"Poteva succedere anche a me?". Il caso di Giulia Tramontano e i segnali da non sottovalutare secondo la psicologa
Quando una donna si rende conto che la persona con la quale ha una relazione non le riconosce la sua autonomia e la sua libertà, che non la rispetta, si deve allertare. Ci sono diversi livelli di sopraffazione che possono e devono destare preoccupazione
Nei giorni della sua scomparsa ogni donna dentro di sé aveva capito che Giulia non poteva essere scappata, ma che piuttosto le era capitato qualcosa di terribile: è difficile scomparire senza lasciare traccia, tanto più con una famiglia unita come la sua, da cui non si sarebbe allontanata e a cui avrebbe chiesto aiuto. Il primo pensiero di una donna incinta è la sicurezza del suo bambino; quindi, non va via mettendolo in pericolo, facendo cose fuori dal suo ordinario comportamento.
Infatti #losapevamotutte è l'hashtag esploso su twitter in seguito alla scoperta del suo omicidio. Ed ha sconvolto tutti perché chiunque avrebbe potuto trovarsi al suo posto.
Prima di essere uccisa Giulia aveva avuto un colloquio rivelatore con l'altra donna con la quale il suo compagno/assassino aveva una relazione parallela. Dopo il loro colloquio la giovane chiede a Giulia se vuole restare a dormire a casa sua, ma lei risponde di volere tornare a casa per parlare con il suo fidanzato e lasciarlo.
Poi sappiamo cosa è successo alla povera Giulia, anche se ogni giorno emergono nuovi dettagli agghiaccianti sulle modalità dell'omicidio.
Può un uomo che non ha mai dato segni di essere violento, diventare all'improvviso un femminicida? Ci sono dei segnali? Come si fa a difendersi da un rapporto sbagliato?
Non è facile capire quando si è in una relazione tossica e quando la donna se ne accorge ci sono molte dinamiche economiche, familiari che incidono sulla sua indulgenza.
Quando una donna si rende conto che la persona con la quale ha una relazione non le riconosce la sua autonomia e la sua libertà, che non la rispetta, si deve allertare. Ci sono diversi livelli di sopraffazione che possono e devono destare preoccupazione.
I segnali pericolosi
La gelosia è un segnale pericoloso, se l'uomo alza la voce è un altro segnale. Anche un solo schiaffo è un campanello d'allarme che non va sottovalutato fin dalla prima volta. Il controllo del telefono, della spesa, il “cosa fai”, sono tutte forme di violenza. E allora non bisogna avere timore di chiedere consigli a chi ha esperienza (a un centro antiviolenza o a un avvocato specializzato).
Anche il tradimento può essere una forma di sopraffazione. In questi casi l'uomo ha sé stesso come centro e non riconosce la compagna come persona. È il caso di lasciare un uomo di questo tipo.
Il contesto familiare e delle amicizie può essere da supporto per una donna in difficoltà. A volte è meglio andare subito via, comunque è importante almeno consigliarsi e anche chiedere aiuto (Menditto, 5 giugno 2023).
Impagnatiello, non solo aveva tradito la sua compagna ma, stando a quanto riferito dai conoscenti, si sarebbe mostrato più volte sprezzante nei confronti di Giulia, per le sue origini del Sud, costringendola ad esempio a tifare per la Juventus anziché per la squadra del Napoli (Ronza, 7 giugno 2023).
Bisogna ribadire comunque che questo non significa assolutamente colpevolizzare o responsabilizzare la vittima, ma piuttosto l'autore del crimine: è l'uomo che deve fermarsi, così come devono intervenire i familiari e le persone che sono vicine all'uomo violento e/o manipolatore.
Il profilo del narcisista
Riguardo ad Impagnatiello il profilo di un narcisista, concentrato esclusivamente su sé stesso e sui suoi interessi, è quello che emerge ora dopo ora dalle indagini, come se davanti a lui ci fosse uno specchio con la sua sola immagine riflessa e nient'altro intorno: né Giulia, né il bimbo che portava in grembo, il suo. Sicuramente rappresentava la sanzione assoluta della fine di una sua patologica adolescenza irrisolta, la sua tendenza a risolvere tutto con la manipolazione e la menzogna e che quindi rappresentava per lui un insopportabile bagno di verità, quindi da eliminare, da rimuovere. Un bambino che, quindi, doveva essere eliminato insieme a sua madre: voleva uccidere entrambi, voleva liberarsi da ogni zavorra che gli impediva di cavalcare il suo narcisismo onnipotente, manipolativo, mitomane e patologico (Meluzzi, 8 giugno 2023).
Quanto è disposta una donna a tollerare comportamenti inadeguati, egoistici, limitazioni da parte del proprio partner? Quando una donna stabilisce che quello che le viene fatto o quello che non le viene consentito di fare è troppo?
Le domande da porsi
Ciascuna di noi ha dei parametri molto diversi su questo punto. Le istituzioni devono fare la loro parte, ma alle donne può essere utile farsi le domande giuste (Bruzzone, 23 gennaio 2023):
- Quanto sono soddisfatta in questa relazione?
- Quanto davvero questa relazione mi nutre, mi fa stare bene, mi dà quello che mi serve?
- Che tipo di funzione ha l'uomo che ho accanto?
- Quanto interviene nelle decisioni della mia vita?
Le precauzioni
Oltre a quanto già detto sopra, ci sono alcune precauzioni che le donne possono prendere per evitare di trovarsi in situazioni spiacevoli (Brondoni, 5 giugno 2023; Bruzzone, 23 gennaio 2023):
- non accettare limitazioni imposte dal partner; non cedere password dei propri profili social al partner perché così lui è tranquillo e si fida (ma in realtà non si fida altrimenti non le chiedeva);
- ascoltare il parere degli amici e dei familiari: non pensare che se una persona cara considera il tuo partner un poco di buono lo faccia per invidia;
- se il partner ti manca di rispetto (con un tradimento, ad esempio) qualcosa non va;
- non accettare che il tuo partner ti svaluti fisicamente e/o psicologicamente;
- non pensare che senza un uomo al tuo fianco la tua vita possa valere meno;
- non andare all'ultimo appuntamento.
La stessa definizione comprende in sé qualcosa di definitivo. Ma se una persona non vuole responsabilità, ultimatum e costrizioni, usa quel momento per giocarsi il tutto per tutto. Ecco perché va evitato.
Alcuni killer usano delle scuse per attirare la vittima, come il cane che sta male, ad esempio. In quel caso bisogna davvero accertarsi delle intenzioni e delle circostanze.
D'altra parte, nel caso di Giulia non c'era un vero e proprio ultimo appuntamento perché lei viveva insieme a quello che sarebbe diventato il suo assassino e aveva scoperto da poco il castello di bugie che lui aveva costruito; l'amore dovrebbe essere semplice, non si dovrebbe passare le giornate ad aggiustarlo o far funzionare le cose. Per alcune coppie le liti con il lascia e prendi funziona, ma per la maggior parte invece sarebbe meglio capire che in un rapporto deve esserci spazio per entrambi.