I moniti internazionali non fermano il Giappone, ripresa la caccia alle balene
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Secondo i media Tokyo difende i fini scientifici sfidando i moniti internazionali.
Ne abbiamo scritto diverse volte in questa sede, spiegando i motivi per il quali la terra del Sol levante fu ammonita più volte a causa del suo comportamento nei confronti dei cetacei.
Il Giappone ha ripreso la caccia alle balene, sfidando i moniti a livello mondiale e sostenendo la finalità scientifica dell'azione. Nei giorni scorsi sono rientrate cinque baleniere dopo una spedizione nell'Oceano Antartico nella quale sono stati uccisi 333 esemplari. Ne hanno dato notizia i media giapponesi e internazionali. Le baleniere, partite lo scorso novembre, sono rientrate senza avere dovuto affrontare nessuna protesta da parte dei gruppi animalisti in difesa delle balene.
Il Giappone è tra i firmatari della Moratoria alla caccia alle balene promossa dalla Commissione internazionale sulla caccia alle balene. Secondo i media internazionali, sfrutta una scappatoia che consente la caccia alle balene per ragioni scientifiche, affermando che l'uccisione dei cetacei è necessaria per una più approfondita conoscenza del comportamento e della biologia degli stessi.
Quattro anni fa il Giappone ha ricevuto una diffida dalla Corte di giustizia dell'Aja, secondo la quale la 'caccia scientifica' è un pretesto a fini commerciali.