Tornare in forma dopo le feste: no all’alcol e sì al dolce ma solo a queste condizioni. I consigli della nutrizionista
La professoressa Silvia Migliaccio, specialista in Nutrizione Umana, spiega come tornare ai normali ritmi alimentari senza troppe rinunce
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Dopo gli stravizi che ci siamo concessi fra Natale e Capodanno, per la maggior parte di noi urge una rimodulazione del regime alimentare. Cosa quanto mai difficile in un periodo dell’anno in cui anche il meteo uggioso rema contro costringendoci a casa e rendendoci malinconici e, quindi, bisognosi di coccole ipercaloriche. Ma al dolce dobbiamo proprio dire addio? Non è detto: un pezzetto di dolce, con molta moderazione, ce lo possiamo concedere quando ne sentiamo la necessità, ma nel caso di eccessi dei giorni scorsi meglio evitare l'alcol.
Non esistono cibi detox
L’importante è ricominciare con i ritmi abituali, quelli dei pasti principali e degli spuntini, sia che si lavori in presenza che in smart working. Inoltre, meglio puntare su frutta e verdura, tenendo conto del fatto che comunque 'non esistono alimenti da demonizzare così come non esistono veri e propri cibi detox'. Questi i consigli per una ripresa al meglio dopo gli eccessi alimentari del feste della professoressa Silvia Migliaccio, specialista in Endocrinologia e Nutrizione Umana, Segretario Nazionale della Società Italiana di Scienze dell'Alimentazione.
Come cuocere i cibi
Via libera, poi, alle cotture al vapore oppure alla piastra o in padella senz'olio. Le giornate di festa, anche a causa delle limitazioni alle uscite legate al contenimento dei contagi Covid-19, sono state inoltre un po' più all'insegna della sedentarietà. 'Altro punto fondamentale- evidenzia infatti Migliaccio- è iniziare, oppure ricominciare a fare attività fisica. Una passeggiata oppure una corsa quotidiana possono senz'altro essere utili per smaltire le calorie in eccesso e per scuoterci dalla pigrizia'.
Voglia di dolce? Corri che ti passa
'Il consiglio è sempre quello anche di fare attività fisica, che è ben nota per incrementare il livello di endorfine endogene, che inducono una sensazione di euforia e di benessere, simile a quella che ci forniscono dolci ed alcolici'. Infine, nell'Italia che si appresta probabilmente ad assumere colorazioni diverse in base alla gravità dell'emergenza coronavirus, l'esperta opta per uno dei colori non previsti, il verde.' Colore della speranza- conclude infatti Migliaccio- e spesso abbinato alla dieta mediterranea (olio extravergine d'oliva, alimento principe)'.