Se la violenza domestica è invisibile: le bugie delle donne vittime dei propri uomini
E’ molto difficile per una donna parlare di violenza domestica. Per alcune equivale a dirsi di aver fallito. Di aver dato fiducia ad un uomo che le ha tradite nel modo più doloroso possibil
Il mio lavoro mi espone obbligatoriamente alla conoscenza delle situazioni umane più disparate e dolorose. Tra queste ultime ci sono sicuramente quelle che riguardano la violenza domestica, di cui sentiamo parlare quasi quotidianamente anche dai notiziari. Purtroppo quando accade è perché le vittime, nella maggior parte dei casi, hanno perso la vita o si trovano in condizioni di salute gravissime. Molto meno ci arrivano comunicazioni che ci raccontano come le vittime siano riuscite a liberarsi bene da situazioni tali.
Tra le donne che arrivano a chiedere il mio aiuto ci sono quelle che riconoscono il problema e quelle che invece non lo riconoscono ma chiedono una consulenza menzionandomi altre tematiche.
E’ molto difficile per una donna parlare di violenza domestica. Per alcune equivale a dirsi di aver fallito. Di aver dato fiducia ad un uomo che le ha tradite nel modo più doloroso possibile. Che, nonostante le promesse non siano riuscite a cambiare la situazione. E’ spesso si nascondono dietro la giustificazione di essersi comportate male e del partner che in fin dei conti fa bene ad inveire contro di loro, perché non meritevoli di altro. Oppure chiamano la violenza domestica come l’unico modo di amare del compagno.
Ma tutto questo non è assolutamente vero. Anzi! Due sono le cose importanti: non c’è giustificazione alcuna alla violenza e la seconda è che essa non coincide solo con le botte fisiche, ma anche con le parole che feriscono a volte molto più dei pestaggi, o con atteggiamenti di superiorità, indifferenza e con qualsiasi tipo di mancanza di rispetto.
Le violenze invisibili
Anche su questo dobbiamo investire, ovvero sulla presa di coscienza delle violenze non tangibili, quasi invisibili. Quasi, perché non si vedono sulla pelle, ma feriscono profondamente anima, cuore e autostima.
Come dare ai bambini il giusto esempio
La prevenzione sulle violenze domestiche può trovare le sue radici molto prima dell’instaurarsi di una relazione. Possiamo esercitarla anche sui bambini, insegnando loro il rispetto reciproco e quello verso se stessi, in primis.
I genitori possono iniziare dando l’esempio su come una relazione dovrebbe essere, mostrando quotidianamente quanto si amino e si rispettino, collaborando tra loro, parlando chiaramente, senza doversi censurare per paura della reazione altrui. Senza incatenarsi in rigide modalità di distinzione dei ruoli di genere. Senza insegnare alle loro figlie di essere nessuno senza un “principe” che arrivi a salvarle. Ma insegnando che tutti possono fare grandi cose nella vita senza dover vivere all’ombra di qualcun altro.
Purtroppo sento ancora genitori sperare che le figlie sposino dei professionisti affermati e non che loro stesse possano diventarlo.
L'importanza dell'autoaffermazione
Per non cadere nella dipendenza affettiva che può evolversi in violenza domestica, è fondamentale la ricerca di un’autoaffermazione anche nel mondo del lavoro, sia in vista di un’indipendenza economica che mentale.
Il lavoro non è solo una questione di soldi, ma di opportunità di poter rimanere liberi da catene relazionali.