprendo che, come me, molte altre persone trovano queste composizioni calme e rilassanti”.
Stanze sul mare, come quella di Unwind o Sand in the Sheets con la finestra sulla spiaggia, letto con paglietta, accanto un comodino con una tazza e un libro aperto. E tutti gli altri interni con tende svolazzanti in stanze silenziose con poltrone di vimini, borse e occhiali da spiaggia, cappelli, libri, tazze. Al di là della stanza di Waiting to Fly, ci sono, invece, dei gabbiani: “Sono attratta da quadri un po’ malinconici, così in questo ho usato il profilo di una sola sedia di fronte a una finestra. Un tema apparentemente solitario. Avevo scattato una foto di gabbiani riuniti nelle secche vicino alla riva. Gli uccelli mi avevano permesso di arrivare molto vicino prima che volassero via. Era una grande immagine e davvero volevo usarla in un dipinto. Quando ho guardato il dipinto completato, ho sentito che non solo c’erano gli uccelli in attesa di volare, ma anche la persona su questa sedia in attesa di compiere il passo successivo nella propria vita. È uno dei miei quadri preferiti”.
Altro dipinto del cuore, protagoniste le conchiglie, è The Shell Collectors: “Amo creare composizioni con tavoli. Danno al dipinto un senso definito di casa. Riesco a vedere tutta la famiglia riunita intorno al tavolo a riordinare le conchiglie raccolte quel giorno, e sistemarle in bella vista in alcuni vasetti. Ciò mi rende felice. Voglio essere lì”. Il mare come cura è, invece, quello di Beach Therapy, con le “sedie vuote” rappresentazione di “un gruppo di esseri umani che vivono in armonia, con l’oceano che fa loro da terapia”.
Nei dipinti della casa sul mare c’è quasi sempre della frutta, come quella della grande ciotola di Connections – con quell’uso “assai piacevole dell’arancio con il turchese del mare” – che “evoca quel soddisfacente senso di agio vissuto dalle persone durante i periodi di abbondanza”, quindi la pera di Meditations – “frutto particolare disponibile in tante varietà di forme e colori, simbolo di “cibo fresco, sano e dei tempi d’abbondanza” – presente sin dai primi dipinti o quella ancora di Weightless, con la pera su un piatto della bilancia e con l’artista, finito il dipinto, accortasi che la bilancia era a zero, da cui il titolo. Un senso di leggerezza – di peso – cui s’accompagna, grazie a onde e vento, lo spirito di leggerezza del quadro.
Tanti sono i dipinti di Karen Hollingsworth, quelli dedicati a cottage sul mare, ma anche alla campagna, a interni con uccelli, e alla storia naturale, ricordo, come nel caso di Earth Stories, di una visita al Museo di Storia Naturale di New York: “Quell’immagine di oggetti assemblati mi colpì e volli usare quel format per esprimere il mio amore per gli oggetti naturali. Da piccola ho vissuto in una zona rurale. Gli oggetti di questi dipinti mi ricordano gli oggetti che trovavo nei boschi e di cui facevo tesoro e collezione. Volevo mostrare tutti insieme questi oggetti apparentemente slegati per celebrare la loro bellezza”.
Karen Hollingsworth, che oggi vive ad Atlanta, è nata a St. Louis, nel Missouri, seguendo la famiglia nell’Illinois, quindi nel Tennessee e in Georgia. È sposata con James Neil Hollingsworth, uno dei suoi “artisti preferiti”. Sarà lui a farle conoscere Andrew Wyeth e Norman Rockwell, famoso artista americano cui oggi è dedicato un museo. Sebbene sognasse di fare la pittrice sin da bambina, studierà da infermiera. Dopo i trent’anni, la sua prima educazione artistica, dapprima all’Atlanta College of Art – nel 2006 assorbito dal Savannah College of Art and Design – dove si concentrerà sul suo primo amore, il disegno, iniziando a studiare il colore, quindi, dopo un anno, alla scuola di un ritrattista locale: “Quando ho studiato ritrattistica ho lavorato un po’ ad olio, ma la maggior parte del mio lavoro era a pastello. Nel corso degli anni ho dipinto centinaia di ritratti a pastello, poi un giorno un amico mi ha convinta che, se volevo essere presa sul serio come artista, dovevo passare all’olio. Il pensiero di cambiare è stato spaventoso, ma all’età di quarant’anni ho imballato i miei pastelli, imparando a dipingere a olio. È stata una sfida, ma ho amato la natura fluida della vernice e la facilità di correggere gli errori”.
Karen Hollingsworth, oggi famosa per le tende che danzano al vento di un cottage sul mare, dal 1° al 30 aprile sarà con una sua personale alla Principle Gallery di Charleston, nella Carolina del Sud.
Per una slideshow con dipinti di Karen Hollingsworth:
Per un approfondimento:
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Alice Dalton Brown Website Facebook
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