Ecco che cosa inibisce il desiderio al maschile e al femminile
Il desiderio sessuale consiste nella spinta verso un incontro, costruisce nella mente l’anticipazione di uno scambio emotivo e fisico, prefigura cosa può accadere. Il desiderio può essere stimolato da persone conosciute o sconosciute, anima la voglia di incontrare l’altro/a, si prepara raccogliendo sensazioni, profumi, colori, forme fisiche dell’altro/a. Oggi si tende a confondere l’eccitazione con il desiderio, le circostanze in cui si fa sesso con la costruzione del desiderio che richiede una diversa elaborazione.
Spesso il sesso nasce da regole anche in chi pensa di trasgredirle: il fatto che si è accettato un invito, che siamo esaltati, che si è bevuto e sono crollate le inibizioni, che vogliamo essere accettati e appartenere al gruppo. Questo accade molto in adolescenza. Il desiderio è prima un pensare e poi un fare, nasce dal nutrire delle sensazioni o dal lasciarsi andare alle emozioni, dal rispondere a sollecitazioni, fantasie, gesti. Nelle coppie che hanno un progetto, che vivono una continuità, il desiderio può essere rinforzato da quello che abbiamo vissuto di emotivo, sensoriale, sentimentale, dalla raccolta nella nostra mente di immagini di quello che abbiamo vissuto in altre occasioni, da gesti che accendono.
A vari livelli e in circostanze diverse, si registra una importante crisi del desiderio. La mente e il corpo raccontano il silenzio e a volte sono più desiderosi di tregua che di stimolazione. Cosa spenge il desiderio? Un motore importante del silenzio sessuale è rappresentato dai conflitti e dall’incompetenza sessuale, dalla mancanza di uno stile relazionale efficace. Il conflitto nella coppia e nella famiglia inibisce in modo prevalente la sessualità maschile con conseguenze importanti sulla funzione erettile. La mancanza di uno stile relazionale efficace, inibisce in modo maggiore la sessualità femminile producendo inibizione del desiderio e della motivazione alla sessualità. La cattiva sessualità, intesa come sesso relegato alla fine della giornata, a momenti poco caldi da un punto di vista emotivo con difficoltà ad accendere l’eccitazione, è frequente sia nei maschi che nelle femmine.
Il sesso ha ricevuto, a livello di mass media e internet. uno sviluppo molto forte che determina una presenza di stimolazioni imposte o trovabili e usufruibili in modo costante, da casa, con la televisione, nei siti porno. La stessa libertà sessuale che determina una possibilità di accesso alla sessualità molto facilitata, sia nella costruzione di storie brevi, di tradimenti, sia nella possibilità di incontrare altri partner. È diventata motore di crisi del desiderio. Sembra di essere entrati in una situazione in cui si pensa al sesso come dovere e non come risorsa, come se la libertà sessuale invece di costruire la consapevolezza delle proprie possibilità, la ricerca di quello che piace e non piace, la costruzione di uno stile personale nel gestire la sessualità e la relazione, la competenza a dire no se le circostanze e il modo non configurano un vero gusto per quello che si sta facendo. Oggi la crisi del desiderio riguarda sia i maschi che le femmine, nei maschi per l’ansia da prestazione e nelle femmine per una stimolazione di parole e di relazione insufficiente e una nuova motivazione è la mancanza di un piacere forte e di un abbandono possibile alla competenza maschile.
Come si cura il desiderio? Si cura prima valutando cosa amiamo nella preparazione della sessualità: l’ambiente, lo stile personale, la preparazione, le parole, i gesti che anticipano o mettono in moto l’incontro; cosa amiamo nella persona che scegliamo o di cui accettiamo l’invito. L’elemento successivo è la memoria favorente la sessualità e il corredo di sensazioni che ci preparano a vivere il sesso. Il desiderio anima la mente prima che avvenga l’incontro e può trovare sul suo cammino ostacoli rappresentati da parole e gesti sbagliati, disarmonie e al maschile l’ansia di non saper vivere una sessualità efficace e oggetto di soddisfazione da parte della donna dell’incontro o della storia. E’ come se prepararsi alla sessualità, sapersi fermare, ricominciare, siano modi con cui si contrasta l’urgenza e si permette al desiderio di svolgere il suo percorso, aiutando al mente il cuore e la pancia a trovare una loro soddisfazione.