Eiaculazione precoce per lui e assenza di orgasmo per lei: i sintomi sessuali più diffusi e confessati agli specialisti
Quali domande bisogna farsi per capire quale sia il proprio sintomo sessuale nel caso di una crisi della relazione? Lo spiega la sessuologa Roberta Giommi
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I sintomi maschili che creano più allerta sono l’eiaculazione precoce e la disfunzione erettile e al femminile la mancanza di orgasmo nel coito e il dolore nei rapporti. La mancanza di desiderio può avere una causa semplice rappresentata dall’insoddisfazione sessuale che porta a non desiderare di fare sesso in assenza di piacere e in presenza di ansia da prestazione. Ma la mancanza di desiderio come abbiamo detto può essere determinata anche dal conflitto di coppia e familiare, da componenti depressive o dall’uso di farmaci antagonisti alla libido. Fare una riflessione sulle cause probabili è un modo per cambiare comportamenti o per prepararsi ad una consulenza sessuologica, quindi prepararsi ad un cambiamento nel modo di pensare e agire sia la relazione che la sessualità.
Le domande per capire il nostro sintomo sessuale
Il sintomo sessuale può:
- Essere presente fin dall’inizio della sessualità
- Presentarsi con alcune persone e non con altre
- Verificarsi all’improvviso e ripetersi dentro una relazione che da questo punto di vista non ha fino a quel momento mostrato problemi.
Le cause prevalenti quando il sintomo è presente fino dall’inizio sono spesso educative.
Autodiagnosi
Ci sono delle domande che possiamo porre a noi stessi, le iniziali, sono:
a) quando il sintomo si è presentato?
b) con quanta frequenza si è verificato?
c) abbiamo pensato a quale situazione, lo determina?
d) abbiamo valutato che ci sono dei comportamenti del/la partner che facilitano l’insorgere del problema?
e) nell’ultimo mese quante volte abbiamo provato desiderio sessuale, eccitazione, orgasmo, soddisfazione sessuale?
f) abbiamo una attività di autoerotismo molto frequente che ci impedisce di crescere nella dimensione a due?
Come risolvere il problema
Predisporsi, prepararsi ad una soluzione del problema costruisce un ponte positivo verso la soluzione e fa uscire da rassegnazione o allontanamenti emotivi che possono facilmente fare aumentare le difficoltà. Curare al femminile è incontrare l’anima segreta, ritrovare i sogni delle bambine, la loro ricerca di potere e felicità, è mostrare loro la forza che possiedono e hanno dimenticato, la voglia di gioia e di gioco. Nel sesso è accendere il desiderio, valutare le difficoltà, le chiusure che si sono create nel percorso educativo e nelle esperienze della sessualità.
Quando l'autodiagnosi non aiuta
Se sentite che l’autodiagnosi non vi aiuta a cercare soluzioni dovete valutare la presenza di difficoltà relazionali e di conflitti. La mancanza di tempo e di gioco nella coppia, i momenti difficili dovuti ai problemi lavorativi e/o familiari. Sia al maschile che al femminile dobbiamo stare attente/i a non avere dimenticato i contatti fisici come l’abbraccio, il bacio, il massaggio, cioè tutti i modi per ristabilire un contatto corporeo e di intimità. Una consulenza sessuologica potrebbe aiutarvi a capire meglio cosa sta accadendo. Sono interventi brevi che permettono di essere aiutate/i e che possono guidare alla riconquista di una relazione emotiva e sessuale efficace.