Eritema e falsi miti: c'è un antico rimedio naturale che funziona ancora, più di tanti farmaci
Uno dei falsi miti più frequenti quando si tratta di questo disturbo è credere che la crema solare sia garanzia di protezione
Tutte conosciamo i sintomi di un eritema solare, un’eruzione cutanea piuttosto comune: bruciore, prurito, arrossamento, fastidiose vescicole. Uno dei falsi miti più frequenti quando si tratta di questo disturbo è credere che la crema solare sia garanzia di protezione assoluta da questo tipo di eruzione cutanea. In verità potrebbe addirittura favorirla.
Le cause
"L’eritema solare si può descrivere come un arrossamento persistente della cute associato a pizzicore, bruciore e prurito", spiega il Professor Antonino Di Pietro, direttore scientifico dell’Istituto Dermoclinico Vita Cutis all’interno di Palazzo della Salute – Wellness Clinic. "L’arrossamento, che può presentarsi a chiazze, di grandezza variabile, oppure in modo uniforme, è causato dalla dilatazione eccessiva dei vasi capillari. Sotto l’effetto del calore del sole e dei raggi ultravioletti, infatti, i vasi capillari tendono a dilatarsi e se tale dilazione persiste per un certo lasso di tempo, si scatena una reazione infiammatoria che si manifesta con i sintomi che abbiamo indicato". Continua il dermatologo: "Dobbiamo considerare che i raggi solari che colpiscono la nostra pelle sono di due tipi. Quelli ultravioletti, ovvero raggi fisici che come spilli penetrano nella pelle, causando un danno alle cellule e conseguenti irritazioni, ma anche quelli infrarossi. Questi ultimi, a differenza dei raggi ultravioletti, non vengono bloccati dai filtri solari e sono responsabili della sensazione di calore sulla pelle e della vasodilatazione. Questo spiega perché, soprattutto in caso di pelle sensibile, può bastare anche un intenso calore a scatenare l’eritema".
"Anche l’utilizzo di creme solari non adatte alla propria pelle può favorire la comparsa di eritemi. Questo succede soprattutto quando si utilizzano creme che occludono troppo i pori: se la pelle non traspira, infatti, non riesce a raffreddarsi e l’intenso calore come abbiamo visto può generare la vasodilatazione. Stessa cosa quando si indossano indumenti sintetici, che non lasciano traspirare la pelle aumentando la sensazione di calore. La pelle può diventare più sensibile sotto l’effetto di farmaci oppure di creme cosmetiche che non vengono ben tollerate. Sole, caldo e creme non adatte alla pelle creano spesso un mix deleterio che può favorire la comparsa dell’eritema" sottolinea ancora il dermatologo.
Il rimedio della nonna
Gli impacchi di acqua e amido, hanno un potente effetto lenitivo e calmano l’infiammazione, spiega il dermatologo. "L’amido si trova facilmente in commercio ma in caso risulti difficile procurarselo, niente paura. In questi casi si può ricorrere a un metodo casalingo, utilizzando del pane raffermo per fare quello che i dermatologi di una volta chiamavano ‘l’impaccoccione’. Basta inzuppare il pane nell’acqua, quindi avvolgerlo in un canovaccio da applicare nella zona interessata. In questo modo, l’arrossamento e l’irritazione saranno alleviati dall’amido rilasciato dal pane bagnato. L’impacco va tenuto per 20 minuti circa ed effettuato 2 volte al giorno. In alternativa al pane, si può provare ad applicare sulla zona colpita dall’eritema delle fette di patate crude".
Ma se non passa: rivolgersi a un medico
In quel caso possono essere prescritte delle pomate cortisoniche", conclude il Professor Di Pietro, "tenendo presente però che per almeno 7/10 giorni è bene evitare di esporsi al sole così da dare tempo alla pelle di riprendersi e irrobustirsi. A tale scopo possono essere utili anche creme con principi attivi in grado di aiutare la pelle a rigenerarsi più facilmente: tra questi i più efficaci sono la fospidina e la vitamina E".