Europa, un quarto di grilli e cavallette rischia l'estinzione
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Secondo un rapporto Iucn, il pericolo deriva dagli incendi
Quante volte nei campi, o anche in città, si sentono i grilli cantare? Questa inconfondibile melodia della natura potrebbe presto diventare un ricordo.
In Europa almeno un quarto delle specie di grilli e cavallette è a rischio estinzione a causa delle colture intensive e degli incendi. Lo ha affermato un rapporto dell'Unione internazionale per la conservazione della natura (Iucn) che evidenzia i rischi di una pericolosa alterazione della catena alimentare, grilli e cavallette sono un'importante fonte di cibo per uccelli e rettili.
Un team di 150 esperti ha lavorato per due anni grazie ai fondi della Commissione Ue, valutando per la prima volta lo stato di conservazione delle più di mille specie di cavallette e grilli in Europa. Secondo gli studiosi del fenomeno, per evitare che queste specie cadano nel baratro dell'estinzione, si dovrebbe fare di più per proteggere e ripristinare il loro habitat, ad esempio con una gestione sostenibile dei pascoli e con pratiche di coltura tradizionali. Il pericolo principale è caratterizzato da uno sfruttamento eccessivo dei pascoli, dall'utilizzo di fertilizzanti, macchinari pesanti, pesticidi e dalle falciature frequenti.
Un capitolo a parte spetta agli incendi, in aumento, in particolare in Grecia e alle isole Canarie, mentre altre specie costiere sono in pericolo a causa dello sviluppo del turismo e dell'urbanizzazione.