Il fenomeno delle donne che non sanno di essere incinte: che cosa è il diniego di gravidanza

Ci sono donne che rimangono incinte e non se ne accorgono fino al momento del parto, altre che lo realizzano al quinto mese. Perché succede e quali ripercussioni ha il fenomeno

di Redazione

C’è una domanda che accompagna il caso di Chiara Petrolini, la giovane accusata di avere ucciso e seppellito i suoi due neonati, e che in tanti si fanno: com’è possibile che nessuno si fosse accorto che era incinta? Forse nessuno conosce la risposta, ma esiste un fenomeno noto come il diniego di gravidanza o negazione di gravidanza che potrebbe essere la spiegazione di casi simili. Diciamo subito che il caso non riguarda la 21enne di Traversetolo che sapeva bene di essere incinta e lo nascondeva. Il diniego di gravidanza interessa invece donne che non sanno di essere incinte perché non avvertono nessuno dei sintomi classici: nausea, ingrassamento o le cosiddette voglie. Ci sono addirittura casi in cui il ciclo, o perdite di sangue che sembrano mestruazioni, si è mantiene per qualche mese.

Parto a sorpresa

A parlare di questo fenomeno sono due siti: blog.assistentisociali.org e pianetamamma.it. Il sito degli assistenti sociali lo fa raccontando un caso specifico: quello di Laura T., 31 anni, che in provincia di Milano partorì a sorpresa sul pavimento di casa sua una bimba in ottima salute. Né lei né il suo compagno si erano accorti che fosse incinta. Anche in questo caso non c’erano stati sintomi e il ciclo era durato per qualche mese. Quando infine sparì, Laura pensò a uno squilibrio ormonale. Paradossalmente, la donna aveva già tentato senza risultati di concepire un figlio ma travisò i sintomi della gravidanza come la stanchezza. Addirittura, le contrazioni furono scambiate per problemi intestinali e intorno a lei, nessuno si era accorto di niente, nemmeno i suoi genitori.

La gravidanza “invisibile”

Quando si è in presenza di un caso di un diniego di gravidanza, il peso corporeo aumenta in modo lieve (a volte solo di quattro o cinque chili), il feto si muove poco e si sviluppa generalmente nella parte superiore dell’utero, e soprattutto in verticale piuttosto che in orizzontale. Per questo la gestazione può risultare invisibile. Ci sono però due tipi diniego, quello parziale e quello totale: se la negazione è totale, la donna si rende conto della gravidanza soltanto al momento del parto, cosa che può comportare un vero e proprio trauma. Con la negazione parziale, la scoperta della gravidanza avviene in modo accidentale, in genere tra il quinto e il nono mese.

Il fenomeno in Francia, Europa e America

Il fenomeno è ancora poco noto in Italia ma è stato studiato in Francia e in altri paesi del Nordeuropa e in America. Oltralpe, l’associazione per il riconoscimento del diniego di gravidanza, creata in 2005, persegue lo scopo di fare conoscere l’esistenza del diniego, in particolare dalla sanità e dalla giustizia. Spesso anche i professionisti del settore sono convinti che la donna abbia semplicemente nascosto la sua gravidanza e questo sospetto può avere conseguenze gravissime, anche penali, quando il neonato non sopravvive al parto. Secondo uno studio recente in Francia, il diniego di gravidanza riguarderebbe uno parto su 500. È quindi possibile che il fenomeno riguardi pure l’Italia anche se non ci sono dati.