I fiori in cucina per golose ricette
Colorati, belli, profumati e anche buoni da mangiare: sono le caratteristiche che accumunano alcuni fiori. Almeno una cinquantina di specie floreali, infatti, possono apportare gustosi sapori nonché vitamine, antiossidanti, zuccheri e proteine alle ricette gastronomiche.
Tra quelli commestibili spiccano i fiori di zucca, i cavolfiori, i broccoli, i carciofi e lo stimma del Crocus sativus (da cui si ottiene lo zafferano), la rosa, la lavanda, la viola, il papavero, il crisantemo o piante spontanee come la borragine, la bocca di leone, il tarassaco e la carlina.
Così i petali della rosa, sono utilizzati come elementi decorativi dei piatti, ma anche come ingredientistica di liquori e sciroppi, per preparare di marmellate o composte e per insaporire piatti dolci e salati. Il crisantemo contrasta i sapori forti e decisi e, oltre a dare vivacità ai piatti, ha un’importante azione curativa nei casi di dispepsia o di digestione difficile. Le foglie della primula sono ottime per insalate e minestre e per aromatizzare vini e aperitivi.
Naturalmente bisogna prestare accortezza nell'usare piante o parti di esse nelle ricette perché molti fiori possono causare intolleranze o possono risultare tossici per l’organismo. A titolo di esempio, i fiori e i frutti del sambuco sono eduli, il resto della pianta è tossico.
La parola d’ordine deve essere sempre “attenzione”, non bisogna dimenticare che non vanno utilizzare le piante cresciute in ambienti inquinati o coltivate con concimi inadatti alle colture alimentari. Quindi nessuna improvvisazione, la provenienza e ciò che abbiamo intenzione di ingerire devono essere sicuri, senza nessuna traccia di incertezza.