I farmaci anti-diabete per dire addio all’obesità "scoperta dell'anno". Oprah Winfrey: "Ora sono magra con un'iniezione"
La regina dei salotti tv, da sempre alle prese con i chili di troppo, era riluttante a ricorrere all'iniezione settimanale, ma poi è finita per diventare una testimonial dei prodigiosi medicinali antidiabete. In breve tempo è passata da 107 a 75 kg. La rivista Science: “Questi farmaci sono promettenti"
I farmaci nati come potenti anti-diabete saranno la svolta nella lotta alle malattie associate all’obesità. Lo dice anche Science, una delle riviste più prestigiose della comunità scientifica internazionale, secondo cui la loro capacità di garantire significative perdite di peso, parallelamente all’efficacia dimostrata nell’attenuare una serie di problemi di salute riconducibili all’aumento incontrollato del peso, li ha portati così ad essere nominati “Breakthrough of The Year”, "la svolta del 2023". I medicinali a pregiarsi del prestigioso riconoscimento sono quelli appartenenti alla famiglia di Ozempic*, gli agonisti del recettore del Glp-1.
Le cause di questa patologia comprendono fattori genetici, fisiologici, ambientali e sociali, evidenziano gli esperti. Come problema medico, i rischi legati all'obesità possono essere pericolosi per la vita. Si parla di malattie cardiache, diabete, artrite, malattie del fegato e alcuni tipi di cancro. Sul fronte delle terapie, i trattamenti farmacologici per l'obesità hanno avuto "un passato triste, spesso intrecciato con la pressione sociale sul perdere peso e la convinzione diffusa che l'eccesso di chili rifletta una debole forza di volontà", scrive l'autrice del servizio Jennifer Couzin-Frankel. Tuttavia, è ora emersa questa nuova classe di terapie farmacologiche per la perdita di peso che sta mostrando "risultati promettenti".
Il racconto della regina dei salotti tv Oprah Winfrey
E sull’efficacia dei nuovi farmaci ha voluto raccontare la propria esperienza anche la conduttrice Oprah Winfrey, storicamente alle prese con i chili di troppo. Inizialmente riluttante a ricorrere all'iniezione settimanale, che lei stessa considerava una scorciatoia poco efficace, è finita per diventare una testimonial dei prodigiosi medicinali antidiabete. In brevissimo tempo è passata da 107 a 75 chilogrammi di peso, tre al di sopra dell'obiettivo che si era prefissa: "Il fatto che ci sia una ricetta approvata dai medici per mantenere un peso forma e restare in salute dà un senso di sollievo, di redenzione, come un dono, non qualcosa da nascondere".
Ozempic, al pari dei medicinali Wegovy e Mounjaro, come anche dell'equivalente Zepbound (approvato dalla Fda specificamente contro l'obesità), sono diventati molto popolari negli Stati Uniti, creando inaspettatamente una piccola emergenza che si tenta ora di arginare incrementando le produzioni. La caccia al farmaco “miracoloso” ha infatti provocato carenze nella distribuzione, a danno soprattutto dei pazienti che se ne servono per trattare il diabete.
Il nuovo utilizzo del medicinale è stato però accompagnato da innumerevoli polemiche, non ultima quella relativa al costo esorbitante del farmaco – non sempre coperto dalle mutue – che lo rendono un privilegio per pochi. Da sempre sono infatti le classi meno abbienti che soffrono di problemi di sovrappeso e obesità, ma con i costi attuali a potersi curare sono soltanto i ricchi.
"Per 25 anni – ha raccontato Oprah, che tra poco meno di un mese compirà 70 anni – in tanti si sono presi gioco di me perché ero grassa: è stato un passatempo nazionale. Sono stata biasimata e svergognata, e di conseguenza io mi davo la colpa. Le fluttuazioni nel peso hanno occupato cinque decenni di spazio nel mio cervello ma ero io che mi auto-accusavo, pensando che non avevo abbastanza forza di volontà"
Ozempic e gli altri farmaci anti-obesità cancellano inoltre un problema noto negli Usa con il nome di “food noise”, il desiderio irresistibile di cibo ad ogni ora del giorno e della notte. E ora - ma questa non è una buona notizia - c’è chi ritiene che con questi medicinali si potrà finalmente mangiare qualsiasi cosa senza più porsi problemi o limiti di alcun tipo.
I farmaci Glp-1, i primi dei quali hanno visto la luce quasi 20 anni fa, potrebbero esser ben presto la soluzione per altre gravi condizioni mediche. Attualmente sono infatti in corso diversi trial sul loro utilizzo nel trattamento della tossicodipendenza, dell’Alzheimer e anche del Parkinson. I medicinali “anti- obesità” non andrebbero comunque presi a cuor leggero. Gli effetti collaterali associati non sono lievi, e la loro potenziale necessità di essere assunti a tempo indeterminato espone le persone a rischi elevatissimi.
Nella classifica stilata da Science, nella corsa per la svolta scientifica dell'anno, alle spalle degli agonisti Glp-1 ci sono i progressi nelle terapie degli anticorpi che potrebbero rallentare la neurodegenerazione nel cervello delle persone con Alzheimer. E, ancora: la scoperta di fonti naturali di idrogeno sotto la superficie terrestre; la spinta verso cambiamenti sistemici nel modo in cui gli scienziati all'inizio della carriera vengono trattati nelle istituzioni di tutto il mondo; la conferma della profonda antichità delle impronte umane scoperte in un antico lago nel New Mexico; le scoperte che mostrano che la fondamentale pompa del carbonio della Terra sta rallentando; segnali interstellari provenienti da fusioni di buchi neri massivi; lo sviluppo di previsioni meteorologiche assistite dall'intelligenza artificiale (Ai); i nuovi vaccini contro la malaria e l'implementazione dell''exascale computing', che promette di portare una potenza di calcolo senza precedenti in molti campi della scienza.