"Perché abbiamo deciso di fare figli?": le domande da fare quando si è in crisi e le 4 fasi dell'amore
La dottoressa Giommi spiega come affrontare la terapia di coppia e come l’amore può essere recuperato cominciando dal farsi le domande giuste
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L’amore è un sentimento importante che mostra le sue contraddizioni, a volte riempie la vita, a volte la nega, con gelosie, tradimenti, delusioni.
Al femminile l’amore mostra nella storia le sue contraddizioni, troppo e al contrario troppo poco, con evoluzioni che passano dall’illusione alle difficili delusioni, trasformando a volte il rapporto di amore in un sentimento materno aggressivo che racconta la scontentezza e la disposizione ad una pedagogia aggressiva. Il maschile soffre di un forte desiderio di essere al centro e di avere riconoscimenti con una organizzazione del proprio tempo di gioco e di sport che occupa il tempo libero. Oggi molte cose sono cambiate, ma alcune impronte restano sul fondo della psiche.
James Hillman, un famoso psicoanalista junghiano, sostiene in un suo libro “Trame perdute…. poiché il sentimento contiene lati di segno positivo e lati di segno negativo: inganno, antipatia, freddezza, odio, dolore, ci vuole il coraggio dei sentimenti … I nostri sentimenti quando si sono guastati, sono spesso ri-sentimenti su piccole cose, su quei piccoli errori che via via sono stati trascurati.” Quello che ci viene raccontato in terapia di coppia è in parte questo, è il vivere accanto di avari/e di parole e passivi come se le delusioni costruissero un copione che allontana e crea rancore.
Le fasi dell'amore
Al femminile e al maschile nelle storie importanti della letteratura possiamo trovare amore passione e amore dedizione che ci pongono domande. Si sostiene in psicoterapia che l’amore attraversa 4 fasi:
illusione, disillusione, delusione e principio realistico e queste fasi rappresentano la presa di coscienza di chi è il/la partner realmente con pregi e difetti che tendono a comparire dopo i sei mesi, un anno e soprattutto dopo la convivenza e la nascita del figlio/a, che cambiano le relazioni emotive e di potere. Molte coppie ritengono che l’amore sia sempre uguale e non mettono in atto strategie a protezione spesso cadendo nella trappola che un nuovo amore colmi la delusione e faccia ripartire la felicità, come fossero sempre alla ricerca dell’illusione.
In terapia di coppia lavoriamo sulle esperienze nella famiglia di origine e poi nelle storie che si sono succedute nel tempo delle esperienze in modo da capire le scelte e l’arrivo delle delusioni.
L’amore può essere recuperato se capiamo che cosa abbiamo volontariamente o involontariamente perso o abbandonato. Le delusioni, le perdite delle persone della nostra vita come i genitori a volte fratelli e sorelle per malattie, ci portano a spostare le attese e a incontrare le delusioni. E’ sempre importante chiederci cosa ci aspettavamo dal rapporto e perché abbiamo deciso di fare figli, come abbiamo risolto i contrasti e come abbiamo costruito il cambiamento. La terapia di coppia “breve, motivazionale, attiva” ha questo scopo aiutare i partner a capire cosa è successo, come si sono creati i problemi passata la fase dell’innamoramento e come la vita di tutti i giorni, il crescere di età, possono avere creato cambiamenti importanti sui quali non ci siamo confrontati.
L’intimità non è litigare, è condividere le emozioni, raccontare di noi, di cosa abbiamo attraversato e perché. Protetti dalla presenza dello psicoterapeuta le coppie possono raccontare la rabbia e il dolore, il perché della perdita della sessualità, i contrasti nell’educazione dei figli, la paura della noia, delle ripetizioni, dei comportamenti a bassa intensità. A volte lasciarsi è necessario, a volte anche dopo tradimenti il rapporto può riprendere energia. Si entra in psicoterapia di coppia con il coraggio di affrontare con sincerità i problemi e per scoprire se abbiamo ancora risorse regalandoci uno spazio tempo dove capire la storia e vedere cosa abbiamo sbagliato e di cosa abbiamo ancora desiderio e voglia. E’ un percorso che sempre dovremmo permetterci perché poi ci permetterà di avere risorse per il futuro qualunque sia la nostra scelta.