I monasteri più belli immersi nella natura
Potrebbero sembrare dei luoghi dimenticati da Dio, eppure i monasteri costruiti in spazi di mondo isolati, a contatto con la natura più primitiva, sono nati proprio per raggiungere una pura spiritualità. Qui monaci o monache si ritiravano per vivere una vita ascetica, fatta di studio, di preghiere e di piccoli lavori in mulini, forni, stalle, cantine e laboratori artigianali per soddisfare le esigenze materiali della loro comunità.
Oggi la maggior parte di questi luoghi ha perso il vantaggio/svantaggio dell’isolamento, pur rimanendo una testimonianza esemplare di costruzioni a basso imbatto ambientale e con materiali non inquinanti.Si va dai monasteri impiantati su enormi formazioni rocciose (come Meteora, in Grecia) a quelli aggrappati a pareti di montagna (ad esempio il Tempio sospeso, in Cina), passando per veri e propri capolavori scavati nella roccia (il monastero di Petra).
Tutti si caratterizzano però per un elemento in comune: di solito erano costruiti vicino a un corso d'acqua, e l'intero complesso monastico era strutturato in modo che l'acqua potesse essere convogliata verso l’interno della struttura: fontanelle, cucina e bagni. Esempi di ingnegneria idraulica sorprendenti e funzionali.