Impariamo a chiedere scusa
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Chiedere scusa, un gesto apparentemente semplice che se sincero, indica quanto chi lo compie abbia la capacità di autocritica, l’umiltà di ammettere di avere sbagliato e l’opportunità di mettersi nuovamente in gioco.
Chiedere scusa significa poter dare ad un rapporto che può incrinarsi la possibilità di ricomporsi, di trovare nuova vita, laddove necessario. Fa stare meglio chi lo fa e chi lo riceve, può essere un ottimo contenitore, per la rabbia e il rancore causati da un torto subito. Riduce poi le difese dell’altro che dopo delle scuse può aprirsi maggiormente al dialogo e al perdono.
Un gesto quindi assolutamente virtuoso che viene espresso anche con pochissime parole, ma spesso tanto difficile da compiere, per alcuni praticamente impossibile.
Mi verrebbe da dire che il chiedere scusa faccia parte delle caratteristiche delle persone positive. Chi non riesce a porgerle non ha autocritica e manca di empatia considerato che non sente la sofferenza o il disagio di chi ha ferito o offeso. Inoltre, non ammette mai di avere delle colpe, ma puntualmente le addossa ad altri.
Ci sono poi quelli che le porgono solo per formalità e rimangono estranei a qualsiasi tipo di coinvolgimento emotivo. Sono un po’ quelle scuse che potremmo chiamare “vuote a perdere”.
All’estremo opposto si pongono quelle persone che chiedono scusa troppe volte, quelle per cui il termine in questione funge quasi da intercalare. Siamo di fronte sicuramente a casi di bassa autostima in cui le scuse vengono fatte più per rimorso che per altro e che spesso obbliga chi le riceve a confortare chi le fa. Talvolta siamo proprio al limite della manipolazione psicologica.
Chiedere scusa non è un atto di debolezza, se fatto con il cuore e consapevolezza, permette di mettere da parte l’orgoglio e dimostrare a se stessi e agli altri, quanto siamo disposti a metterci in gioco e a riparare alle situazioni. Certo non serve se si pensa che farlo possa giustificare tutti gli errori che compiamo, sia ben chiaro. Non basta solo volersi tirare fuori dai guai, anche perché la persona offesa, rendendosene conto potrebbe arrabbiarsi ancora di più perché si sente presa in giro. Alle scuse devono sempre seguire i fatti che dimostrano che abbiamo capito e siamo davvero intenzionati a porre rimedio all’accaduto. Esse infatti non cancellano come un colpo di spugna gli eventi.
Quindi, se non si è degli esperti delle scuse sincere, meglio iniziare ad ammettere i propri errori, e quando questi ledono gli altri, porgere loro delle scuse: il modo più semplice per poter mantenere i rapporti, perché in fin dei conti è molto facile sbagliare.