Europa, si prevede un futuro di siccità e tempeste

Europa si prevede un futuro di siccità e tempeste
di Alessandra Concas

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L'Aera Mediterraneo potrebbe essere la zona più colpita, con rischi anche per l'economia.

Si prevedono piogge intense, tempeste e inondazioni al Nord, siccità, ondate di calore, incendi, raccolti agricoli persi al Sud. Il cambiamento climatico è pronto a fare il suo ingresso sull'Europa in modi diversi, con l'unica sicurezza che nessun Paese sarà esonerato dal pagare il conto.

Il quadro, non molto allegro, è tracciato dall'Agenzia europea per l'ambiente, secondo la quale il Vecchio Continente in futuro dovrà fronteggiare rischi sempre più gravi a livello economico e ambientale. La loro entità dipenderà dal successo degli sforzi fatti per ridurre le emissioni di gas serra e prepararsi a affrontare ciò che verrà.

Nel rapporto 'Cambiamenti climatici, impatti e vulnerabilità in Europa al 2016', vengono evidenziati i cambiamenti osservati nel clima stanno avendo ripercussioni di ampia portata sull'economia, la salute umana e la biodiversità. In conseguenza dell'aumento delle temperature l'innalzamento del livello del mare, dallo scioglimento dell'Artico alla riduzione dei ghiacciai alpini, sono visibili gli effetti del riscaldamento globale, che ha causato anche un aumento degli eventi estremi come le bombe d'acqua e i picchi di afa.

Secondo gli studiosi del fenomeno, dal 1980 al 2013, gli eventi estremi hanno causato perdite economiche per quasi 400 miliardi di euro, pari a 710 euro pro capite. Il conto più salato lo ha pagato la Germania (78,7 miliardi), seguita da Italia (59,6 miliardi) e Francia (54,2 miliardi). Ancora più salato è il conteggio delle vittime, con decine di migliaia di morti dall'inizio del secolo. Il bilancio potrebbe aumentare, perché questi accadimenti eccezionali sembrano diretti a diventare sempre più abituali.

Se l'intero continente è da considerato vulnerabile, l'Europa meridionale e sud-orientale, perciò anche l'Italia, è l'area dove si prevede il maggior numero di ripercussioni negative. La regione, si legge nel rapporto, sta già affrontando forti aumenti di ondate di calore, diminuzioni di piogge e portata dei fiumi che hanno incrementato il rischio di siccità più gravi, calo dei rendimenti agricoli, perdita della biodiversità e maggiore rischio di incendi boschivi. Si sottolinea che, ondate di calore più frequenti e i mutamenti nella distribuzione delle malattie infettive sensibili al cambiamento climatico, dovrebbero fare aumentare i rischi per il benessere dell'uomo.

L'Europa mediterranea è infine esposta anche agli effetti del riscaldamento terrestre fuori dal continente, tra i quali l'arrivo di migranti climatici che aumenterebbero il loro numero.





06/02/2017
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